Ero lì.. legata a quella roccia ruvida e altissima, con i polsi bloccati da quelle catene d'acciaio gelide, il mio corpo seminudo emanava dolori in tutto il fisico, il sangue continuava a scorrere sulla mia pelle provocandomi brividi, bruciori, dolori, ma nonostante ciò non riuscivo a staccare gli occhi dal cielo, da quel vento ristoratore che accarezzava i miei capelli, da quel manto di stelle lumiose che davano uno sprazzo di luce in quel posto oscuro.
Stavo incominciando a mettere in conto che la mia morte era vicina, e sé non sarebbe stato così, temetti che questa notte sarei potuta morire, il mio corpo non rispondeva agli stimoli ,sembrava che fosse solo un involucro vuoto, un cartone stropicciato, leggero, separato dalla mia anima.
Cercai di respirare forte in modo da far entrare più aria nei polmoni, salvando l'interno del mio petto.
Quell'aria fresca mi ricordava di essere ancora viva, e che nonostante la crudeltà dell'essere umano, la natura era una cosa meravigliosa, sentì l'energia scorrermi nelle vene, e un piccolo sorriso apparve sul mio volto, nonostante la situazione disastrosa in cui mi trovassi, decisi che stanotte sarei stata la figlia della luna, avrei ammirato quel panorama surreale che era dinanzi a me.
Eppure una domanda mi sorse spontanea: perché Romegh non mi aveva ancora uccisa?
Cosa l'aveva fermato?Di certo lui non era un uomo, dall'animo buono...che cosa l'aveva spinto a lasciarmi ancora in vita?
Sospirai stremata: chi sá il mio amore dov'era.. Sé era riuscito a trovare una soluzione per raggiungermi in quest inferno, e portarmi via.
I rami degli alberi sembravano danzassero, mentre quel vento dolce lì avvarezzava.
La luna era così spledente da potersi specchiare l'animo, era così vicina, che sé solo i dolori non mi avrebbero impedito di alzare le braccia, sarei convinta di averla potuta toccare.La luna mi ricordava tanto Andy: limpido, luminoso, bello da accecarti la vista.. leale, sincero, forte da emanare talmente tanta energia che..era come quella luna un enorme sfera di luce in quel buio pesto.
Chiusi gli occhi per un attimo, una lacrima scese lenta sul mio volto, volevo ricordare Andy per l'ultima volta, volevo ricordarlo alla perfezione, e a trattenere la sua immagine nei miei occhi, il mio istinto mi diceva che non l'avrei più rivisto.
Ricordavo alla perfezione i suoi occhi magnetici, che mi avevano rapito alla prima volta in cui si erano incontrati con i miei, il suo splendido sorriso che mi faceva sciogliere il cuore ogni volta lo osservavo, il suo odore che era diventato la mia seconda pelle, le sue mani rassicuranti che erano nate apposta per accarezzare il mio corpo, la sua voce suadente, era il mio canto preferito...sì così avrei voluto ricordarmi di lui, la mia anima gemella, la mia unica ragione di vita, la mia speranza dei miei giorni bui, il mio raggio di sole tra le mille tempeste, era questo il ricordo che volevo custodire nel mio cuore per l'eternità, come una fotografia scattata e rivista miliardi di volte, in ogni dettaglio, avrei intrappolato l'essenza di noi in questo amabile ricordo, breve ma stupendo, tortuoso ma dolce, incredibile ma vero, passionale ma complicato.
Sentì una mano leggera sfiorare il mio volto, e sé non stessi sognando avrei scommesso che quella mano delicata e quel modo di toccarmi non potesse che essere, le mani di Andy.
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Love Soul- ||Andy Biersack||
FanfictionCosa succederà ad Alyssa sé nella sua vita monotona e triste appariranno due occhi azzurri come il cielo a farle compagnia? TRATTO DAL cap.23 Si bloccò di colpo, mi guardò con quegli occhi profondi come solo lui sá fare, che scavano dentro l'anima...