Capitolo 19

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Dopo aver parlato con mia madre, quest'ultima si alzò per andare a lavoro e io la seguii giù per le scale dopo aver lanciato un'occhiata alla porta della camera di mio fratello. Ariana e Josh si conoscevano sin da bambini e non avrei mai pensato che tra loro ci potesse essere qualcosa, in modo particolare che potessero stare insieme; diedi un bacio a mia madre e notai che mio padre era uscito di casa da un bel po, andai in cucina a preparare la colazione.
Sapevo cucinare da quando avevo otto anni, mia madre non era sempre a casa e avere una babysitter che girava per casa non faceva bene all'ego di Josh, così tra i segreti di mia nonna e le capacità culinarie di mia madre iniziai a "prendermi cura" di Josh ed Emily; misi sul tavolo pancake, sciroppo d'acero, marmellata, bacon, latte e caffè. L'odore dei pancake porta mia sorella, mio fratello, Ariana e Jack a scendere dalle scale per raggiungere per primi i posti al tavolo, Josh e Jack mi danno un bacio sulla guancia mentre porto il succo di frutta a tavola.
"Ho cucinato ma vorrei anche mangiare" dico ridendo.
"Si certo Alex, ti lasciamo un bicchiere di succo" dice mio fratello riempendo la bocca di pancake.
"Quindi la mia ragazza ha ottime doti culinarie e non sapevo nulla?" dice Jack ridendo.
Scoppiamo a ridere ma noto che Emily è molto silenziosa così interrompo le risate con un gesto della mano e domando a mia sorella:" Em che hai? É successo qualcosa?"
Emily che girava con il cucchiaio i cereali nel latte e aveva la testa altrove sembra quasi risvegliarsi. Mi guarda e ha gli occhi lucidi, sembra spaventata.
"Emily parla" afferma con mio fratello con tono duro, noto che Ariana gli mette una mano sul braccio e lui sembra quasi calmarsi, con loro decido di parlare più tardi.
Nostra sorella si alza e corre per le scale, sentiamo la porta sbattere e rimaniamo interdetti.
Cala il silenzio in tutta la cucina.
Josh minaccia Jack:" Se c'entra qualcosa tuo cugino..." non gli fa concludere la frase che il mio ragazzo continua " io lo uccido."
"Portiamola al mare" dico dopo aver pensato un po "é estate e ancora non abbiamo fatto un vero e proprio bagno, lì riuscirei anche a farla parlare, invito anche Ian e Victoria."
Tutti annuiscono e dopo aver sistemato la cucina saliamo tutti nelle rispettive camere, escluso Jack che passerà da casa sua e poi verrà a prendermi dopo, per prepararci.
Vengo distratta da Ariana che bussa alla mia porta, era aperta ma decide di farsi notare così.
"Alex, mi presti un costume? Non ne ho portati, dobbiamo assolutamente fare shopping."
"Certo Ari" dico lanciandole un costume nero. Lo prende al volo e se ne va lasciandomi con un bacio sulla guancia.
Ci ritroviamo tutti nel salone di casa con Jack, Ian e Victoria che sono arrivati da poco.
Prendiamo due macchine e mentre io litigo per il posto davanti con Ian e mi accontento di sedermi dietro vicino a Victoria, vedo i lunghi capelli di Emily entrare nella macchina di Josh e Ariana fa segno di non preoccuparmi perché eviterà che Josh faccia ad Emily domande impertinenti.
Chiacchiero con Victoria mentre andiamo verso il luogo che ho indicato a Jack, lui guida mentre Ian cambia stazione radio. Dal finestrino vedo la scogliera da dove io e il mio migliore amico ci buttavamo da bambini per poi cadere in acqua dove ci aspettavano i miei genitori. Parcheggiamo entrambe le macchine, prendiamo tutte le nostre cose e ci avviamo verso la spiaggia; é solo fine giugno ma la spiaggia é già piena, mio fratello pianta l'ombrellone e dopo ci tuffiamo tutti in acqua, Emily resta ad ascoltare la musica sull'asciugamano e da lontano vedo arrivare Jeff, lo avrà chiamato Jack penso, urlo di voltarsi ad Em e lei ,forse, cambia umore ma la sua felicità svanisce subito dopo aver salutato il ragazzo.
Jeff si avvicina a me in acqua:" Ei ciao Alex" mi saluta dandomi un bacio sulla guancia.
"Ei Jeff, tra te ed Emily è successo qualcosa?"
