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ADAM

Appoggio l'ennesimo bicchiere di champagne e mi guardo intorno. Il grande giardino è colmo di gente altezzosa che mia madre reputa amici.
Di mio padre non c'è l'ombra ma so che non si farà attendere ancora per molto.
Mi siedo e tiro fuori il telefono; un messaggio di Meredith.
'Ciao, so che probabilmente mi odi con tutto te stesso ma devi sapere che non ero in me nell'ultimo periodo. Ci sto lavorando, devo tornare ad essere la ragazza di prima. Spero tu stia bene e mi scuso per i tempo che ti ho fatto perdere. Meredith'
Sorrido davanti al messaggio.
Inizio a digitare 'Con te non si perde mai tempo' ma la voce di mio padre mi distrae.
«Accidenti quel sorriso, alla fine qualcuna ti sopporta» stringo le mani a pugno.
«Ah Adam, quando capirai che gli uomini come noi non possono stare con una donna sola?» lo guardo negli occhi e un brivido mi corre su per la schiena. Quest'uomo è a dir poco inquietante.
«Tua madre spende sempre meglio i miei soldi» si guarda intorno e apre le braccia quando una ragazza mora si avvicina sorridendo e sculettando.
«Amore, ti piace qui?» mio padre si affianca Cassidy, o come diamine si chiama.
Lei però continua a fissarmi e a leccarsi le labbra; già stare con un vecchio ha i suoi svantaggi se togli la borsetta che si tiene tanto stretta.
«Micheal» mia mamma viene affianco a me e senza degnare di uno sguardo la puttana squadra mio padre.
«Ti vedo bene Kate» dice lui con fare rude.
«Vorrei dire lo stesso. Spero tu non intenda trattenerti a lungo» detto questo si gira e va verso una sua amica che ha osservato la scena come fosse un reality.
«Che maleducata, non si è nemmeno presentata» la ragazza si lagna e se c'è una cosa che so di mio padre è che odia le donne che si lagnano, quindi la molla lì con me mentre va verso Jeremy che subito prende la mano di quella cretina di sua moglie.
«Sei carino sai» la vocina acuta si avvicina.
«Già, ora trova qualcuno che abbia voglia di scoparti tutto il giorno, fidati qui lavori» ridendo tra me e me vado verso Grace che parla distrattamente con una signora.
«Tutto bene?» chiedo.
«Abbastanza, ho visto che è arrivato.»
«Già e ha scelto me come prima persona con cui parlare. La sua troia è vergognosa» Grace ride di gusto finché gli occhi gelidi di mio padre non si posano su di lei e gli si smorza il divertimento in gola.
«Grace, tesoro mio» da un bacio sulla fronte di mia sorella che sorride educatamente e abbassa la testa.
«Allora hai pensato alla mia proposta?» chiede.
«Si papà e non voglio accettare. Sto bene qui e credo di voler finire il liceo almeno e poi vedrò per il college.» mio padre mi guarda infastidito.
«So che sei stato tu, brutto figlio di puttana.» dice a denti stretti. «Hai convinto mia figlia a non venire a vivere con me. Come ti permetti di controllarla in questa maniera? Avrebbe una vita nel lusso e agiatezza. Starebbe con me e io amo Grace, è la migliore dei miei figli.» Jeremy sbuffa ma tace.
«Grace tesoro mio, sai che avrei voluto farti scegliere ma a quanto pare non mi lasci altra possibilità. O vieni con me ora o verrai tra una settimana dopo che avrò fatto qualcosa di molto brutto a tua madre o al tuo amato Adam.» mia sorella sbianca, per quanto possibile, e annuisce seria. Mi guarda una volta, mi sorride e parla a mio padre.
«Hai ragione papà, lascia che faccia le valige e partiamo quando vuoi.»
Mio padre sfodera un sorriso gentile «Non preoccuparti, a casa hai già il tuo armadio pieno. Prendi solo quello che è strettamente importante, porta poche cose, l'elicottero che ci porta in aeroporto arriva tra venti minuti.» detto questo bacia mia sorella sulla testa e si dirige verso qualche suo vecchio amico del golf.
«Grace» inizio a parlare ma quando giro la testa lei sta già correndo dentro.

