'' Ehm, ciao papà'' dissi aprendo di poco la porta del suo ufficio.
''Entra tranquillamente Alexandra. ''
''Papà lo sai che non mi piace quando mi chiami così .''
"E a me non piace il fatto che tu continui, nonostante le mie raccomandazioni, a scrivere sui muri. Questa volta non te la caverai facilmente.''
Quando sentii quelle parole il mio corpo si irrigidì e iniziai a respirare male.
'Papà che vuoi fare?'
'O tu e Ian smettete di fare questi graffiti o andrai in una scuola privata in Canada.'
'La scuola non mi piace.'
'A me non piace la tua testardaggine.'
'Da qualcuno devo pur aver imparato.'
'Sei troppo diretta lo sai?'
'Si penso sia una mia caratteristica.'
'Difetto vorrai dire.'
'Papà! '
Eccolo li,seduto dietro una scrivania, l'unico uomo capace di tenermi testa.
