Capitolo 2

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''Ian! Fanculo svegliati!'' urlai entrando nella camera del mio amico,mi ci ero precipitata subito dopo aver finito di parlare con mia madre.
''Buongiorno anche a te amica mia'' disse lui mentre ancora assonnato mi prendeva dai fianchi con un braccio trascinandomi nel suo letto.
''No, Ian oggi non è giornata. Sono nei casini per il video che tu hai pubblicato.''
''Alex ogni volta che pubblico un video in cui fai graffiti dici che i tuoi potrebbero vederli e ancora non...''
Lo interruppi.
''Non li avevano visti fino ad oggi."
Si alzò finalmente dal letto,addosso non aveva nessuna maglia solo i boxer neri.
Ian era un ragazzo bellissimo. Me ne resi conto durante il nostro percorso di crescita, andavamo spesso in palestra insieme e sul suo corpo i risultati si vedevono molto più che sul mio.Aveva i capelli neri e gli occhi di un azzurro intenso da far invidia al mare. Si alzò e prese una maglietta da terra, quando se la mise i muscoli si contrassero e la mia reazione nel vedere quella scena non fu delle migliori.
''Smettila di sbavare mentre mi guardi.''
"Io non sto sbavando..Sto solo guardando.'
'Si certo, ora risolviamo il tuo problemino.'
"Problemino? È un cazzo di enorme problema. Mio padre rischia tanto.'
Sospirai e lui mi guardò.
Era sempre bello quando mi guardava, non che non fosse bello le altre volte, lo era sempre,ma in quei momenti mi sentivo bene con me stessa.
''Sono dei semplici graffiti Alex,sappiamo entrambi che tuo padre a i suoi collaboratori neanche sanno come usare i social" disse.
Mi misi la mano sulla fronte facendo cadere i capelli davanti e mettendomi a sedere sulla sedia della scrivania.
Sentii Ian avvicinarsi da dietro e io mi alzai di scatto mettendomi davanti a uno specchio.
Vidi una ragazza non molto alta con capelli e occhi castani,delle belle forme ma sempre imperfetta ai suoi occhi.
"Dai Alex sai che non succederà nulla" disse Ian mettendosi dietro di me.
Era bello il nostro riflesso allo specchio. Mi soffermai a guardare le nostre figure, insieme, non erano niente male, ma scacciai subito quel pensiero.
"Si Ian ma questa volta lo ha visto anche papà,sai che è una persona importante e se dovessero vederlo anche persone che ce l'hanno con lui ci sarebbero ripercussioni anche su di me'.
Scostandomi i capelli e mettendoli dietro l'orecchio disse:'Si ma io non gli permetterò di farlo'.
Iniziò a trascinare il suo dito sul mio collo fino ad arrivare alla spalla.
'Ian devo andare a parlare con mio padre, ci sentiamo dopo' lo salutai con un bacio sulla guancia.
E lui cadde indietro sul letto mettendosi le mani sul viso.

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