MEREDITH

Non mi ha risposto. Sinceramente dovevo aspettarmelo, ma cazzo fa male.
«Calmati ok? Magari non sa che rispondere. Ora però andiamo al lavoro devi fare i turni che hai saltato per malattia» Kelly mi lancia un vestito corto e si passa la matita negli occhi.
«Oddio sono felicissima che tu sia tornata in te!» Amanda entra dopo la doccia con un bellissimo sorriso stampato in faccia.
«Vieni anche tu sta sera?» chiede Mackenzie stesa sul mio letto mentre si passa il suo nuovo gloss.
«Si, assolutamente. Poi magari conosco qualcuno di carino» dice ridacchiando.
«Sappiamo tutte che l'unica persona che vuoi conoscere meglio è Luke» dice Kelly facendoci ridere tutte.

Dopo tre ore di lavoro sono sfinita. Il locale infonde energia ma la musica a palla mi stordisce parecchio.
«Mer» Kelly mi affianca mentre sto cercando il bourbon per un cliente.
«Dimmi»
«Adam è appena entrato e non ha un'ottima cera...sembra già sbronzo» mi giro e mio cuore salta un battito vedendolo sedersi su uno dei tavoli più privati nel secondo piano con qualche altro ragazzo. Subito delle ragazze si accomodano con loro e lui non perde tempo per baciare una moretta.
«Okay, vado a vedere com'è la situazione e prendo gli ordini» sento Kelly dire qualcosa ma non le presto attenzione e mi dirigo verso di lui.
Appena mi vede sorride «Meredithhh, ragazzi lei è una mia amica» è sbronzo. Vedo Luke scuotere la testa preoccupato.
«Portaci qualche shot, magari velocemente» mi strizza l'occhio e torna a concentrarsi sulla ragazza.
Respiro profondamente. Infondo l'ho allontanato io.
Scendo dal piano superiore e mi dirigo al bancone dove tutte e tre le mie amiche mi stanno aspettando con sguardi preoccupati.
Sorrido, anche se non ne ho nessuna voglia, e mi dirigo a preparare gli Shot; ne faccio abbastanza da non dover tornare a ordinare al loro tavolo per la prossima ora ma quando dopo averglieli portati mi giro per andarmene mi sento chiamare.
«Ehm...cameriera. Sai dirmi dove trovare le salette private?» il locale ha quattro stanze che, a pagamento, i migliori clienti usano per concludere le serate con qualche troia.
«Si, sono...sono al piano di sotto vicino ai camerini» parlo lentamente e la brunetta si mette a ridere.
Adam butta giù due bicchierini e mi passa affianco con la ragazza.
In un secondo Luke mi ha prende la mano e mi trascina giù dove le ragazze mi vengono incontro.
«Adam sta facendo una cazzata. Portatela via» lo sento dire la mi riscuoto «No, no va tutto bene, alla grande. Ora torno a lavorare» me ne vado cercando di non pensare a lui. Impossibile.

ADAM

Dopo essersi portato via Grace mio padre ha lasciato Cassidy lì con me e questa non la smetteva di piangere.
Così dopo aver preso a pugni il muro della mia vecchia camera nella casa in campagna sono salito in macchina. La donna di mio padre è entra con me sorridendo. «Ci andiamo a consolare con l'alcol?» dopo so solo si aver guidato fino a Seattle e di essere andato al solito locale.
Mi ricordo di Mer e di Cassidy che mi scopa in una saletta molto volgare e mi ricordo di Luke che mi trascina via da quel posto incazzato nero. Per il resto vuoto totale.
Ora sono nel mio letto con male alla testa e nausea. Appena provo a muovermi un dolore acuto mi colpisce la schiena.
«Ah ti sei svegliato finalmente» la voce incazzata di Luke è la prima cosa che sento.
«Beh cosa ho fatto?» chiedo subito.
«Hai fatto una cazzata con Meredith» dice.
«Oh beh, non mi interessa. Non stiamo insieme e lei non si deve aspettare nulla da me.» mi alzo e vado in cerca della boccetta arancione.
«D'accordo, ho capito. Vado a correre» esce sbattendo la porta e infastidendo i miei nervi.
Il mio unico pensiero è Grace a Las Vegas con mio padre. Non posso non pensare a quello che gli farà fare.
Scuoto la testa e mi dirigo con il cambio alle docce.
Ma a quanto pare la rossa ha avuto la stessa idea.

<<mine story>>

Per una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora