Capitolo 1.

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•Rita, sali dai che è tardi. Dobbiamo andare. Prendi tua sorella e venite su.• Sento mia mamma chiamarmi dal balcone.
Non voglio andare. Non voglio andare giù. Voglio stare qui. Voglio stare qui con lui.
•Io devo andare. Ci sentiamo dopo quando parto, così mi fai compagnia per tutto il viaggio se vuoi.• Dicendo così lo saluto mentre Lui mi guarda e mi abbraccia. Rimaniamo così per qualche minuto. Lui con la speranza che io non parta e io con la voglia di non lasciarlo andare via e di stare con lui.
•Se parti dimmelo così che domani mattina non vengo a chiamarti per stare insieme. È comunque Non so se posso farti compagnia per tutto il viaggio, quindi appena arrivi mandami un messaggio così per saperlo.. E comunque ti aspetto qui quando torni.• Dice lui e senza aggiungere altro e non vedendo nessuna mia reazione se ne va.
Cavolo devo andare via solo per due settimane e qui sembra che non ci vediamo più.
Prendo mia sorella in braccio, e poso la bici nel garage. Fa i capricci come al solito. Non vuole mai salire. Se dipendesse da lei farebbe il giro della vita tutto il giorno con quella bicicletta, tanto sono io che gli devo correre dietro e lei è bella tranquilla. Mentre salgo le scale per andare verso casa mia vedo Roberto andarsene dopo che mi ha accompagnato. È solo il mio migliore amico. Ha sempre avuto questo vizio di seguirmi ovunque, ha paura che mi succeda qualcosa credo e di conseguenza mi accompagna quasi ovunque come per "difendermi" anche se pensandoci sono più brava io a fare male agli altri, poi quando ho freddo mi da la sua felpa così che io non abbia freddo, preferisce morire di freddo lui piuttosto che farmi avere freddo a me, per lo più le sue felpe mi vanno enormi anche persi si è più piccolo di me, ma fra tutte e due e come se fossi io quella più piccola e vulnerabile. E da poco che lo conosco, sono tre mesi, quasi, che parliamo è già non riusciamo a stare uno senza L altra. Per lo meno e più lui legato a me. Io spesse volte lo mando via o gli rispondo male ma lui con tutta tranquillità mi guarda e mi dice:•Quando hai finito di fare la stronza, io sono qui.• È l'unico che mi sopporta, da quando c'è lui non sono mai rimasta "sola" per lo più delle volte. Anche se a dire la verità per lo più delle volte mi ci sento anche quando c'è lui. Prima lo odiavo, l o odiavo a morte perché un mio amico per stare con lui non stava con me. Poi una sera abbiamo iniziato a parlare perché eravamo rimasti solo noi due di tutti i ragazzi della via e non so cosa o come sia successo, ma da quel momento non sono più riuscita a stare lontana da lui, mi fa ridere, ma nulla di più. Ha quel qualcosa in più rispetto agli altri ragazzi.
Una volta arrivata a casa finisco di preparare la valigia, ci metto le ultime cose, e mi preparo la mia borsetta per il viaggio con dentro deodorante, fondotinta, cuffie e qualche caramella. Ho sempre questa tendenza di mangiare, infatti vedendomi si nota, non sono come altre ragazze tutte perfette magre o alte con occhi azzurri e biondi. L'unica cosa è che sono alta ma per il resto non ho nulla di uguale. Sono, come dice mia madre "cicciotto", è un aggettivo che odio. Ho gli occhi che tendono al verde quando sono al sole, ed è l'unica cosa che di me mi piace del resto cambierei tutto.
Poco prima di partire Mi faccio una bella doccia e mi vesto comoda: jeans, canotta, scarpe da ginnastica e mi metto anche una felpa leggera Perche durante il viaggio ho sempre freddo la notte come di giorno. Sono freddolosa, alcune volte ho freddo anche quando ci sono 40 gradi all'ombra. Mangio un panino, qualcosa di leggero perché dopo mi sento male in auto. Scendo con mia sorella e mio fratello più piccolo di me per andare in macchina, li preparo, li lego nei seggioloni della macchina e li lego, io nel frattempo mi siedo in un piccolo angolo vicino a loro, anche perché i seggiolini occupano i tre quarti dello spazio che c'è dietro e non essendo io magra non sto poi così comoda e larga.
Loro non vedono l'ora di partire, invece se dipendesse da me rimarrei qui, non voglio andare giù, per quanto io adoro stare giù, non adoro poi così tanto salire, lasciare tutti lì e andarmene.
Dopo un dieci minuti scendono i miei genitori portando con loro le ultime cose, papà è molto elettrizzato a questa cosa di andare giù, mia mamma, invece, per lei è una cosa indifferente. Tutta la sua famiglia e qua.
Dopo un po Partiamo..

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