Capitolo 12

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LOUIS POV.

Ho dormito ancora con Jules stanotte, dio santo sono proprio un coglione, non posso affezionarmi in questo modo, prima o poi dovró dirle di me, del mio passato e del mio imminente e doloroso futuro.

Mi sono alzato dal suo letto per buttare una ciocca di capelli che mi era caduta. La sento muoversi sotto le lenzuola e allora mi risiedo sull'angolo del materasso, per vederla svegliarsi.

G: Buongiorno...

L: Io dire buon appetito...

G: Perche?!?!

L: Sono giá le dodici, abbiamo dormito troppo.

G: Cazzo ho saltato scuola!!!

L: Ormai sei troppo in ritardo, usciamo.

G: Dove vorresti andare??

L: Bho, decidi tu.

G: Io rimango a casa, chiamo Chiara e Bene e gli chiedo se mi passano la lezione, cosi mi metto in pari, se poi abbiamo tempo possiamo uscire.

L: Va bene, intanto preparo il pranzo.

G: Bene.

La vedo gattonare dalla punta alla fine del letto, viene verso di me come un felino, movendo sinuosamente la schiena, poi si appende al mio collo e si tira su. Mi bacia con la lingua, anche il suo modo di baciare é cambiato, é migliore e meno casto.

Mi ritiro in cucina visto che lei é giá tutta intenta a studiare qualche cavolo di materia incomprensibile. Vedo dei numeri da lontano, penso sia chimica quella che sta leggendo, o forse aritmetica...

Basta, mi fanni male gli ochhi a forsa di leggere da così lontano. Oggi cucino io, metto il pollo nel forno ed osservo l'orologio, cavolo... È il 16 di Dicembre, tra nove giorni Natale, io dovró tornare a Doncaster per almeno un giorno, quindi mi tocca pensare ad un regalo che serva a Jules per colmare la mia assenza.

Oggi pomeriggio mi sa che la lascio da sola a casa, vado a vedere cosa regalarle. Salgo le scale per dirglielo, apro di colpo la porta e la vedo sobbalzare con le mie cose in mano.

L: Jules che stai facendo?

G: Oh... Io... Stavo toccando le tue cose, adoro il loro profumo.

L: Ok, ma devi smetterla perché odio la gente che si intrufola tra le mie cose...

Cazzo l'ho detta male, non la odio, era per dire, ma lei sembra aver capito solo la parte peggiore della frase, mi guarda incredula con ancora i miei pantaloncini in mano, li stringe al punto da farsi diventare le nocche bianche.

G: Ah si?!?! Allora sai cosa?? Le odio anch'io peró per te ho fatto un' eccezione!! Visto che ti sei intrufolato nella mia vita senza nessun permesso!!!

L: Dai sai che non volevo dire così, mi sono espresso male...

G: Louis ma vai a cagare va!!

L: Dai non fare così...

La prendo al volo prima che imbocchi le scale per scendere al piano di sotto, la porto a me e la abbraccio, sto facendo un grosso sforzo per non perdere anch'io al pazienza. Lei si stringe tra le mie braccia e poi si distanzia leggemente e mi guarda negli occhi, come nessuno mai aveva fatto, senza vergogna o terrore, senza falsitá o esibizionismo...

L: Cosa c'é?

G: Niente, penso solo che il nostro rapporto si debba ancora evolvere molto...

L: Ne avremo tempo.

G: Sí lo so...

Quando tra cinque mesi le diró che non ci sará piú tempo per niente mi odierá, ma io non voglio dirle del mio futuro adesso, non a Natale, non quando ho appena stabilito una relazione accettabile.

VORREI NON DOVERLO FARE MAI.

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TADAAAAA!!! ECCO IL CAPITOLO NUOVO CON UN PO' DI RITARDO, SI LO SO É CORTO MA SECONDO ME NON É MALE... (?) LOOOOL.

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