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Oggi è una bellissima giornata. Lo so. Anche se la sveglia è suonata prima del solito, mi sono svegliata col sorriso già stampato sulle labbra.

Questa mattina mia madre mi accompagnerà a Ferrara. Abbiamo appuntamento con Francesca e la sua coinquilina alle 9.30. Sono emozionata. Vedrò quella che potrebbe essere la mia seconda casa per i prossimi anni.

Non so cosa aspettarmi. Spero solo che l' appartamento sia carino e che siano due ragazze simpatiche, con cui magari instaurare un buon rapporto di amicizia.
So perfettamente quanto la convivenza sia difficile. Conosco delle ragazze che da migliore amiche, dopo essere andate a vivere insieme, sono arrivate a non rivolgersi più parola. Devo ammettere che la cosa mi fa paura.

Erano giorni che aspettavo questo momento.
"Mamma, posso farti una domanda?"
"Dimmi tesoro!"
"Tu sapevi che papà sarebbe tornato a casa?" Le chiedo.
"Si"
"Da quando è andato via, tu l' hai più sentito? "
"Il giorno prima che venisse a cena.. "
"Sai perché è tornato?"
"Si Anna, ma credo che debba essere tuo padre a spiegarvi tutto" .. "Per favore concentriamoci su quello che dobbiamo fare oggi "
Annuisco. Ha ragione. Meglio pensare a ciò che mi aspetta tra poco.

Arriviamo in via Mortara. Non lontano da qui, a circa 500 metri si trova anche la mia facoltà. Suoniamo il campanello del condominio indicatomi. Saliamo al 3 piano, senza ascensore. Il fiato si fa sempre più corto e rapido.
Un po' di moto in più mi farebbe bene direi. Sono fuori allenamento. L' appartamento ha tre stanze da letto, l' ultima libera non è grandissima ma a me basta e avanza.. un bagnetto e un salotto con il cucinino. È accogliente ed è perfetto.
Le ragazze, apparentemente, sembrano entrambe simpatiche. Francesca frequenta il mio stesso corso, mentre l' altra ragazza , Arianna , frequenta il quarto anno di medicina.
Guardo mia mamma e noto in lei un aria rilassata, si percepisce che le piace. Dopo uno sguardo di intesa, diamo conferma. Domani avrò le chiavi e dalla prossima settimana non sprecherò più 3 ore tra treni e autobus.
Prima dell' inizio delle lezioni, oggi mi tocca due ore di biologia e altre due di chimica, mancano diverse ore. Ne approfitto per fare una passeggiata insieme a mia madre per il centro di questa bellissima città.
Ha un fascino particolare.
"Beh, mi fai tu da cicerone? Questa è la prima volta che vengo qui."
"Difficile mamma.. L' unica strada che conosco è quella che collega la facoltà con la stazione" sorrido.
"Prevedo che ci perderemo."

Giriamo a braccetto per le deliziose viette del centro. Solo io e mia mamma. Era da tempo che non passavamo una giornata così rilassante insieme.
La giornata è meravigliosa. Il sole splende nel cielo, sembra di essere ad aprile!

Passeggiando ci imbattiamo in una locanda, con un menù davvero invitante. Decidiamo di fermarci e direi che non potevamo fare una scelta migliore perché abbiamo gustato i migliori tortelloni alla zucca mai mangiati nella nostra vita.

Arrivo in facoltà con 5 minuti di ritardo. Attirerei troppa attenzione se cercassi di raggiungere le mie amiche, quindi preferisco occupare il primo posto libero che vedo.. nell' ultima fila.

Due posti più a destra noto la presenza di Aaron, il quale però sembra essere troppo impegnato a chiacchierare con la moretta che ha seduta al suo fianco per accorgersi del mio arrivo.
La voce e la risata fastidiosa della ragazza mi da parecchio sui nervi, tanto da rendermi quasi impossibile seguire la lezione.
Vorrei infilare un bel calzino in bocca ad entrambi. E quando alcuni studenti seduti nella fila di fronte alla loro si girano infastiditi chiedendo di fare più silenzio, provo una grande soddisfazione interiore.

Alla prima pausa, prendo le mie cose e mi sposto vicino a Giulia, Francesca e Ilaria, che gentilmente mi ha riservato un posto vicino. Passo vicino ai due.
"Anna ciao!" Finalmente Aaron si accorge di me.
"Aaron.. " ricambio il suo saluto con un leggero sorriso.
La moretta mi rivolge uno sguardo fulmineo. Quasi fossi stata io a impedirle di seguire una intera lezione!

Lascio le mie cose sulla sedia e mi dirigo verso il bagno. Mi spiace ripassare vicino ai due ma non ho alternative. Ilaria mi accompagna.
Uscendo dall' aula incontro il biondino dagli occhi azzurri contro il quale mi sono imbattuta l' altro giorno.
Questa volta non può dirmi nulla, sono stata più che brava a non andare addosso a nessuno. E invece no..
"Divertita con la mammina in centro?" Mi dice lui..
"Ma dici a me?"
Ilaria mi trascina per un braccio nella direzione opposta a quella del ragazzo. Mi allontano guardandolo, sorride a 32 denti e mi fa un occhiolino.

Ma è un concentrato di ragazzi mentalmente squilibrati questo corso?

Spazio autrice 💕
Ciao a tutti!
Vi incuriosiscono i personaggi? Ditemi cosa ne pensate della mia storia. 
Un bacione!

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