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Apro gli occhi. Attorno a me regna il buio. Cerco il mio cellulare e guardo l' ora.
Mio dio.
Sono le tre. Questa non ci voleva proprio. Sblocco lo schermo. Mia madre mi ha chiamata altre due volte. Ovviamente io non ho sentito nulla. Digito in fretta un messaggio
<Mamma scusami, sono da Giorgia. Stavamo guardando un film e siamo crollate sul divano. Rimango a dormire qui. Scusa ancora. > spero ci caschi.
E sopratutto spero che non l' abbia già chiamata perché altrimenti sono nei guai.
Due minuti dopo mi arriva un messaggio <ok, la prossima volta avvisa prima.Eravamo in pensiero.>

Sono salva.

Questo weekend è stato davvero pesantissimo. Sopratutto la serata di ieri. Non mi sento minimamente riposata, anzi.

Oggi non credo sia la mia giornata!
Mi sono svegliata prestissimo per tornare a casa, in modo da avere il tempo per prepararmi ma ho perso l' autobus per la stazione. Di conseguenza perdo anche il treno per tre minuti di mio ritardo. Ma l' unica volta che un treno di trenitalia arriva puntuale sono in ritardo io?? Lasciamo stare!
Come ciliegina sulla torta stanno arrivando le mie amichette perciò ho dolori ovunque!

Arrivo a Ferrara alle 13.20 . Le lezioni inizieranno tra 40 minuti esatti ed è meglio che mi sbrighi se non voglio arrivare tardi. Uscendo dalla stazione mi accorgo che sta piovigginando. Ovviamente io non ho un ombrello con me. Eppure a Padova c' era il sole quando sono partita!
'Com'è possibile che certe volte le cose brutte quando capitano, accadono sempre insieme?' mi chiedo.

Inizio a camminare più in fretta che posso, pregando intanto tutti i santi che non inizi a piovere più forte, sperando in qualche miracolo.
Arrivo all' università con la borsa che pesa, i vestiti e i capelli bagnati e una luna più storta che mai.

Raggiungo Ilaria e Giulia, che stanno parlando al solito banco con una ragazza che non avevo mai visto prima. Appena mi vedono scoppiano a ridere.
"Ma la nostra facoltà è attrezzata di una piscina e non lo sapevamo!?" dice Ilaria.
Ridacchiano tutte divertite.
"Si si ridete pure io intanto sono stanca morta! Beate voi che vivete qui, io ogni giorno devo partire alle 11 da casa per essere qui alle 14.. Finirò per avere un esaurimento nervoso!"
"Se vuoi, nell' appartamento dove sto, cerchiamo la terza coinquilina" Interviene la ragazza che non avevo mai visto prima di oggi. "comunque, piacere .. Mi chiamo Francesca!"

Non avevo mai preso in considerazione di cercarmi un alloggio qui a Ferrara. Pensavo che sarei riuscita ad andare avanti e indietro senza difficoltà, ma più passano i giorni più mi rendo conto che arrivo a casa stanchissima e il tempo per studiare è davvero poco. Dico a Francesca che ne avrei parlato a casa.

Ilaria inizia a raccontarci tutte le fantastiche cose che ha fatto in questo weekend. Non so se sia il caso di raccontare ciò che ho fatto io.. In tre giorni l' equilibrio che avevo raggiunto faticosamente è andato a farsi benedire.

Le prime due lezioni di oggi abbiamo chimica organica, sono noiosissime e in più io non ci capisco davvero nulla. Il nostro professore sembra parecchio bravo, ma io ho sempre odiato questa materia. Atomi, molecole, legami vari.. non ho abbastanza immaginazione credo per capirla. Fortunatamente c è Ilaria che invece è bravissima e mi aiuta a rimanere a passo con la spiegazione del prof.

Mi guardo ogni tanto attorno ma non vedo Aaron. Meglio così, dopo come si è comportato venerdì, meglio non conoscerla una persona così.

Finite le lezione scendiamo giù in corridoio. Le macchinette del caffè sono in assalto, ci mettiamo in coda anche noi. Un caffè, anche se della macchinetta mi aiuterà a rimanere sveglia per anatomia!
Abbiamo altri 15 minuti prima dell' arrivo del professore così insieme alle tre ragazze, Giulia Ilaria e Francesca, decidiamo di recarci in libreria per recuperare alcuni dei libri prenotati. Amo l' odore dei libri nuovi. Odorerei per ore le pagine nuove di stampa.

Abbiamo i minuti contati per tornare in facoltà.
Davanti all' entrata della facoltà di farmacia, a circa 100 metri da noi,  intravedo Aaron che parla con una ragazza in corso con noi. Sembrano divertirsi perché continuano a ridere.
'Allora non è diventato muto' penso.
Faccio finta di niente e seguo le altre.

Cerco in ogni modo di tenere la mia mente concentrata sugli argomenti della lezione, ma ammetto che è difficile. Di fronte a me, ritorna l' immagine dei due che ridono e scherzano. Non so nemmeno perché, non dovrebbero essere assolutamente fatti miei. Alla fine, questo ragazzo nemmeno lo conosco.
Prendo quasi un colpo quando sul mio quaderno mi arriva un bigliettino . <Ma ti senti bene? Sembri aver cambiato umore da quando siamo andate in libreria.>
Capisco dalla scrittura che è stata Ilaria a mandarmelo. Mi giro per guardarla. Mi osserva in attesa di una mia risposta, ma mi limito a sorriderle facendo cenno che va tutto bene. Mento. Tra la situazione complicata di casa e la faccenda di Aaron, le cose non vanno per niente bene.

Spazio autrice
Ciao a tutti ! Fatemi sapere cosa ne pensate riguardo alla mia storia 😘 un bacione 🙋🏻

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