"É da qualche giorno che sta così, non so, é strana."
"Si lo abbiamo notato un po tutti."
Jeff mi sorride e si getta in acqua.
Ho un'idea fantastica:" Facciamo la lotta ragazzi!" esclamo euforica.
"Sì!" risponde Ian "però io faccio squadra con la mia cara amica Alexandra!" continua.
Io gli salgo velocemente sulle spalle, Victoria sale su quelle di Josh e Ariana fa lo stesso con il mio ragazzo; iniziamo una lotta senza precedenti fin quando mio fratello e la sua compagna non cadono in acqua spinti da un Emily sorridente in spalle a Jeff.
"Alex buttiamo giù Ariana" mi urla ridendo.
Non me lo faccio ripetere due volte e vado verso la mia amica che con occhi quasi terrorizzati si butta direttamente in acqua.
"É stato più facile del previsto no?" dice Ian ad Em. Lei lo guarda torva e non risponde e scende dalle spalle di Jeff, si tuffa in acqua e va a gettarsi sull'asciugamano. Guardo confusa i ragazzi vicino a me e dico:" Bhe fate una partita di pallavolo, le vado a parlare e vi raggiungo." Tutti annuiscono e così mi getto sul telo da mare posizionato precedentemente vicino mia sorella, che ora abbraccia le gambe portandole al petto; mi metto nella stessa posizione e la spintono con un braccio, si gira verso di me e ha gli occhi azzurri lucidi.
"Em, che cos'hai?"
"Devo dirti una cosa, ma so che farà del male a te e non solo."
"E allora dimmelo" ribatto.
"E se dovesse andare tutto male, se tutti gli equilibri creati in precedenza iniziassero a crollare? Non pensi che tutti ne soffrirebbero? Quindi dovrei fare qualcosa per il bene di una delle persone più importanti della mia vita o andare a destabilizzare la pace interna degli altri?" dice facendo cadere qualche lacrima sulle ginocchia.
"Io so che dentro di te hai già la risposta" le dico sorridendo.
Mi guarda o forse cerca di captare le mie emozioni che si alternano dalla paura all'ansia.
Poi torna a guardare il mare.
"É stato Ian" dice.
Non capisco e le rispondo:"A fare che Em?"
"Quella sera quando hanno fatto irruzione in casa, é stato Ian a farli entrare, ha lasciato la porta aperta sono entrati facilmente, era d'accordo con loro dall'inizio."
Non credo a quello che sento, mi alzo in piedi e le urlo contro:" E tu come fai a saperlo eh? Ma poi Ian? Stiamo parlando del ragazzo che da bambina ti portava al parco e ti spingeva sull'altalena Emily!"
Dalla sua bocca esce una risata amara e poi torna a parlare:" Non importa come lo so. Ma tu non ti sei mai chiesta come mai abbiano fatto uscire quasi tutti ,tranne determinate persone, mentre Ian é rimasto sempre lì, vicino a te?"
La guardo interdetta, non voglio crederci, non può essere così, non é vero.
"Era d'accordo con loro, più si avvicinava a me, più loro ti picchiavano Alex, ed é stato il giorno più brutto della mia vita vederti lì, inerme a farti fare del male per me, quindi non ti meravigliare se odio quel ragazzo. E Jake. Jake c'entra qualcosa Alex" continua a dire fissandomi.
Il ragionamento non fa una piega, é tutto liscio, scorre normalmente si spiegherebbe il perché dei video pubblicato all'improvviso o il fatto che voleva riportarmi a casa a tutti i costi dopo aver litigato con mio padre.
Mi alzo e cerco il suo sguardo, lo trovo e mi sorride. Il mio migliore amico. Il mio migliore amico. Corro in costume e so dove andare, vado verso la scogliera, fa caldo ci arrivo con difficoltà ma ci arrivo; arrivata lì inizio ad urlare come non ho mai fatto, un urlo liberatorio mi fa quasi sentire meglio mentre piango dopo aver focalizzato la verità nella mia mente. Mi accascio a terra sono disperata, non potevano tradirmi proprio loro, non loro, tutti ma non loro due.
Sento una mano sulla spalla mi giro e il mio sguardo viene catturato dagli occhi chiari di Ian. Mi allontano con uno scatto, mi fa schifo, non voglio essere toccata da lui.
"Ei Alex che ti prende?" mi dice.
