Capitolo 17-Ash.

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Ovviamente ho preso il biglietto per il posto più lontano che ci sia e dopo nemmeno 3 chilometri il bus si ferma.

" Causa maltempo"

Le condizioni meteorologiche stanno esattamente come il mio umore. Prima c'è stata una pioggia incessante, poi lampi e tuoni. Inutile dire che sono bagnata dalla testa ai piedi. E' passata solo mezz'ora da quando sono andata via e già sono stanca. Quando finirà?

< Mi scusi, ci vuole ancora molto per partire? < Domando all'autista.

< Signorina stiamo aspettando che passi la tempesta, non vogliamo mettere in pericolo nessuno<

Io sono già in pericolo.

< Cosa?< Mi sa che l'ho detto ad alta voce.

< Niente, mi scusi < Torno a sedermi e aspetto.

" Non volevo che le cose andassero cosi, non voglio che tu soffra. Non so perché deve succederci questo, piccolo mio. Ma in un modo o in un altro ce la faremo. La mamma si prenderà cura di te. Ovunque, basta che lui non ci trovi".

< Di quanti mesi è? < Mi chiede una signora seduta accanto a me.

< Cinque. E' un maschietto<

< Anche io ho due figli maschi anche se ho sempre desiderato una femminuccia. Ma li adoro e sono contenta cosi <

Mi sorride ed io ricambio.

< Hai un'aria molto triste e stanca, cosa ti affligge?<

< Sono solo stanca, ho lavorato tutto il giorno e adesso vorrei solo tornare a casa. <

Se solo ce l'avessi sul serio una casa.

< Tranquilla, tra poco partiremo<

Lo spero.

Ho una sensazione strana. Il mio stomaco continua a darmi fastidio, la testa mi scoppia e la paura mi assale.

Chi lo sa se Lucy ha trovato il mio biglietto. Anche se non credo. Starà lavorando ancora. E Joe? Cosa starà facendo?

Mi fermo un attimo incredula dei miei pensieri. Perché continuo a pensare a lui? Avevo promesso a me stessa che non avrei mai più pensato ad un uomo. Ma Joe è diverso. Non è successo assolutamente nulla tra di noi. O forse è successo di tutto. Infondo gli sguardi e i gesti sono molto più importanti di baci e carezze. Ma io non posso permettere che un altro uomo entri nella mia vita. Nessuno si merita ancora il mio amore. Tutto quello che avevo da dare l'ho già dato e ormai sono vuota. Sono un mix di angoscia, paura, rabbia. Niente amore. Non più. Ian ha preso tutto quello che avevo dentro di me. Pian piano ha rubato un pezzo di me e adesso sono a secco. Adesso sono solo un corpo. Niente anima. Adesso sono come un robot. Eseguo i comandi ma non sento emozioni. Sono giovane, lo so. Ma è questo il punto. La mia gioventù è stata spezzata in due, è stata presa da un bastardo narcisista. Sono una ragazza cresciuta troppo in fretta. Non credo nelle serate tra cinema e cena, non credo nelle rose e nei cioccolatini. Non credo nel " c'è sempre una seconda possibilità." Ho fatto i miei sbagli e ne sto pagando le conseguenze. Mi annullerò se servirà a creare un futuro per il mio bambino. Vivrò solo per lui. Sarà la mia priorità.

Un lampo seguito da un forte tuono mi riporta alla realtà.

" Sarà un viaggio molto lungo."

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