Capitolo 4- Ash.

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Prendo la poca roba che ho con me e mi metto in cammino verso la caffetteria. Non so davvero come farò stasera. 

< Buongiorno a tutti < Entro e sento l'odore di muffin appena sfornati. 

< Che odorino! < Esclamo a voce troppo alta.

< Kyle è bravissimo a preparare dolci, vieni assaggia < E ovviamente non me lo faccio ripetere due volte. Il locale non è ancora pieno, ci sono giusto una decina di persone. Mr Havery, voglio dire Joe, non è ancora arrivato. Mi domando che tipo di vita conduca. Non lo vedo come il tipico ragazzo che fa baldoria, anzi, dallo sguardo si capisce tutt'altro. Metto una canzone al Jukebox e inizio subito a lavorare a ritmo di Beyonce. Mi sento abbastanza bene, niente nausea o giramenti di testa, stranamente. 

< Ciao bella < Un ragazzo si avvicina e mi fissa. Alto, biondo, occhi azzurri. Scontato principe azzurro.

< Ciao, ti serve qualcosa? < Sono antipatica, lo so.

< Si, tu. < Lo guardo e gli scoppio a ridere praticamente in faccia.

< Lo trovi divertente? Ti sto guardando da quando sono entrato, il tuo movimento del bacino mi ha stregato <  Se non vuole morire è meglio che se ne vada.

< Sono impegnata, ma grazie < Per me non è una novità ricevere questi complimenti sul mio aspetto fisico. Sono piccolina ma ho le forme giuste al punto giusto. Castana, capelli lunghi, occhi chiari. 

< Io non sono geloso. Dai posso invitarti ad uscire? < 

< Assolutamente no! < Noto che si sta avvicinando sempre di più e la cosa non va bene. Non oso immaginare a come potrei reagire se mi toccasse. 

< Stai lontano da me ! < Urlo come se mi avesse appena violentata. Ma non è cosi. Tutti si girano a fissarci e mi sento andare nel pallone. 

 < Tu sei pazza < Si gira e se ne va. Corro immediatamente in bagno perché sento qualcosa di strano allo stomaco ed ecco che vomito. Credevo mi fosse passata. Le lacrime iniziano a scendere sul mio viso, ho appena fatto una scenata inutile nella caffetteria dove lavoro e ho paura di essermi giocata il posto. 

< Ash , stai bene? Mi spieghi cosa è successo con quel ragazzo? <

Esco dal bagno e Lucy mi abbraccia forte.

< Bambina mia, mi dici cosa ti è preso?  Perché piangi cosi tanto? <

Vorrei davvero sfogarmi con qualcuno. Vorrei parlare e piangere fino allo sfinimento, tra le braccia di una persona che non giudica le mie scelte sbagliate, ma che mi ascolta. Vorrei tanto avere la mia mamma accanto a me, ma da quando ho deciso di andare via con Ian mi hanno praticamente dimenticata. All'inizio mi chiamavano tutti giorni, cercavano di convincermi a tornare a casa, ma la mia testardaggine ha sempre avuto la meglio e cosi si sono arresi. Non mi hanno cercata più ed io ho fatto altrettanto. 

" Non pensare a loro, non vogliono che tu stia con me. Ti renderò la ragazza più felice del mondo, e loro rimpiangeranno di averti trattata cosi male. Adesso ti porto a casa mia, ho ristrutturato tutto solo per te, spero che ti piaccia"

Arrivati a casa di Ian rimasi a bocca aperta. Non era una novità per me sapere che era ricco, ma quella non era una casa, ma una reggia. Piscina enorme e prato verdissimo, ricoprivano l'esterno della villa. Entrai in casa sbalordita e subito mi accasciai sul letto, morbido e profumato. Attorno a me c'era l'arredamento più bello che io avevo mai visto in vita mia, camino, poltrone, tv a schermo piatto. Mi condusse in una stanza dove c'era una libreria enorme con tutti i miei libri preferiti. Un enorme letto piazzato al centro, con lampade attaccate al muro, e sulla coperta c'era un grosso cuore fatto con i petali di rosa. Era tutto cosi dannatamente perfetto. 

< Questa stanza è tutta tua, solo tua. <

< Ti piace? < Ian si sedette accanto a me e mi accarezzava i capelli.

< Tantissimo, mi sento una regina < E gli diedi un bacio.

< Lo sei, sei la mia regina < E facemmo l'amore per la prima volta. Fu molto intenso e calmo. Più che fare l'amore, mi coccolava. Mi stringeva forte a lui e si prendeva cura di me. Fu allora che m'innamorai sul serio di lui. O meglio, di una parte di lui. 

Lui è stato il mio primo ragazzo. Primo bacio, prima volta. Lui è stato tutte le mie prime volte. Soprattutto è stato il mio primo e grandissimo errore. Ci siamo conosciuti per caso, ad una festa di compleanno della mia amica. Lui stava insieme a degli amici e da allora siamo diventati inseparabili. Mi ha corteggiata in un modo unico e speciale. E poi... Poi è diventato il mostro delle fiabe. 


Lucy continua ad abbracciarmi senza dire una parola. Mi tiene stretta a lei come se fossi sua figlia.

< Grazie < Le mormoro.

< Non devi ringraziarmi, l'ho capito subito che stai soffrendo e non voglio costringerti a parlare di cose personali.. Ma ti prego, qualsiasi sia il tuo problema sappi che io sono qui <

< Sei un angelo, Lucy < E le do un bacio sulla guancia. 

Mi rimetto in piedi e torno a lavorare. Per fortuna Joe non è venuto oggi, altrimenti credo proprio che mi avrebbe mandata via senza pensarci due vole. Anche oggi ho fatto lo straordinario e adesso sono davvero nei guai. 

< Ash, io devo scappare via, puoi chiudere tu per favore? < 

< Certo Lucy, io cinque minuti e me ne vado. < 

< A domani piccola. < Mi da un bacio e se ne va.

Inizio a spegnere tutte le luci e poi mi viene in mente un'idea. Posso stare qui per stanotte. Metto la sveglia mezz'ora prima dell'orario di apertura , cosi faccio finta di essere arrivata in anticipo. Chiudo l'entrata e mi addormento sul divanetto posto nell'angolo più stretto del locale. 

Vorrei tanto fare un bel sogno.

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