Capitolo 5.

1.2K 72 4
                                    

Stringo a me il più possibile il mio orsacchiotto,si chiama Tody..me lo ha regalato la nonna al mio settimo compleanno.

Mi rannicchio con lui stretto al petto e comincio a sfogarmi piangendo.

Piango senza sosta fin quando le lacrime cessano di accarezzare velocemente le mie guance..e finalmente mi addormento.

Ed ecco che la mia mente comincia ad elaborare qualcosa.
Inzio a sognare..come non facevo da tempo.

\\Ci sono tre bambini in uno spettacolare parco giochi.
Sembra strano,ma sono da soli,senza nessun genitore o altro individuo.
Corrono e si divertono,ridono l'uno nella mano dell'altra.
Come un battito di ciglia,i bambini crescono ma si trovano uno lontano dall'altro.

Dopo neanche due secondi, rimangono soltanto due di loro.\\

Mercoledì.
-É stato un sogno stranissimo-
Mi ripeto quando apro gli occhi.
Passano solo pochi minuti quando ricordo la chiamata che ho avuto con Tay.

Penso-penso-penso!
Forse,quei tre bambini nel sogno eravamo io,Austin e Taylor.
Cosa puó mai significare un sogno del genere?!
La mia mente mi vuole torturare ancora?!É possibile mai,che anche nei sogni devo soffrire?
Penso ancora.

Mi sono svegliata appena tre minuti prima che la sveglia suonasse.
Mi ritrovo vestita con gli abiti di ieri,rannicchiata sul mio comodo letto e con una coperta bianca che mi ha tenuta al caldo per tutta la notte.
Sicuramente sarà stata mia madre ad avvolgermela attorno!

Sono appena le 7:00 quando decido di alzarmi e scendere le scale per andare in cucina a mangiare qualcosa,anche se non ho tanta fame.

É strano..mia mamma non é in casa.
Mi domando dove sia ,fin quando trovo un bigliettino vicino ai fornelli.

"Buongiorno amore,sono dovuto uscire prima per andare dalla nonna.Ti spiego più tardi.
Ps:Scusami tesoro,non ho potuto prepararti la colazione,cerca qualcosa in frigo..Baci.                     -Mamma"

Ecco che mi tranquillizzo.
Come da raccomandazione,cerco qualcosa in frigo.

Dopo aver poggiato il mio yogurt a fragola sulla superficie in marmo del tavolo,apro il cassetto della cucina,prendo un cucchiaino e subito dopo un pacchetto in cartone di smarties al cioccolato,immergendoli nel liquido rosa.

Finisco di mangiare e corro subito in stanza.
Apro le porte dell'armadio e velocemente scelgo dei vestiti da indossare.
Percorro a velocità supersonica il corridoio del piano superiore che separa la mia stanza dal bagno.


<<SONO PRONTA!>>
Esclamo quando il suono di un clacson attira la mia attenzione per più volte nell'arco di pochi secondi.

Avevo dimenticato che stamattina sarebbe passato Austin che con sua madre come autista,mi avrebbe accompagnato a scuola.

Scendo di corsa le scale,afferro il mio zaino e lascio chiudermi la porta di casa alle spalle quando,di fretta corro verso la macchina nera del mio migliore amico.

<<Buongiorno>>
Esclamo non appena mi siedo sui sedili posteriori.
<<Giorno Mila>>
Mi dicono assieme Austin e la madre Michelle.

08:10.
Siamo fuori scuola,salutiamo Michelle e scendiamo dall'auto.

Abbraccio il mio migliore amico e mi incammino verso la mia aula.
Fortunatamente non sono in ritardo...Come qualcun altro.

Non appena mi sistemo al banco,sento la voce di una ragazza che,con assoluta tranquillità si rivolge all'insegnante.
<<Buongiorno,scusate il ritardo..>>

Alzo gli occhi verso di lei che si sta avvicinando al mio banco..
É Lauren.
Iniziamo bene la giornata..mi perdo di nuovo,con immenso piacere,nel mare dei suoi occhi.

<<Ciao- Le sussurro.>>
<<Hey,Camila!!>>
Dice ,facendomi un occhiolino!

It's a whole other story;CAMREN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora