Finito.
Sisi avete capito.
Finito. Cosa? Ah giusto voi non lo sapete.
Finita la gita, finita la scuola, finito lo studio, finito (per ora) il dover sopportare Isabella e Luke.
Tutto finito, tranne il nostro amore.
Però qualcosa non andava.
***
Passammo il primo mese d'estate si e no bene, con calma le acque si calmarono tutto sembrava normale. Niente problemi, niente di niente.
Ma... Il 14 luglio ci fu un bruttissimo incidente, sull'autostrada vicino a noi.
Quando la notizia ci giunse fu la fine.
Perché la vita ci odiava?
L'incidente fu tra un camion che trasportava materiale altamente infiammabile, e un autobus di 20 persone che andavano verso est.
Ci fu un solo sopravvissuto, un bimbo di 9 anni.
A quanto detto l'autista del camion perse il controllo del mezzo per un attacco di panico e andò a sbattere contro il pullman sbattendolo su i transennali.
Non volevamo crederci. Le nostre vite avevano subito una scossa tremenda.
Su quel pullman c'erano sia mia madre che la madre di Christian e fu un colpo tragico.
Ci chiedemmo perché la vita ci odiasse così tanto da farci provare così tanto dolore.
Eravamo rimasti senza nessuno.
Io avevo solo lui e lui aveva solo me.
Niente nonni niente zii niente di niente, solo il mio Diablo che era cresciuto molto.
Si celebrarono i funerali e dopo un mese di pianti continui decidemmo di cambiare vita.
****
16 agosto 2015
07.00
*drin*drin*drin*
Suonò la sveglia, la spensi e lessi i messaggi.Da Chris
Buongiorno amore, ho bisogno di chiederti una cosa.Subito preoccupata risposi
Io
Buongiorno vita mia, certo dimmi tutto.Rimasi due minuti ad aspettare poi iniziai a vestirmi.
Chris
Ho bisogno di vederti, posso venire da te?Non avevo voglia di stare in casa.
Io
Vengo io, ho bisogno di uscire,alle 9 sono da te. Mi tiri fuori i miei vestiti per favore? A dopo <3Avevo sempre un cambio da lui, per il semplice fatto che se mi girava di andare la almeno avevo i vestiti.
Mi vestii, calzoncini neri coi bordini fuxia fluo, maglietta viola, scarpe bianche e viola.
Presi Diablo, gli misi il guinzaglio, presi le cuffie e il telefono, chiusi tutto e partii.
7.45 partita. Avevamo un'ora e un quarto per fare 11 km e ce l'avrei fatta senza problemi, ma calcolavo di fermarmi al fiume due minuti a prender fiato e per far bere Diablo.
Arrivammo davanti al cancellino e lo sentii aprirsi prima che potessi suonare.
"Ei sportiva te la fai una doccetta?"
Mi disse mentre mi avvicinai a lui, lo baciai. "Si... Ma tu aiuterai Diablo a lavarsi, non me" dissi con tono dolce.
Entrai in casa, mi diressi in bagno dove c'erano già tutti i miei vestiti pronti, quando uscii dal bagno, mentre mi stavo dirigendo in giardino da Chris vidi sul divano un blocchetto con scritte tante città è un grande DOVE al centro.
prima di interrompere il bagno di Diablo feci qualche foto a loro due insieme.
Poi mi avvicinai "Chris.. Non c'è molto ordine in casa, aspettavi me per questo?"
"Scusami amore ma ho tanti pensieri per la testa, a Proposito di questo, volevo chiederti una cosa.
Hai qualcosa da perdere qua?"
"Oltre a voi due no"
"Cosa ne dici se ... Partissimo." Si avvicinò a me
"Cosa vuol dire scusa?" Chiesi davvero senza capire
"Vuol dire io e te, e Diablo. Ce ne andiamo da qualche parte, a farci una nuova vita."
In trenta secondi pensai a tutte le cose che sarebbero potute accadere, dal tronde io ero minorenne.
