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Arrivo a casa e ciò che vedo mi ruba un sorriso in faccia. Nella cassetta della posta trovo una magnifica peonia rossa.

Credo sia uno dei gesti più belli in assoluto:
<Passo di qui, ti penso, ma non ti trovo. Ti lascio un fiore... sempre lo stesso fiore. Appena lo vedrai, mi penserai anche tu.>

Capisco immediatamente chi sia il "mittente".
La vibrazione del mio cellulare mi riporta alla realtà.
Chiamata da un numero sconosciuto.

Rispondo.
"Pronto"
"Ciao tesoro, sei arrivata a casa? Tutto bene?"
Quella voce..
"Luca, ciao! Si, sto entrando in casa ora, ho trovato un' altra peonia, ne sai niente? " Ridacchio. "Non so più dove metterle.. Che hai in mente?"
"Dai. Come te lo devo chiedere? In ginocchio? Voglio vederti.. Usciamo insieme stasera? Nulla di impegnativo, promesso. Solo per ricordare i vecchi tempi. "
Sono titubante.
"Dai, Anna, non facciamo tardi.. Ti passo a prendere tra un ora. Ok?"
"E va bene. Hai vinto tu per questa volta."

Luca è stato il mio primo ragazzo. Lo è stato per due anni, fino a tre mesi fa. Gli voglio un gran bene! Con lui ho condiviso tutto: gioie, dolori, sconfitte, vittorie... Ci sono cresciuta insieme.

I primi tempi non riuscivamo a stare uno senza l' altro, eravamo l' ossigeno dell' altro. Lui era molto attento a ogni mia esigenza, era premuroso, dolcissimo.
Avevamo la storia che ogni sedicenne vorrebbe vivere.

Ricordo il giorno del mio 17 esimo compleanno come se fosse stato ieri.
Aveva programmato tutto nei minimi dettagli.
Luca mi era venuto a prendere da scuola. Nel bagagliaio della sua macchina, una bellissima mini cooper blu decappottabile, aveva una valigia con alcuni miei vestiti che prontamente aveva recuperato a casa mia. Mi aveva bendata e portata a Verona, la città di Romeo e Giulietta.

Un rapimento.
Avevo il cuore in gola.
Stavo impazzendo dalla gioia.

La sera, mi aveva portata a cena in un ristorante di fronte all' Arena e sul nostro tavolo ho trovato un mazzo di peonie rosse, che da sempre sono stati i miei fiori preferiti.
Wow. Ero estasiata. Nessun altro ragazzo in vita mia aveva fatto tutto questo per me.

Con il passare del tempo, non so nemmeno io per quale motivo, forse per abitudine, il nostro rapporto si era "appiattito". Forse, la convinzione che i nostri cuori ci appartenessero già ha spento in noi quella voglia di conquista e di stupire l' altro.
Mancava il desiderio dello stare insieme, quel pizzico di gelosia che tiene vivo ogni rapporto.
Per quanto mi sforzassi di riaccendere quel qualcosa di magico che avevamo prima, vedevo che Luca nemmeno si accorgeva che avessimo un problema; per lui tutto andava bene così.
A me questa situazione stava stretta, invece. Dopo vari tentativi, per rispetto di entrambi, l' ho convinto che fosse meglio porre fine alla nostra storia.

Dovevamo capire meglio e per farlo, avevamo bisogno di stare da soli
per un po' di tempo.

Se inizialmente Luca pareva essere d' accordo con la mia decisione, dopo circa un mese ha iniziato a chiamarmi chiedendomi di tornare insieme, dicendomi che mi amava ancora. Per dimostrarmelo, da circa un mese, quasi tutti i giorni mi fa trovare una peonia rossa nella cassetta della posta, per farmi sapere che lui, anche se rispetta la mia decisione di non vederci, mi pensa e mi ama ancora.

Sono le 21. Luca mi aspetta fuori di casa. Sono contenta di rivederlo ma anche preoccupata. Sono passati tre mesi dall ultima volta che ci siamo visti, la sera in cui ci siamo lasciati... e ho paura di come reagiremo non appena i nostri occhi si incroceranno di nuovo.

Ci abbracciamo forte, lui mi tiene stretta a se.
"Dai, Luca mi stai soffocando"
"Ah come sei delicatina, dove andiamo?"
"Come dove andiamo? Mesi che mi chiedi di uscire e ancora non ci hai pensato? ahah "
"Dai che ti prendo in giro, ho già deciso tutto e ti dirò di più.. sono sicuro che ti piacerà "
"Mah.. Vedremo". Rido.
Si ferma di fronte la nostra rosticceria cinese preferita, Luo Luo, dove aveva già prenotato le nuvole di drago, 2 porzioni di spaghetti alla piastra con i frutti di mare e il pollo alle mandorle.

Ritira il tutto e risale in macchina. C è un buonissimo profumo.

Mette in moto la macchina e ci dirigiamo verso i colli. Arriviamo fino al monte della madonna, li Luca parcheggia. Scende dalla macchina e risale poco dopo. Mi poggia una coperta e il sacchetto con le prelibatezze comprate poco fa.
Tira giù la cappotta della macchina, l' aria fresca si fa spazio sulla mia pelle,  lo vorrei rimproverare ma ciò che i miei occhi vedono, mi zittisce.. mille e migliaia di stelle brillano sopra le nostre teste, quasi dimenticavo della loro esistenza. Riconosco qualche costellazione: il grande carro, Cassiopea , oh ecco la mia preferita, le Pleiadi, che io ho sempre associato a una piccola chiavetta.

"Dunque, che te ne pare?" interrompe i miei pensieri Luca.
"Ma è tutto fantastico! Davvero! "
"Direi che ancora riesco a stupirti "
"Luca...."
Cambio discorso chiedendogli delle novità successe nel ultimo periodo e raccontandogli dei miei primi giorni da matricola universitaria. Nel frattempo mangiamo e devo ammettere che mi aspettavo una serata a dir molto peggiore di questa.

"Anna" interrompe i miei pensieri "Ascolta, ci ho pensato tanto in questi tre mesi, ho capito quello su cui dobbiamo lavorare come coppia."Continua "ho capito che senza di te io non sono completo".

Con una mano prende il mio viso e lo porta di fronte a se. Ci guardiamo in silenzio.. Non so quanto tempo sarà passato.. Secondi. Minuti. Mi perdo nei suoi occhi blu, occhi ai quali non sono mai riuscita a resistere.
Si avvicina sempre di più al mio viso.. E all' improvviso mi trovo le sue labbra sulle mie.
Non so nemmeno io perché ma non indietreggio come avrei pensato di fare in una situazione del genere.
Anzi, devo ammettere che i suoi baci, così delicati e dolci, mi sono mancati.

Destini a metàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora