Capitolo 31.

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Dopo due ore stancanti in palestra, esco fuori ed è sera, sono le 6, metri le cuffie alle orecchie e torno a casa, a metà strada più o meno iniziò a pensare..
Perché ho iniziato tutto questo con lei?! Perché la amo, l'ho amata, e la amerò sempre. Perché sono arrivata fino a qui, e non me ne sono andata?! Perché senza di lei non si stare, lei è parte di me. Lei è la parte più bella di me, la parte senza cui non riesco a vivere se mai un giorno se ne andrà. Voglio stare con me lei, voglio potermi svegliare la mattina e trovarmi lei vicino a me che dorme, voglio portargli la colazione a letto e svegliarla con un bacio. Voglio addormentarmi la sera accoccolata fra le sue braccia o lei nelle mie. Voglio lei. Lei è tutto.
Io: ~Non mi importa.~
Francesca: ~Cosa?~
Io: ~Non mi importa se stai con lei, io voglio stare con te.~
Francesca: ~Voglio vedere~
Continuiamo a parlare, ma pensandoci bene portarla via da lei non sarà una cosa facile, due persone per stare insieme devono volerlo tutte e due e non solo una.. Di conseguenza non so tutto ciò a dove mi porterà.
Arrivata a casa dopo un po iniziò a sentirmi male, mi manca l'aria, non riesco a respirare, e sono molto agitata, non so precisamente per cosa, ma sono agitata. Mi distendo sul letto.
Mamma: •Che hai?•
Io: •Nulla, sono solo stanca per la palestra.•
Quando ho questi "Attacchi di ansia" non le dico nulla, gli è già bastato l'ospedale. Quando mi sono sentita male a scuola e mi ha portato in ospedale si è preoccupata e anche tanto, su conseguenza ho deciso di non dirglielo quando mi sento poco bene così che non si preoccupa. Mando un messaggio a Francesca e le dico che non mi sento bene e che ci sentiamo dopo, senza vedere se mi risponde metto il telefono in modalità aereo, così che nessuno mi può disturbare. Mi riposo un attimo e appena mi sento meglio, gli mando un messaggio.
Io: ~Eccomi scusa~
Francesca: ~Che hai avuto?~
Io: ~Nulla di che~
Francesca: ~Muoviti~
Io: ~ansia~
Francesca: ~Ah~
Un po' passa, ma comunque resta il mal di testa, non riesco a alzarmi dal letto di conseguenza Aspetto un altro po poi vado a farmi una doccia bollente e perché sto morendo di freddo, poi mi metto il pigiamone pesante e mi metto nel letto, sotto non so quante coperte. Sono troppo distrutta per mangiare o altro.
Mi metto nel letto e continuo a parlare con lei, mi mancava averla così "vicino", poter ridere e scherzare con lei.
Sono troppo stanca per restare ancora a parlare quindi verso le 11 credo.
Io: ~Io vado, che ho sonno. Buonanotte❤️~
Francesca: ~Buonanotte❤️~
Io: ~Domani ci sei vero?~
Francesca: ~Si~
Quando mi dice una cosa del genere, mi tranquillizzo, dormo più tranquilla quando mi dicono "a domani".

Il tempo passa, ma tu non passi mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora