Capitolo 15

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Sono nella mia stanza ma non ricordo come ci sono arrivata, mi sollevo un po dalla posizione in cui sono cercando di mettermi dritta e vedo Emily che dorme sulla sedia della scrivania, un braccio le scivola giù facendola sussultare, ha un'aria così stanca. E non é l'unica ad averla. Infatti mentre sposto lo sguardo da Em, vedo una figura che dorme a terra,é una ragazza. Nonostante la poca luce che entra nella camera riesco a capire che ha i capelli scuri e  lunghi come i miei. É la ragazza di Ian. Mentre la osservo lei si sveglia :" Oh, Alex ti sei svegliata.. Mi dispiace essermi addormentata, solo che..." .
"Nessun problema anzi, io dovrei ringraziarti per essere stata qui con me. A proposito come ci sono arrivata?"  la interrompo.
"Oh si certo. Dopo essere usciti dal Montecristo,ti abbiamo vista, ti sei girata verso di noi e non respiravi bene, penso che Ian si sia reso conto di quello che stava per succedere."
"Si, devo dire che sa troppe cose su di me" dico ridendo.
"Ne sono sicura. Infatti ha iniziato a correre verso di te, ma tu eri già a terra e così ti abbiamo portata in ospedale. Non riuscivi a riprenderti ma dopo ti hanno messo una mascherina con l'ossigeno, non ti svegliavi ma visto che il battito e il respiro si erano stabilizzati hanno preferito mandarti a casa, soprattutto perché eri stata curata da una clinica privata."
"Quindi sono arrivata qui con voi?"
"No. Sono venuti anche tuo fratello e tua sorella in ospedale e ti hanno portata qui. Noi li abbiamo solo seguiti." dice passandosi una mano tra i capelli.
"Solo é un eufemismo, avete già fatto troppo per me. Grazie."
"Nessun problema Alex. Oh, a proposito io sono Victoria" dice alzandosi e porgendomi la mano.
"Piacere, tu sai già chi sono" dico mentre mi alzo dal letto.
Lei ride e mi segue con lo sguardo, mi avvicino a Emily e le dico delicatamente:" Em, vai nel mio letto e rilassati." Emily si alza e va nel letto. Mentre mi avvicino a Victoria sentiamo delle voci maschili vicino la porta, saranno Josh e Ian, ma poi sentii anche la voce di Jack e questo mi fece sentire meglio. Io e Victoria ci guardammo non riuscivamo a sentire niente, parlavano a voce troppo bassa, così ci avvicinammo alla porta ma ancora niente. Così decisi di aprirla e mi ritrovai davanti i tre ragazzi che mi fissavano e dissi:" State complottando qualcosa contro di me. Io lo so."
Mi guardavano in modo strano così Josh mi mise una mano sulla spalla e mi disse:" Uno: la camicia da notte che hai addosso é troppo corta." Mi guardai ed effettivamente era così, risaliva all'anno precedente, era di Victoria's Secret, me l'aveva regalata Charles quando pensava che volessi andare a letto con lui.
"Due: volevamo chiamare mamma e papà."
Lo guardo:" Sai quanto quell'affare in Australia fosse importante per papà, hanno ritardato anche il ritorno qui per cercare di concluderlo. Evitiamo. Quando torneranno gli diremo tutto. E ora se me lo permettete, avrei bisogno di un bagno caldo" concludo.
"Ti accompagno!" dicono i tre ragazzi in coro.
Li guardo stupefatta:"Ma siete pazzi?"
Victoria mi guarda e dice:" L'accompagno io idioti"dice sorridendomi.
Ci chiudiamo la porta del bagno alle spalle e inizio a togliere la collana che ho intorno al collo.
"Victoria,scusa mi aiuteresti..." capisce a cosa mi riferisco, non riesco a togliere la camicia da notte, ho dolori assurdi su tutto il corpo e infatti notiamo insieme che ho lividi sulle gambe, sulla schiena,sulle mani  e sulle braccia.
"Penso sia stata la caduta" dico mentre faccio riempire la vasca da bagno.
"Si hai ragione, non deve essere stato un "atterraggio" morbido diciamo."
Noto che ha la pelle ambrata e gli occhi azzurri, ma più scuri di quelli di Ian, non deve essere americana. Ha capito che la sto guardando e mi dice:"Sì, sono brasiliana. O meglio mio padre é brasiliano e mia madre americana, ma sono nata in Brasile." La guardo meravigliata.
"Si lo so é fantastico."
Iniziamo a ridere e io entro nella vasca. Sento i muscoli rilassarsi e chiudo gli occhi. Penso a come odiavo questa ragazza quando l'ho vista nel letto di Ian e invece lei ha controllato che stessi bene tutta la notte, e ora siamo qui a parlare.
"Senti Alex, mi dispiace per quella volta a casa di Ian" dice mentre so siede sul bordo della vasca.
"Non ti preoccupare, ero solo sorpresa che non me lo avesse detto."
"Lo so, lo ero anche io. Ha parlato tantissimo di te, mi ha raccontato di quello che é successo con quegli uomini, cosa facevate da bambini, di come la tua famiglia lo avesse accolto quando era solo. Ti vuole bene veramente."
"Anche io, abbiamo litigato, ma niente che non si possa risolvere, anzi deve risolvere anche con John dopo ieri sera."
"Ti assicuro che é stata un'azione avventata, non se ne dimenticherà tanto facilmente. Era geloso della sua migliore amica" mi fa l'occhiolino. Iniziamo a ridere come se ci conoscessimo da sempre.


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Dopo essermi asciugata e vestita scendo giù con Victoria, lasciando dormire ancora Emily nel mio letto. In cucina troviamo Josh in cucina a preparare il pranzo, Jack e Ian che guardano la partita come due amici.
"Che state facendo?" chiedo.
Tutti e tre si girano e vedo Ian dare una pacca sulla spalla a Jack.
"Gli ho chiesto scusa per ieri sera, penso di aver esagerato."
"Pensi?" sentenzio.
"Ho esagerato" conferma.
Ci guardiamo negli occhi per un po, lui si alza e io gli sorrido, viene verso di me e mi abbraccia.
Sento arrivare dalla cucina un "finalmente".
Josh continua portando il cibo sul tavolo:" Non ce la facevo più a ricevere le chiamate di Ian alle tre di notte e sentire mia sorella lamentarsi di quanto fossi stupido."
Ridiamo tutti e Ian dice:"Pensavi fossi stupido eh?"
"Lo penso tutt'ora" confermo.
Ian mi guarda male e io corro sulle scale, mentre sentiamo gli altri urlare avvertimenti o di non ucciderci a vicenda. Mi blocca spingendomi verso il muro. Mi fissa negli occhi:" Ti voglio bene" dice.
"Ti voglio bene anche io" rispondo.
Ci abbracciamo di nuovo e non posso negare che mi era mancato tutto di lui, anche i suoi comportamenti orribili.
Mi allontano e vado svegliare Emily per farla venire a mangiare.
Scendiamo tutti e tre insieme e mi avvicino a Jack, ha ancora il naso gonfio.
"Bel naso" dico dandogli un bacio sulla guancia.
"Un piccolo regalo dal nostro amico."
Mi siedo vicino a lui sul divano mentre gli altri sono a tavola.
"Grazie per tutto. Per ieri sera in modo particolare."
Mi sorride e dice:" Grazie a te invece. Sto vivendo esperienze mai provate da quando ti conosco. Come pedinare una ragazza insieme a mio cugino in un centro commerciale o fare a pugni con il suo migliore amico."
"Pedinare? Non ci siamo incontrati per caso quel giorno allora" dico ridendo.
Mi guarda,ha degli occhi così belli, é fantasticin tutto quello che fa.
"Mi sei mancata" si avvicina e mi da un bacio sulle labbra.
Fa per alzarsi ma lo tiro da un braccio e lo faccio riavvicinare a me, gli do un bacio, più passionale:" Non me ne sono mai andata."
E mi alzo, lasciandolo li, sul divano a sorridere solo.

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