Capitolo 17

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Alex's Pov
Quando mi sveglio vicino  a me non trovo né Ian né Ariana, mi alzo e strofino gli occhi e scendo giù in cucina; mentre mi avvicino alla cucina sento tante voci diverse e vedo Ian, Ari, Em, Josh, i miei genitori e Jack... Jack! Non lo sento da una settimana e mentre entro in cucina gli sorrido, lui viene verso di me lasciandomi un bacio delicato all'angolo della bocca, mi avvicino al bancone affiancando mia madre che sta preparando la cena. Vedo Josh e Ian parlare, John chiamare Jeff ed Emma arrossire. É tutto così bello, tutto così...Victoria!
Il suo viso fa capolino nella mia testa e non riesco ad aspettare fino a domani per parlarle. Mi allontano dal bancone e vado a prendere la giacca e la borsa, intanto mia madre viene vicino a me asciugandosi le mani:"Dove vai?" mi chiede guardandomi attentamente.
"Devo risolvere un problema mamma."
"Qualcosa di grave?"
"Niente che non si possa risolvere."
"Tesoro" dice mia madre mettendomi una mano sulla spalla "Lo so che hai avuto un attacco di panico mentre uscivi dal Montecristo."
"Mamma sta tranquilla, sto bene."
Lei sorride e mettendosi in ordine i capelli mi dice:"Lo so che stai bene ma promettimi di stare attenta."
"Non vado in guerra.." dico ironica e poi continuo:"e tra l'altro verrà Jack con me. Vero Jack?" urlo per farmi sentire.
"Si signora Mathews, andrò con lei, ci vediamo dopo" saluta tutti e prende il cappotto.
Intanto mi avvicino a Ariana e le dico di tenere occupato Ian per un po'.
Io e John mettiamo contemporaneamente le mani sulla maniglia della porta e notando la coincidenza ci guardiamo sorridendo. Usciamo e prendiamo la mia macchina ma io mi siedo al lato del passeggero; John entra, chiude lo sportello e prima di mettere in moto si avvicina a me lasciandomi un bacio delicato sulle labbra.
"Ciao" mi sussurra ancora vicino a me.
"Ciao" rispondo accarezzandogli una guancia. Da questa posizione riesco a sentire il suo profumo che é un aroma intenso ma allo stesso tempo delicato, un po come John. Lui mette in moto e io, dopo aver messo la cintura di sicurezza, mi volto per guardarlo meglio; non avevo mai notato quanto fossero, forse esageratamente, lunghe le sue ciglia o i suoi occhi così chiari. E che avevo fatto io per meritarmi quel ragazzo? Niente. Mentre i pensieri prendevano il sopravvento su di me, il ragazzo che mi affiancava era già partito e sembrava anche sapere dove andare.
"Dove stai andando?" chiedo confusa.
"Non devi andare da Victoria?" risponde lui.
"Come fai a saperlo?"
"I tuoi occhi.." si ferma e poi riprende "va bene, Ian mi ha raccontato un po la storia e sapevo che non saresti riuscita ad aspettare un giorno per parlare con lei."
La mia voce non fa trasparire nulla nonostante stia provando una serie di emozioni contrastanti. Poteva conoscermi così bene da così poco tempo?
"E sai anche la strada Sherlock?"
"Io e Ian l'abbiamo accompagnata a casa l'ultima volta che ci siamo visti a cada tua. Ti avviso, resterai sorpresa."
Lo guardo confusa e torno a fissare la strada dal finestrino.

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Josh's Pov

Alex e John erano usciti da poco ma la cena non era ancora pronta e avevo deciso di parlare con Ariana e Ian, in modo particolare con Ari.
"Ehi, non ci siamo ancora salutati come si deve da quando sei tornata."
"Josh mi sei mancato così tanto, i ragazzi come te non ci sono in Australia." disse mentre la stringevo tra le mie braccia.
"Se volete procreare, usate il letto che é molto più comodo, vi consiglio quello di Alex" dice Ian mentre fissa la televisione.
"Ian se ti va, puoi venire anche tu" dico prendendolo in giro.
"Ari nulla contro di te, anzi, ma vedere Josh nudo non rientra nella mie priorità."
"Sono uno spettacolo nudo, te lo assicuro" dico io con tono teatrale.
"Egocentrico" risponde Ari andando a sedersi vicino a Ian.
"Ragazzi volete raccontarmi cosa é successo ad Alex? Vi vedo sempre abbastanza preoccupati."
Io e il mio amico ci guardiamo.
"C'é stata un'aggressione qui, lo scorso mese e Alex ha subìto un trauma troppo forte" dice Ian.
"Che le hanno fatto.."
"Calci, pugni, schiaffi. Ha rischiato tanto."
Ariana era sconvolta e mentre Ian raccontava cosa era successo quella sera, lei si era portata una mano alla bocca.
"Ma perché proprio lei? E non tu, Josh o Emily?"
Non parliamo. Poi riprendo a parlare io.
"Ari, é un po più difficile come situazione. Avevano preso Emily ma Alex é intervenuta e alla fine é stata ricoverata due settimane, in una clinica privata."
"Non é finita."
"Che stai dicendo?" chiediamo io e Ian insieme.
"Non hanno finito qui. Torneranno, Alex ha avuto il coraggio di affrontarli ma loro non hanno avuto il coraggio di farle veramente del male. Torneranno. Ora dobbiamo stare tutti più attenti. Alex in modo particolare."

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