Capitolo 24

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Driin driin

Suona la sveglia, solo le 6, come tutte le mattine mi alzo, mi preparo, preparo mia sorella la porto da mia nonna vado alla fermata e vado a scuola, ieri sera mi sono sentita poco bene, peggio delle altre volte, gli mancamenti d'aria sono diventati più pesanti, arrivo al punto di sentirmi male per davvero, prima era solo quello, adesso si aggiungono anche giramenti, nausea, formicolii alle braccia e a stento mi reggo in piedi. Se lo provo a dire a mia mamma lei dice che è una fissazione mia.
Arrivo a scuola e sono stanchissima, stanotte non ho dormito..
•Rita tutto bene?• mi chiede Elisa, una mia amica, mentre andiamo a scuola dalla fermata.
•Si sì• Gli rispondo, ovviamente mento, potrei anche stare sul punto di morire che comunque direi di stare bene, lei continua a parlare di un ragazzo che abita vicino a lei, non la sto nemmeno ad ascoltare.
Una volta arrivati davanti la scuola, ci sediamo sui gradini e aspettiamo che la scuola apra per farci entrare. Do il buongiorno a Francesca e non appena mi risponde ricominciamo a litigare, non c'è la faccio più..
Vedo che ha cambiato l'immagine di profilo, ha messo uno screen suo e della sua fidanzata.. Quel senso di vuoto torna, la mancanza d'aria si inizia a far sentire e la testa inizia a girare.
•Rita entriamo che è suonata?• mi chiede elisa
Io: •Si andiamo•
Francesca non mi risponde, io entro in aula e mi siedo al mio posto tolgo tutto ciò che è di troppo: gubbino, sciarpa e tutto il resto.
La prima ora passa, all inizio della seconda gli occhi iniziano a bruciare.
•Rita non stai bene?• mi chiede la professoressa, faccio di no con la testa, anche perché se parlo scoppio a piangere.
•Esci pure se ne hai bisogno..• mi dice.
Non me lo faccio ripetere una seconda volta e vado fuori. Non appena esco, scoppio a piangere, non c'è la faccio a stare così, mi manca l'aria è la testa gira più di prima.
Dopo che mi sono sentita un po meglio, torno in classe e informo la professoressa che voglio andare a casa
•Va bene chiamiamo la mamma allora• dice.
Mia mamma dopo un quarto d'ora quasi venti minuti viene a prendermi con il nonno, vede che sono stata davvero male e decidiamo di andare in ospedale..
A me quei posti mettono ansia.
Una volta arrivati mi fanno posare lo zaino e togliere tutto, mi visitano e mi chiedono alcuni dati personali, mi fanno il prelievo del sangue, ho paura degli aghi, ma sono abbastanza grande da non mettermi a urlare e piangere per tutto l'ospedale. Finito di fare alcune visite, mi fanno aspettare fuori, mi hanno messo un piccolo ago dove poi se ci sarà bisogno mi metteranno una flebo e cose del genere.
È passata quasi mezzo ora da quando stiamo qui che aspettiamo, dopo un po mi chiamano per andare a fare una visita cardiologica che dura due minuti, subito dopo torno nella sala d'attesa, accendo la connessione e vedo che Francesca mi ha scritto: ~Perché non mi rispondi?!~
Io: ~Hey, scusa ma sono in ospedale~
Francesca: ~Perché?~
Io: ~Non mi sono sentita bene e mi hanno portato in ospedale~
Appena finito di mandare il messaggio, mi richiamano per fare altre visite, questa è un po più lingua, è durata quasi un ora.
Appena finito vedo che mi ha scritto..
Francesca: ~Cosa ti sei sentita? Perché?Come stai?~
Io: ~Non riuscivo a respirare, mi girava la testa e mi bruciava il petto, sono in ospedale mi stanno facendo le visite quindi scusa se rispondo a scatti.
Mi richiamano..
Dottore: •Hey tranquilla, non è nulla i risultati sono tutti nella norma, sono attacchi di panico o ansia•
La mia peggior paura..
Io: •E Adesso?•
Dottore: •Adesso nulla ti diamo tutti i risultati e li porti dal tuo medico curante, noi adesso ti facciamo una flebo di tranquillanti.•
Mi fanno sedere sulla sedia a rotelle e mi portano in un altra stanza, da sola con la flebo al braccio, devo aspettare che finisca e poi chiamare per toglierla.
Mentre aspetto penso e ripenso a Francesca, l'altro giorno ci siamo viste, ho fatto la videochiamata per la prima volta in vita mia con lei, avevo moltissima vergogna, ma non mi importava, mi importava vederla e parlarle, dio mio era bellissima, lei stava lì parlava io non ascoltavo ciò che diceva la guardavo e basta, era semplicemente perfetta..
Sento le lacrime scendere, il groppo in gola diventa troppo forte, non riesco s smetterla di piangere, l'unica cosa a cui penso è lei, vorrei tanto averla qui, vorrei tanto abbracciarla, baciarla e dirle che la amo, vorrei tanto che fosse mia, mia soltando.. La videochiamata è durata quasi 4 ore l'ho chiamata alle 3.30 e abbiamo parlato fino alla 8.30 abbiamo staccato per un ora che dovevamo mangiare.
La flebo è quasi finita, chiamo il dottore e subito viene a toglierla, mi riportano da mamma, io mi rivesto e andiamo alla macchina, lei e il nonno parlano delle visite e di cosa hanno detto i dottori.
Io accendo internet e trovo un messaggio.
Francesca: ~Ma non scusarti, come stai ora? Che ti hanno fatto?~
Io: ~Eccomi scusa. Mi hanno fatto una flebo adesso sto andando a casa.~
Francesca: ~Stai meglio? Che ti hanno detto? Perché è successo? Riposati.~
Io: ~Sono attacchi di panico, non preoccuparti~
Francesca: ~Mi sto preoccupando~
Io: ~Hey no no. Non devi sto bene. Sono qui. Non vado da nessuna parte.~
Francesca: ~Impossibile~
Io: ~Cosa è impossibile?~
Francesca: ~Non preoccuparti~

Arrivo a casa, decido di non andare a lavorare il pomeriggio, di conseguenza lo passo a telefono con Francesca, non ho bisogno di tranquillanti o di altro, ho bisogno solo di lei per stare bene e di nessun altro, di niente. Solo di lei, della sua voce, dei suoi sorrisi, dei suoi occhi, di lei che mi dice che sono scema. Lei è tutto ciò che voglio.

Il tempo passa, ma tu non passi mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora