Esco via da qui quasi pentita.
Probabilmente non sono pronta per intraprendere questo mestiere,ma sono disposta a diventare una prostituta purché guadagni del denaro,per andar via da qui.
È una decisione presa su due piedi ma non mi resta che fare ciò.
Voglio andar via da qui,anche se da sola.
Praticando un lavoro fisso,non riuscirei a guadagnare neanche la metà di ciò che potrei ottenere prostituendomi.Forse sarà una decisione poco saggia ma è deciso.
Domattina lascerò la scuola,avviserò la mia famiglia che con quel poco di risparmio che ho ben custodito,affitterò un mio appartamento fuori città.
Mentre invece,vivrò in una casetta assieme a tutte le mie coinquiline e al mio capo.Ritorno a casa quando sono già le 22.00.
Papà e mamma sono ancora sul divano,l'uno abbracciato all'altro.Mi avvicino a loro per vedere se sono svegli ma no,dormono come angeli beati.
Spengo il televisore che era ancora accesso inutilmente.
Salgo di sopra e osservo mia sorella che dorme nel suo letto.É adorabile con quel suo dolce faccino.
-Mi dispiace tanto per Sofi.-
Penso,appena mi siedo accanto a lei,accarezzandole la guancia."Da grande vorrei essere come te.Tu sei la mia eroina"
Queste parole mi tormentano perché so che non sarà così.-Si vergognerà presto di me.-
Ripeto nella mia testa quando mi alzo dal suo soffice materasso,camminando in direzione della mia camera.L'unica cosa che mi dà un poco di sollievo è che il paese in cui vivrò,non sarà questo.
È pur vero che dista solo quarantacinque minuti da qui,ma appunto non è qui.Ci vorrà del tempo prima che la mia famiglia scopra cosa faccia realmente.
Mi svesto velocemente e mi copro del mio caldo pigiama.
Prendo un grosso borsone e lo riempio di poche ma indispensabili cose;
Dapprima ci metto alcuni miei vestiti e ricordi di famiglia,poi dei libri che non avrò il tempo di leggere e inoltre,anche del denaro e l'intimo più sexy che possegga.
Farò la prostituta e quindi non potrò limitarmi a un semplice reggiseno e delle mutande colorate,occorre qualcosa di più provocante.UN GIORNO DOPO.
"Non vengo a scuola.Tu e le altre non aspettatemi. E mi raccomando fate compagnia a Taylor."
Invio in messaggio a Dinah non appena apro gli occhi e afferro con la mano destra il cellulare dal comò.
Vado a lavarmi e,dopo essermi vestita scendo giù per le scale raggiungendo la cucina per fare colazione ma principalmente per parlare con la mia famiglia.
<<Buongiorno Mila>>
Mi salutano i miei genitori.<<Buongiorno.>>
Ricambio e sorrido alla mia piccola sorellina che sta bevendo dalla tazza il suo latte.<<Sofia vai a prepararti,altrimenti farai tardi a scuola.>>
La incita mia madre.Tutto sembra essere al proprio posto.
La mamma che lava la cucina di prima mattina,mia sorella che è andata a prepararsi dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia e mio padre che sorseggia il suo amato caffè.<<Vi devo parlare.>>
Dico subito dopo essere rimasti da soli.<<In merito a cosa?>>
Domanda mio padre.
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It's a whole other story;CAMREN.
FanfictionCamila è una ragazza di soli 18 anni che,dopo aver scoperto di non essere etero,conosce la ragazza che le fa perdere la testa. Dichiarandosi alla ragazza per la quale ha una cotta,Lauren,Camila scopre che i sentimenti sono ricambiati,ma.. Subisce un...