Salivamo sempre più su', nel vuoto totale. Iniziava a fare freddo e la mia T-shirt iniziava ad essere inutile.
-Hai freddo?- chiese Is, preoccupato.
-Insomma... Non ho caldo- dissi, mentre tremavo.
-Si vede, stai tremando!- disse in modo scherzoso. Ancora mi domandavo cosa ne sarebbe stato di Cass, di Nort e di Tyrd dopo la mia scomparsa. Ma non potevo tornare indietro.
-Sai, Is... Cosa ne sarà di me? Di Nort, di Cass... Dopo la mia scomparsa dalla Terra?- chiesi, meravigliandomi di aver detto questo.
-Cass? Nort?- rispose.
-I miei amici- lo informai.
-Ognuno ha la sua vita- disse, -Capiranno- rispose.
Mi sentii gelare.
-IL PROBLEMA È CHE NEMMENO LO SANNO!!!!- Strillai. Inizia a piangere. Sembravo davvero stupida. Piangevo... Per cosa? Sembravo una di quelle ragazze sensibili a tutto. Ma io non potevo scomparire così. Mi avrebbero data per morta. Avrebbero cercato l'assassino ed imprigionato una di quelle persone, come Tyrd, che mi sono più vicine.
Is mi abbracciò e, in modo calmo, disse:
-Devi dirglielo. Ora. Sai cosa significa? Metteranno dentro il primo tuo presunto assassino... Un innocente!-
Il mio cuore si fermò.
Presi il cellulare e...
Cosa avrei dovuto fare?
Con un cellulare avrei chiamato i miei amici per dirgli che sarei scomparsa dalla Terra perchè avevo conosciuto un ragazzo-Lupo e l'avevo seguito?Ovviamente no.
-Is... Non posso dirglielo con un cellulare. Non mi crederebbero. Oppure penserebbero che il mio assassino mi ha costretta a dire tutto. Tutto qualcosa che è falso-
Is mi guardò, sembrava pensoso. Era tutto rosso, lo imbarazzava. Dopo tutto quello che gli avevo detto e dopo le mie confessioni. Da vera amica.
Le mie lacrime iniziavano a fermarsi. Non piangevo quasi più. Si, ero un'idiota. A piangere per una cosa del genere. Dovevo essere felice. Stavo nella mia vera natura. Adesso, potevo essere quello che sono sempre stata. E nessuno mi avrebbe data per matta, perchè erano tutti come me. Anche se lo ero venuta a sapere solo pochi giorni fa.
-Sai... Esiste l'annulla-memoria... Esiste il tele-trasportatore...- iniziò.
-Il tele-trasportatoree!- strillai. Si, era la risposta. Con quello sarei tornata dai miei amici e gli avrei detto tutto.
-Ma sarebbe un viaggio a vuoto- ripose, -Stiamo per tornare nella Stanza Dell'Ignoto, ovvero sulla Terra. Quindi uscirai dalla stanza ed andrai da loro normalmente. Poi andremo all'Isola Docker-
Dai suoi occhi si poteva sentire la freddezza che scorreva in lui. Un cambiamento, perchè poco tempo prima era l'opposto. Ma io sapevo il perchè di ciò. Perchè gli avevo detto che mi ero innamorata di lui, che eravamo migliori amici. Ed evidentemente a lui non andava bene. Nel senso che credeva fosse impossibile innamorarsi di una persona in così poco tempo.
A un certo punto si sentì un vento potente. Non si sentiva nulla, il vento che fischiava più che poteva. Stavo per cadere dalla mongolfiera.
Mi aggrappai al cestino in cui eravamo poco prima. Stavo per mollare la presa. Faceva troppo freddo, sotto di noi c'era il vuoto.
-IIIsss!!!- strillai, -Aiutoooo!!!!-
Is sembrò dimenticarsi di tutto quello che gli avevo detto, infatti nella sua faccia c'era terrore. Era molto preoccupato.
-Blueee!!! Mantieni la presa, ci sono io!- Strillò.
Ma quasi non si sentivano le nostre voci, tale era il rumore nelle nostre orecchie.
Is prese le mie mani gelate. Ero vestita troppo leggera.
Cercò di tirarmi su, io ci provavo, almeno. Ma era inutile. Sarei caduta. Nel vuoto totale.
Is mi fece cadere bruscamente nel cestino. Ce l'avevo fatta. Ma il vento continuava a soffiare, era tutto come prima.
-Cosa succede?- strillai accanto ad Is.
-Stiamo per tornare da dove sei venuta- gridò.
-Ti senti bene?- disse.
-Sii!- riposi, distaccata, cercando di far notare che a me di lui... Importava molto. No, proprio la mia fredezza (come faceva lui) era per fargli capire che me ne era accorta del suo atteggiamento.
Una luce abbagliante ci accecò e dopo qualche secondo tutti si placò. Aprii piano gli occhi e mi ritrovai nella stanza. Era tutto come prima. Nessuno era entrato. Ovvio.
-Eccoci- disse Is, che già si trovava in piedi. Mi prese la mano e mi fece alzare.
Io mi avvicinai ad una cartina, la più grande.
-Ma dove guardi?- mi rimproverò Is, che sorrideva senza farsi vedere.
-Ma che ne so, io- dissi. -Ti sembro una che ne sa di queste cose?-
-Fa niente- rispose.
Prese un libro, lo stesso in cui avevo trovato la lettera dei miei, e andò alla pagina 145. Lì c'era una cartina. C'era l'Isola di Docker e l'Isola di Girn. Solo quelle, insieme ad una piccola zolla di terra, chiamata "Stanza Dell'Ignoto".
-Bene- iniziò, -Vai pure dai tuoi amici, ti aspetto qui- disse.
Dovevo chiedergli scusa. Era il motivo giusto.
-Is?- provai a bisbigliare. Forse non aveva sentito.
-Si?- con mia sorpresa, invece, aveva sentito eccome!
-Volevo chiederti scusa, che magari non avrei dovuto dire che tu sei il mio migliore amico e che... Mi stai simpatico-
Fece un mezzo sorriso.
-Lo sapevo- disse.
-Cosa?- chiesi, infastidita di aver ricevuto una risata come risposta.
-Che non ti eri veramente innamorata di me- ripose, sedendosi sul letto dove l'avevo conosciuto.
-Ma cosa stai dicendo?! Se avessi risposto <<...E che... Sono innamorata di te>> avrei solo peggiorato le cose- risposi, arrabbiata.
-Tutti questi problemi per amore?- scherzò. -Guarda che non me la sono presa, io- disse. -Solo per me è strano innamorarsi così, immediatamente. Ma adesso ho capito che si. Perchè anche a me è successo-
A quelle parole rabbrividii. Le era successo. Ma ovviamente non con me. Abbassai la testa, in segno di tristezza. Feci per andarmene, ma lui mi prese il braccio.
-Cosa hai capito?- disse, ridendo. -Mi è successo, ma con te...-
Era molto agitato. Era rosso in faccia.
-Grazie... Ma devi imparare che quello che io dico a te è la verità. Perchè noi siamo amici. E gli amici si dicono tutto-
Is mi abbracciò, anche io.
-Ok- dissi. -Vado a dare la notizia. Tu resta qui, torno tra poco-.
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I determine my future
Fiksi RemajaUna ragazza, Blue, nata in Inghilterra, orfana da entrambi i genitori, ama viaggiare. Allevata dalla zia, ha una strana percezione del mondo e solo all'età di 15 anni, scoprirà la verità e si metterà in viaggio alla scoperta del luogo da dove provie...