Torno in aula con in mente la frase del biondino. Io non mi sono accorta minimamente di averlo incontrato in centro.
Mi guardo attorno in cerca del ragazzo e noto che è seduto nell' ultima fila totalmente dalla parte opposta alla mia. Ride e scherza con un gruppetto di ragazze e ragazzi.
Aaron invece si è appena alzato per uscire fuori dall' aula e la moretta lo segue immediatamente. Ma che vuole questa da lui?
La lezione di chimica inizia ed entra un nuovo professore. Ci informa che sostituirà il nostro per l' intero corso, per gravi motivi familiari..
Fa una cosa che nessun altro avevo mai visto fare.
L' appello.
Seriamente.. ha tutta la lista in mano e chiama uno per uno a voce alta. Di solito questa lista passava tra i banchi e ognuno metteva la propria firma a fianco il proprio nome. Ma per lui non siamo dei numeri come per tutti gli altri.Ogni studente chiamato risponde con 'presente' e la mano alzata. È un bel modo anche per conoscere almeno i nomi di alcuni frequentanti. Effettivamente dei miei compagni ne conosco davvero pochissimi.
Sto attenta a ogni nome. Barban Francesca, De Biasi Giulia, Francescato Ilaria, ecco che tocca a me, Grigoli Anna.. Alzo la mano e mi sento tutta l' attenzione addosso.
'signore fa che non mi esca una vocina stridula nel tentativo di urlare il mio presente' . Per fortuna mi va bene.Gerardi Aaron, nessuno risponde. Mi giro, ma non lo vedo .. nè lui nè la morettina. L' appello va avanti.
Pedron Pierpaolo .. Alza la mano il biondino dell' ultima fila.
Rizzato Elettra .. Silenzio..
"Professore, presente! Sono Elettra! Chiedo scusa del ritardo, ero andata in bagno."
Ci giriamo tutti per vedere chi sia la ragazza. E .. accidenti. Si tratta della bella morettina che ronza attorno ad Aaron come un ape intorno ad un fiore.
Dietro di lei compare anche Aaron.
"Lei invece è?" dice il professore riferendosi al ragazzo.
"Gerardi Aaron, presente!"Finita la lezione metto via le mie cose in tutta fretta.. oggi è stata una giornata più che lunga e non vedo l' ora di uscire da questo posto.
Cammino a passo veloce verso la stazione.Dietro di me sento dei passi in corsa. "Ehi Anna" mi giro. Ora cosa vuole questo?
"Ti stavo aspettando fuori dalla facoltà.. Poi le tue amiche mi hanno detto che eri già andata via. Ce l' ho fatta a raggiungerti" mi guarda soddisfatto.Che atteggiamento devo avere ora? Non mi va di ridere e scherzare come se niente fosse. So perfettamente che tra di noi non c' è, nè c è stato nulla, ma ci sono rimasta in qualche modo male lo stesso dopo che l' ho visto con quella ragazza. Chiaramente tra me e lei non vi è paragone, lei è molto più bella di me. Dunque mi viene spontaneo chiedermi.. Da me cosa vuole?
Decido di sforzare un sorriso e far finta che la cosa non mi abbia minimamente disturbata..
"Ciao Aaron. Si sono praticamente scappata. Oggi è stata una lunghissima giornata quindi non vedo l' ora di arrivare a casa."
Gli racconto di Francesca e dell' appartamento che ho visto questa mattina.
"Quindi mi diventerai una ferrarese tra qualche giorno?mi dispiace che non potrò più avere la tua compagnia fino in stazione". 'Sta scherzando spero. No. Mi prende in giro'.Arriviamo in stazione e raggiungiamo i insieme i binari 3 e 4.
"Ah Anna volevo chiederti.. Dato che sono stato assente un paio di lezioni.. Potrei chiederti il numero di cellulare così mi dici che argomenti mi sono perso e se non ti da fastidio mi faccio le fotocopie dei tuoi appunti? Io nel nostro corso non conosco molte altre persone."Ahn.
Ecco qual era lo scopo del suo avvicinamento a me. Trovare una ragazza che gli passasse gli appunti mentre lui fa conquiste fuori dall' aula.
"Si, non c'è problema." Decido che sono troppo stanca per discutere o polemizzare quindi gli passo il mio numero e lo saluto dato che il mio treno è appena arrivato, mentre il suo è in ritardo di 15 minuti. La cosa mi diverte. Il Karma è con me.Ci sono rimasta male per aver capito le vere intenzioni di Aaron. Ma che mi aspettavo? Era ovvio che a un ragazzo così, una ragazza semplice come me non bastava. Posso considerarmi carina di viso e medio-carina di fisico, ma di certo non abbastanza per lui.
Chiamo la mia amica Giorgia per confidarle quanto appena appurato.
Fortunatamente non ha pronunciato "te l' avevo detto io ", perché non l' avrei proprio sopportato. L' adoro anche per questo. Mi da le sue opinioni e i suoi consigli però mi lascia sbagliare, e quando accade si "limita" a starmi accanto senza pretese di ragione.Non vedo l' ora di infilarmi sotto le coperte nel mio adorato letto.
Appena mi avvicino a casa, sto già meglio. Una volta entrata, saluto tutti e mi dirigo direttamente in doccia. Salto anche la cena. Ho solo voglia di abbandonarmi nel mondo dei sogni.
È così faccio.
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Destini a metà
Teen FictionAnna. Voglia di cambiare la sua vita. 3 ragazzi sul suo cammino. Cosa deciderà il destino per lei?