"Mi fai veramente schifo Ian" dico, lui mi guarda sconvolto e cerca di ribattere o chiedermi qualcosa ma mi avvicino al bordo della scogliera, é alto ma decido di buttarmi, lo facevo da bambina perché non dovrei farcela ora?
Mi butto e sento l'urlo di Ian, l'impatto con l'acqua é duro ma non quanto credevo, resto giù ancora un po, e sento di aver pianto mentre cadevo giù; quando riemergo vedo Ian sulla scogliera, è steso a terra e ha un braccio a penzoloni nel nulla, ha cercato di prendermi con scarsissimi risultati, ovviamente, sulla spiaggia vedo mio fratello con le mani tra i capelli e Emily che abbraccia Ariana, Jeff mette una mano sulla spalla di Victoria per farla calmare e mentre mi perdo ad osservare questi particolari mi rendo conto che qualcuno mi tira per il braccio verso riva e che quel qualcuno é Jack.
Strattono velocemente il suo braccio e inizio a nuotare, quando poggio i piedi sulla sabbia morbida vengo avvolta da una morbida asciugamano che getto velocemente a terra e mi avvio sotto l'ombrellone a prendere le mie cose. Cerco di evitare in tutti i modo Ian che ancora non é sceso dalla scogliera e guarda la scena dall'alto, mio fratello mi tira per un braccio e inizia ad urlarmi contro:" Che cazzo ti è venuto in mente? Eh Alex? Che credevi di fare?"
Alzo lo sguardo e ho gli occhi pieni di lacrime, Josh se ne accorge e lascia il mio braccio, prendo le mie cose e me ne vado, non so bene dove ma inizio a camminare.
Ho un sacco di domande che mi ronzano nella testa. Perché lo ha fatto? Perché non ha fatto niente per evitarlo? Ma soprattutto, perché a me? E Jack? Lui cosa c'entra con tutto questo?
Non trovo risposta ai miei interrogativi e nel frattempo sento un forte dolore al braccio e solo ora mi accorgo di aver perso l'equilibrio e di essere stesa a terra. Apro gli occhi portandomi una mano alla testa che mi gira particolarmente e mi accorgo di essere sormontata da due ragazzi che mi fissano e mentre uno ride, l'altro chiede il mio nome.
"Ei come ti chiami? Ti senti bene?"
"Amico calmato penso le faccia male la testa" dice il ragazzo biondo che prima rideva.
"Alex. Sì" dico al primo ragazzo e girandomi verso il biondo continuo "Sì mi fa male anzi illuminatemi su come sono caduta a terra."
"Bhe io e Gabriel ci stavamo allenando e lui é venuto a sbatterti contro per guardare il culo di una tipa" dice il biondo senza alcun problema.
"Comunque Alex, io sono Brian e lui é Gabriel da come hai potuto ormai constatare e ci stavamo chiedendo cosa ci fai sola qui in giro."
Gabriel mi aiuta ad alzarmi e mi fa un sorriso, e che sorriso. Solo ora mi accorgo di quanto entrambi siano alti, Brian é biondo con gli occhi azzurri mentre Gabriel ha i capelli mori e ricci e gli occhi di un verde intenso con qualche sfumatura azzurra. Due ragazzi bellissimi ma Gabriel mi ha colpito particolarmente. É stato zitto tutto il tempo e ha negli occhi una luce particolare che infonde sicurezza.
Mi limito a rispondere e mettere da parte questi strani pensieri.
"Ho appena scoperto un qualcosa che non volevo sapere e non ho nessuna intenzione di tornare a casa, quindi se non vi dispiace proseguirò per la mia strada" sputo acida.
"Perché non vieni con noi?" dice Gabriel che ancora non avevo detto niente.
"Ci conosciamo da qualche minuto" ribatto.
"Tranquilla non siamo serial killer o roba del genere" afferma ridendo il biondo.
Intanto mi squilla il telefono e leggo il nome di Josh.
"Alex dove cazzo sei?" urla scandendo bene le parole.
"Sto bene e non torno a casa stanotte."
"Cosa vuol dire che non..." non gli faccio finire la frase che chiudo la telefonata e leggo sullo schermo del telefono un bel po di chiamate e messaggi senza risposta. Non ho intenzione di richiamare nessuno, a partire da Jack a finire a Ian. Ian. Scaccio il suo volto dalla mia mente e torno a rivolgermi ai ragazzi che mi fissano in attesa di una mia risposta.
"Va bene vengo con voi ma non uccidetemi."
I due si guardano e ridono si incamminano e io li seguo.


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