"Con te?" Chiesi
"Si"
"Ovunque."
Mi sorrise, dio quanto amavo quel sorriso, era la mia spinta per andare avanti.
"Ma prima di partire vorrei chiederti delle cose " continuai
" - dove andiamo?
- quando arriviamo dove staremo?
-cosa faremo non avremo un lavoro per procurarci i soldi per pagare le cose "
Lui sorrise di nuovo
"Tranquilla amore, ho già pensato a tutto. Se per te va bene. Andremo a New York, la c'è una famiglia che mi prese quando ci furono gli scambi scolastici, e sono gente bravissima. Li ho già contattati e han detto che a loro farebbe un mucchio piacere accoglierci fin che ne avremo bisogno, che sia una settimana o un anno, due o tre,va benissimo. E hanno sempre desiderato un cane"
Alzai lo sguardo, lo guardai, gli sorrisi, lo abbracciai più forte che mai. Poi mi accorsi di una cosa
"Ma... Ma sei noi un giorno ci lascias-"
"Mai. Non accadrà mai. Sei mia, sei il mio amore. Vaiolet cosa siamo noi?"
"O dio quanto ti amo" esclamai per poi baciarlo.
"Forza! Dammi una mano a fare le valige, che poi andiamo da te. Io questa casa la vendo."
"Ma no come venderla"
"Si Vaiolet ho solo brutti ricordi qua dentro. E avremo più soldi per noi"
In una giornata fecimo di tutto.
Gli feci 5 lavatrici e asciugatrici, stirai il mondo. Aveva tutti i vestiti nelle valige, mancavano solo tre abbinamenti che lasciai fuori per quanto saremmo rimasti lì ma a quanto capii non sarebbe stato tanto tempo.
Alle 14 ci sdraiammo sul letto, dovevamo ancora mangiare ma io personalmente non avevo fame per niente.
Squilló il suo telefono
Chri:
pronto?
-
Ah ciao Billy si sono a casa
-
TUTTO
-
Sì certo a dopo
Chiuse la chiamata.
"Alle 17 verranno degli amici di mio padre a prendere su tutto. Compreranno tutto, mobili e quant'altro"
"Stasera stai da me" dissi
"Ma tranquilla dormo anche in terra"
"Senti quello che dici?" E Risi "dai vieni da me almeno non sarò sola"
Mi sorrise e salii sopra di lui per baciarlo
"Ma davvero non hai neanche un ricordo bello di questa casa?"
"No neanche uno" mi rispose
"E se ce ne fosse uno cosa faresti?" Chiesi io
"Sarei grato a quella persona per avermi fornito l'unico motivo per amare questa casa, ma la venderei comunque"
"Capisco.."
"Perché..." Disse mentre si girò e io fini sotto e lui sopra "c'è qualcuno che vorrebbe fornirmi un ricordo bello?"
"Si" sussurrai.
"Questa persona non ha paura?"
"Questa persona è viva grazie a te, e se permetti ti ama"
"Sei fantastica."
Iniziammo a baciarci e mi levó la maglietta, io gli levai la sua e mi fermai un attimo "fermo." Dissi, lui esitò per dirmi qualcosa ma lo bloccai prima che potesse parlare, gli sfiorai il petto, lo guardai dall'alto al basso "quanto sei bello" e lo tirai subito verso di per baciarlo ancora.
Mi tolse i calzoncini e la mia brasiliana color rosso scuro di pizzo, e abbassó i suoi calzoncini bianchi e rossi.
Mi baciò lentamente tutto il petto e la pancia,poi mi guardò negli occhi ed entró.
Io feci una smorfia per il dolore che poi si trasformò in una smorfia di piacere e andò avanti baciandomi.
In quel momento non avevo pensieri, era solo il momento più bello della mia vita, per il semplice fatto che stavo dimostrando a tutti gli effetti il mio amore per la persona che amavo.
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Cosa siamo noi? || Christian Collins
RomanceWhy this life? Why this love? Why this person? Help me please