Capitolo 18- Joe

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< Joe ti prego sta calmo. Adesso vado a vedere cosa vuole, tu resta qua.<

Non sono mai stato un tipo violento, ma in questo momento vorrei andare da quel fottuto bastardo e riempirlo di botte anche se non so cosa abbia fatto in realtà ad Ashley. Lo guardo e mi rendo conto che è un bell'uomo. Alto, moro con lo sguardo di ghiaccio. Ha un sorrisino stampato sulla faccia che mi fa imbestialire. Sono troppo lontano per sentire cosa si stanno dicendo lui e Lucy.

Lei sembra tenergli testa e lui sembra indispettito.

< Joe, puoi venire un attimo?< Qualcosa non va. Mi avvicino e lui mi guarda diritto negli occhi.

< Il signore è sicuro che qui lavori una ragazza di nome Ashley e insiste nonostante il fatto io gli abbia detto che non è vero.<

< Ian, piacere. La mia ragazza lavora qui, ne sono sicuro, ma non so perché questa dolce cameriera dice il contrario<

< Non sta mentendo, qui non lavora nessuna Ashley. E poi mi scusi, se è la sua ragazza come mai non sa dove lavora?<

< E' una storia lunga. Ci siamo presi una piccola pausa ma io la rivoglio indietro.<

< Se non sa dove sia, forse è perché lei non vuole essere trovata.<

Il suo viso si contorce in un mezzo sorrisino da idiota.

< Ascolti, io non sono per niente una persona paziente e se non mi dite dove si trova subito la mia ragazza, denuncio tutti.<

< Faccia pure, qui non abbiamo nulla da nascondere. <

< Lo vedremo.<

Fa per andarsene ma poi si ferma e si volta di nuovo verso di noi.

< E' meglio se la trovo subito, altrimenti non risponderò di me.<

Sento le mie mani stringersi sempre di più. Sono pronto a prenderlo a cazzotti ma Lucy mi ferma.

< Andiamo, dobbiamo trovarla prima di lui.<

Ci fermiamo in qualsiasi negozio ma nessuno l'ha vista.

< Allora, se io fossi una ragazza incinta che sta scappando da uno stronzo, dove potrei andare?<

< Aeroporto? Stazione? <

< Non credo abbia preso un aereo. Non aveva tutto questo tempo. Andiamo alla stazione ferroviaria.<

Ci mettiamo in cammino e ci fermiamo ad ogni tabaccaio che vediamo per chiedere informazioni.

< Si, l'ho vista prima. Me la ricordo perché era molto turbata. Mi ha chiesto un biglietto per un posto sperduto. Il bus è già partito da più di un'ora ormai.<

Cazzo. Questo non ci voleva.

< Lucy l'unica cosa che posso fare è prendere la macchina e cercare di arrivare il prima possibile alla stazione di arrivo. Ti chiamo appena so qualcosa<

< Sta attento Joe ti prego. Portala indietro. Sana e salva<

< Lo farò. Te lo prometto. <

< Lo so. <

Corro nel garage di casa mia in fretta e furia e mi metto al volante. Non importa di quante multe arriveranno, devo trovarla. Dopo un'ora di viaggio mi fermo ad una stazione dei bus e noto che quello che ha preso Ashley è li. Ce l'ho fatta. Scendo dall'auto incurante nella pioggia che continua a scendere e vado alla sua ricerca. Salgo sul bus ma non c'è. Vedo nel bar ma non c'è.

< Mi scusi ha visto per caso una ragazza di vent'anni circa incinta? <

< No mi dispiace <

Tiro un calcio ad un bidone accanto a me.

< L'ho vista io<

Una signora posa le sue mani sulla mia spalla e mi giro.

< E' venuta a prenderla il fidanzato anche se lei non era molto contenta e se ne sono andati. <

Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo. Ed ora?

< Mi sa dire dove sono andati? Che direzione hanno preso? <

< No mi dispiace. Ho sentito soltanto che lui le diceva che sarebbero tornati a casa. <

Merda, merda, merda, merda.

Chiamo subito Lucy come un pazzo e lei risponde al primo squillo.

- L'ha trovata prima di me. Quel maledetto l'ha presa.

- Oh no. Dobbiamo assolutamente trovarli Joe. Lui le farà del male.


No, sarò io a fare del male a lui.


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