Manhattan è un quartiere molto grande,abitato da persone molto piccole.
Ogni loro pensiero era rivolto al lavoro, alla scuola, ai soldi.
Mai alla famiglia.
Agli amici.
Mia madre è la preside di una scuola elementare del centro, per bambini con problemi familiari. Si chiama Angelica Treeh, ed è la donna più comprensiva che conosca. Grazie a lei conobbi Ian. Da bambino frequentava la scuola in cui insegna mia madre, un giorno lei lo portò a casa per farlo svagare, visto che il padre era stato arrestato da pochi giorni e la madre era caduta in depressione. Mi era piaciuto sin dall'inizio e diventammo migliori amici.
Era l'unico che in questo mondo, in questa nazione, in questa città, riusciva a farmi stare bene. L'unico che riuscisse a farmi sorridere, anche quando avevo il morale a terra, quando non riuscivo a credere in me stessa.
Era l'unico.
Ma c'è anche mia sorella.
La mia sorellina.
Quella per cui ,in terza media, mi ruppi il polso per difenderla da persone che non dovrebbero neanche esistere. Sarei morta per lei.
Ha 14 anni, si chiama Emily ed è il capitano delle cheerleader della sua scuola.
È bella.
Bella in tutto e la paura che qualcuno la possa toccare, farle del male,mi assale in ogni mio incubo.
È la persona più importante della mia vita.
La persona più importante della mia vita insieme a nostro fratello maggiore Josh.
Josh è un giocatore di basket nella squadra della nostra scuola, è praticamente un dio greco.
Alto,capelli castani e occhi verdi è la persona più protettiva di questo mondo.
Io e lui formiamo una squadra fantastica.
Poi c'è mio padre.
Sono sempre vissuta nella sua ombra, a ogni festa, ogni partita, ogni evento musicale e non,ero costretta a sentirmi urlare dietro "Ehi! Sei la figlia di Arthur Mathews?".
È una persona importante,forse troppo.
Infine ci sono io, non ho molti amici o forse non ne ho proprio, ho un carattere particolare testarda,orgogliosa, dico le cose in faccia senza problemi.
Ecco, la mia famiglia, tutti perfetti,o quasi.
