Capitolo 10.

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È pomeriggio tardi.. Mamma, papà e Luisa sono usciti. Io sono qua con Antonio in camera a giocare e la nonna sta fuori al balcone.
•È arrivata Alessia.• mi informa la nonna.
Francesca.. Penso solo a lei.. Spero che ci sia.
Sono passati alcuni giorni da quando non la vedo, ci siamo sentite qualche volta, ma mai per troppo tempo..
Il citofono suona e mi alzo per andare ad aprire il portone e la porta.
Dio ti prego.. Fa che ci sia.
Sento l'ascensore arrivare e poco dopo Alessia entra la porta..
Non c'è..
•Ciao a tutti• dice.
•Ciao• Rispondo molto delusa e credo che si possa capire già dalla mia espressione, perché se lei c'è mi illumino, cambio, ma poi penso a lei con qualcun altro e.. Tutto questo passa.
Alessia va fuori al balcone a parlare con la nonna.
•Francesca non c'è?• Chiedo tutt ad un tratto ad Alessia. Lei mi guarda stupita, si vede che non si aspettava di certo Una domanda così da me.
•Prima L ho chiamata e gli ho detto che stavo venendo qua e ha detto che veniva anche lei dopo.• mi risponde.
Che idiota che sono. Perché gliel'ho chiesto?! Non ha senso questa cosa.. Perché continuo a cercarla se lei non cerca me?! Perché continuo a chiedere di lei se lei ha altro a cui pensare?!
Non ha senso che mi pongo sempre queste domande, è una cosa più forte di me.. Da quando l'ho vista, o semplicemente ho incrociato il suo sguardo non riesco a fare a meno di lei.
Dopo non so dopo quanto tempo, ma credo che sia un eternità perché non passava più il tempo, più L aspettavo più i minuti non passavano; Suona il citofono.
È lei..
•Vado io• dice Alessia. Va al citofono e risponde: •Chi è?• chiede •Si adesso ti apro.• aggiunge. Preferisco non chiedergli chi è, anche perché lei è molto gelosa di Francesca d'altronde sono cresciute insieme e poi è sua cugina, cioè nostra cugina. Suo padre è il cugino dei nostri genitori.
Quindi si lo so mi sono innamorata di mia cugina.
L'ascensore arriva.
Speriamo che sia lei...
Si aprono le porte, la porta di casa si finisce ad aprire: •Permesso• chiede.
È lei. Appena arriva finisco di respirare. Rita respira, non puoi smettere di respirare ogni volta che lei entra da quella cazzo di porta o che state insieme.
Dopo che ho ripreso a respirare la saluto, lei con tutta calma mi guarda e a sua volta mi risponde: •Ciao• con un sorriso. Quel sorriso che è semplicemente stupendo?! Perfetto?! Bellissimo?! Con quale parola posso descriverlo realmente non lo so. Si siede vicino me e Antonio, mentre alessia torna dalla nonna fuori al balcone.
•A cosa state giocando?• chiede.
Io: •Con le costruzioni facciamo una piramide.• le Rispondo, poi per un secondo i nostri sguardi si incrociano e perdo ogni capacità motoria e mentale, non riesco a muovermi e nemmeno a pensare, l'unica cosa a cui penso è che vorrei baciarla. Adesso. Dopo fin troppo poco tempo le torna a fare attenzioni a mio fratello. Lui la guarda e urla: •Sam!!• Francesca con tutta la dolcezza che può avere lo guarda e le dice: •Vuoi vedere Sam eh?! Eh va bene dai vieni qui.• il bambino non si mette vicino a lei, ma resta vicino a me, di conseguenza lei si deve avvicinare e.. Oh dio lei, la sua vicinanza, il suo profumo, lei.. Dio se la amo.
Restiamo così per un Po di tempo, vicine. Tutt'ad un tratto Alessia: •Andiamo giù a fare un giro?•. Io guardo Antonio. Non posso andarmene e lasciare lui qui.
•Portiamo anche lui.• dice Francesca.
Di conseguenza lo vesto e mi cambio anche io dato che stavo in pigiama, quando non esco io sto sempre così.
Lego Antonio nel passeggino e scendiamo. Loro parlano e io non le ascolto nemmeno più.
Mi limito a guardarla, le parole sono inutili quando davanti a te hai qualcosa di semplicemente stupendo come lei, tutto il resto sparisce resta lei e nulla più.
Andiamo giù, ci sediamo sulle panchine che ci sono davanti il palazzo dove abita la nonna. Io e Alessia ci sediamo, Francesca prende la sua bici e si siede li, davanti a me.
•Mi porti a fare un giro?• chiede Alessia a Francesca.
Francesca: •Si, sali•
Loro vanno a fare il giro e io resto lì con mio fratello, mi sento di troppo.. È come se io dessi fastidio.
Tornano e Francesca mi dice: •Dai sali che ti porto anche a te a fare un giro•
Stai scherzando spero.!!
•No• risposto.
Francesca: •Perché?•
Io: •Sono pesante, non riesci a portarmi.•
Francesca: •Ma stai zitta e sali.•
Oh dio no ti prego.
Io: •Non posso lasciare Antonio da solo.•
Alessia: •Lo tengo io, non preoccuparti.•
Quando deve parlare non parla e quando deve stare zitta parla.
Io: •Io ti ho avvertito, dopo non venirmi a dire che non riesci.•
Un po titubante salgo dietro la bici.
Cazzo. Perché devo essere così grassa?!?! Da domani mi metterò a dieta.
Mi tengo a lei, sulle sue spalle. Dio non siamo mai state così vicine.. E averla così vicina, fa un certo affetto.. Ovunque. Dopo un po di urla e di risate partiamo, mentre Alessia mi prende in giro perché non riesco a tenere l'equilibrio sulla bici.
•Ti porto io a te• le dico.
Lei: •No, io non mi faccio mai portare da nessuno, sono io che porto gli altri.•
Io: •Io non mi sono mai fatta portare da nessun altro, anche io sono il tipo di persona che porta.• Lei non risponde, ma sorride. Stare con lei, così vicina poterla stringere con la scusa che stavo per cadere. Vorrei che il tempo di potesse fermare in questo instante, è tutto così perfetto, quasi quanto lei. I problemi non ci sono, le preoccupazioni spariscono e restiamo solo io e lei.
Mentre siamo giù arrivano mamma e papà, loro ovviamente non sanno nulla di me, a stento conoscono il mio colore preferito figuriamoci capire quale è il mio orientamento sessuale. Prendono mio fratello con il passeggino e salgono. Dopo pochi secondi saliamo anche noi.. Verso sera arriva zia e tutti insieme decidiamo di mangiare dalla nonna.
Mamma e papà preparano i panuozzi, praticamente sono panini fatti con L impasto della pizza e puoi farcirli come vuoi. Mente loro li preparano io resto in camera con Alessia e Francesca, sono tutte e due impegnate a parlare al telefono.. Dio voglio solo stare con lei...

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