Capitolo 18

1.2K 104 23
                                    

-Ciao Shinichi, scusa sono venuta perché avevo voglia di stare qui. Non pensavo fossi in casa-

-Beh, è casa mia, dove vuoi che sia?-

Mi attacco al termosifone e mi riscaldo. Lui mi prende una coperta e me la porge. Mi giro solo adesso e mi accorgo che ha il suo corpo.

È strano, no? Siamo amore e odio, dolcezza e acidità, gare di orgoglio, prima rabbia e poi "mi manchi", menefreghismo e scatti di gelosia. Ci piace giocare così, ma ci distrugge.

-Pensavo avessi voglia di parlarmi-
-Sai anche il mare ci mente. Lo vediamo celeste quando in realtà è trasparente-

Continuo ad alludere alle sue bugie. Si avvicina a me e si inginocchia a terra pure lui. Sembra proprio che non sia successo nulla in questi giorni. Sembriamo anime distrutte che si fanno compagnia.

-Mi ami ancora?-

-Ti ho guardato in mille modi diversi e ti ho amato in ognuno di loro...nei miei occhi c'eri tu, peccato fossi troppo distratto per accorgertene-

Ma l'amore per essere vero deve per forza far soffrire? Tra tutti gli occhi che potevo incontrare ho scelto quelli più difficili da decifrare.

Sonoko mi ha detto che perdonarlo significa "il mio amore è più grande dei tuoi sbagli" ma non sono sicura sia così. È strano pure l'effetto che mi fa: nonostante il tempo e il dolore, lui non passa mai. Eppure una delle sensazione più belle rimane guardarlo e notare che il suo sguardo era già su di me, come in questo momento.

-Sai cosa vorrei adesso più di tutto, Shin?-

-Cosa?-

-Stare con te, in spiaggia a ridere come matti, io che ti abbraccio. Tu che mi guardi sorridere e mi baci-

-Ran..-

-Non mi servono le parole, basta solo che apri le braccia e mi stringi forte-

Mi appoggio su di lui che mi stringe a se e mi bacia la fronte. Fino a due giorni fa desideravo sempre di incontrarlo, ma appena lo vedevo mi nascondevo. Adesso vorrei che questo momento durasse un'eternità. Il punto è che avevo giurato di dimenticarlo, ma ho continuato a perdere la testa per lui. L'unica ragione per cui non ho lasciato ció che mi rende triste è perché è anche l'unica cosa a rendermi felice.

-Ran potremmo andarcene via, dimenticarci. Oppure giocarci il cuore, rischiare-

Questa chiacchierata tranquilla mi piace, non parlavamo da tanto così tranquillamente. Parliamo entrambi serenamente, come vecchi amici, senza imbarazzo.

Sbuffo quando sento la sua frase e immergo la testa in mezzo alle gambe piegate e lui continua a stringermi.

-Sai cos'è ciò che mi ha sempre fregato mentre tu "non c'eri"? I nostri ricordi nel momento sbagliato. É un vizio della mente pensare a chi non c'è-

Faccio le virgolette con le mani per fargli capire che mi ha ferita veramente, io mi fidavo.

-Un giorno recupereremo tutti gli abbracci che non ci siamo dati negli ultimi anni. Te lo prometto, Ran-

Mi guarda, nota il mio sguardo perso, i miei occhi lucidi e il mio pensiero fisso. Da qualche parte dentro di me, esisteranno per sempre le volte in cui un suo abbraccio era il luogo migliore in cui vivere. Dovremmo passare i giorni insieme, dalla mattina alla sera, a fare l'amore. Punto. Invece siamo seduti vicino ad un termosifone con gli occhi lucidi e tanti problemi sul petto. I nostri sguardi, solo incrociandosi, fanno l'amore. I suoi occhi mi toccano che sembrano mani.

-Shinichi, supponiamo un mattino tu ti alzi e ami me-

-Non dire stupidagini Ran, ti ho sempre amata-

Definiamo "amore" ogni relazione, senza renderci conto che effettivamente sono solo delle cotte adolescenziali. L'amore vero e proprio è altro. L'amore è arrivare alla fine con le ginocchia sbucciate, con il viso rigato dalle lacrime, con qualche graffio sul cuore, l'amore è arrivare alla fine e dire "nonostante tutto, io ho scelto te e per te ho lottato, mi sono fatta male. Nonostante le difficoltà noi siamo arrivati fino a qui." Perché l'amore è tirarsi su le maniche e lottare, lottare fino a farcela.

-Io ti ho sempre aspettato, ma tu non arrivavi mai-

Non credo che tornino tutti. Torna chi si rende conto di aver fatto uno sbaglio enorme, chi capisce che il bene è più forte di qualsiasi male e chi pur allondanandosi mi ha tenuta sempre con sé, nei suoi pensieri e nel suo cuore. Proprio come lui, devo ammetterlo. Per dire questo il mio cuore ha le sue ragioni. E il mio fegato le conosce tutte.

-Scusami Ran, mai sei troppo bella per essere guardata da occhi sbagliati. Nessuno ha fatto caso ai tuoi occhi...tutti pensano tu sia felice perché sorridi...so che non è così-

-In questo momento, così con te, sono veramente felice-

Sa farmi sentire protetta fra le sue braccia, per questo sarò sempre sua.

-Shinichi, sai perché ti adoro? Perché sei tutto ciò che dannatamente voglio-

Ho sentito la sua mancanza, l'ho sentita fin dentro le ossa. Sono pazza, pazza di lui. Vorrei trascorrere con lui il resto della mia vita. Vorrei che lui fosse il padre dei miei figli. Vorrei che quando pronuncerà il fatidico "si, lo voglio" guardi me negli occhi. Sono innamorata, a tal punto da sognare il mio futuro con lui, perché io sono cresciuta con lui, mi ha fatta diventare ciò che sono ora, e per questo non mi basterà la vita intera per ringraziarlo. E lo adoro perché lui con i miei difetti ci fa l'amore.

-Ran, devo baciarti o faccio una strage-

-E perché non vieni qui, mi dai un bacio e mi dici ciao, iniziando da capo. Mi sposti i capelli dalla fronte, mi guardi bene, e mi baci ancora-

Lo vedo avvicinarsi esitante poi sento le sue labbra poggiarsi sulle mie dolcemente. Mi mancavano così tanto.
Mi piace l'inizio perché è l'unico momento in cui la fine sembra impossibile.

Non è corretto nei confronti di Haru, ma gliene parlerò domani. Non voglio essere cattiva, ma non mi sento in colpa. Io amo Shinichi.
Non avrei mai pensato di superare quella sofferenza. Eppure sono fatta così. Di anima e forza. E dopo aver pianto così tanto da annegare in me stessa, ho toccato un punto, laggiù sul fondo, che è sempre quello che mi spinge a risalire.
Scegliete chi resta con voi fino alla fine della giornata. Chi vi accetta nonostante le lune storte e le mille risposte sbagliate, chi riesce a far apparire i vostri difetti come qualcosa di meraviglioso. Scegliete chi non vi giudicherebbe mai, ma é sempre pronto a darvi una mano.
Sono rimasta con lui perché so che pur di vedermi sorridere si farebbe in quattro.

~Quel Che Ero~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora