Capitolo #13

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Sascha POV'S

Miami era uno spettacolo di giorno , ma di notte cambiava totalmente volto. Vi era gente che si riversava per le strade , in cerca di un qualche bar o un qualche luogo dove trascorrere la notte. Voci e luci provenivano da tutte le parti , gente che si divertiva , luci di discoteche (da cui si poteva sentire tranquillamente la musica da fuori). E poi c'era Lui , il mare. Di giorno un grandissimo specchio immacolato , di notte una grande distesa nera che , a vederla bene , incuteva timore. Il tutto era contornato dal ragazzo a cui stringeva  la mano. Un ragazzo alto 1.80 , occhi cerulei , capelli lisci fissati con la cera , leggermente colorati di un color nocciola , che faceva risaltare la sua carnagione leggermente scura. Insomma , il ragazzo perfetto per la serata perfetta. I quattro ragazzi stavano girando per le vie di Miami da circa dieci minuti , quando si trovarono davanti ad un locale chiamato : "Blackout". Le luci a led rosse e blu dell'insegna contrastavano la musica che , essendo ad un volume molto elevato , si poteva ascoltare perfettamente anche da fuori alla discoteca.

"Sal è questo il locale?" Disse Sascha avvicinandosi al ragazzo in questione alzando leggermente il tono di voce , cercando di sovrastare la musica.

"Si , dovrebbe essere questo" Rispose il ragazzo con gli occhiali tondi , guardando l'insegna del locale,  come se avesse ricevuto una qualche illuminazione divina.

Dopo una fila di circa cinque minuti per prendere i biglietti , finalmente entrarono nel locale .

L'interno del locale era sfarzoso tanto quanto l'esterno : luci stroboscopiche di qualsiasi colore si riversavano sulla moltitudine di gente che ballava su una pista fatta di vetro , anch'essa illuminata da luci color rosso accesso. Su un palco rialzato vi era un DJ , intento a riprodurre musica che Sascha non conosceva affatto. Un bar fiancheggiava tutto il lato destro della discoteca , illuminato da led bianchi disposti in alto. Sascha si sentiva leggermente disorientato ; si , era stato varie volte in una discoteca , ma visto che lui non beveva , si era sempre sentito leggermente a disagio. Fu risvegliato da una mano che lo trascinava verso la pista da ballo.

"Dai Sascha , andiamo a ballare!"
Disse Stefano cercando di sovrastare la musica urlando.

Il ragazzo più grande non ebbe nemmeno il tempo di replicare , che si ritrovò al centro della pista nell'agglomerato di gente. Era come se fossero fantasmi , avrebbero potuto anche spogliarsi , e nessuno li avrebbe notati. Tutti erano intenti a baciarsi o a strusciarsi addosso in un qualche ballo contorto. Il tempo di abituarsi , e subito anche lui iniziò a ballare. Ogni tanto gettava un'occhiata al ragazzo che aveva di fronte. Era così bello , libero e scatenato. Un pò più in là vi erano Salvatore e Giuseppe. Il primo intento a cercare di rimorchiare una ragazzo dal caschetto castano con le punte blu , mentre il secondo seduto al bar che guardava Salvatore fallire miseramente nel  tentativo FI "abbordaggio".

"Sarà friend-zonato  sicuramente" pensò  fra sè e sè , non riuscendo a trattenere una risata.

Nel mentre che i due ragazzi continuavano a ballare , altra gente si riversò nella pista , arrivando al punto da non potersi quasi più muovere .

"Stefano , io esco non c'è la faccio più" disse il ragazzo più grande a Stefano urlando

Come risposta ottenne un cenno con la testa e un bacio a fior di labbra. Visto che lui non aveva certamente intenzione di iniziare a bere proprio durante quella ragazza , andò verso Salvatore sorridendo

"allora hai rimorchiato stasera eh?" Disse con fare malizioso Sascha appoggiando una spalla sul ragazzo più piccolo del gruppo.

"Si! Mi ha dato anche il suo numero! " rispose felicemente il ragazzo mostrando un fazzoletto,  color azzurro cielo ,  su cui vi erano scarabocchiati  una serie di numeri con inchiostro nero.

"Ed è anche italiana! Si chiama Francesca" continuò Salvatore " E , pensa un pò , ci conosce anche!" concluse il ragazzo chiaramente entusiasta

"Una migliore di così non la potevi trovare Sal" ironizzò Giuseppe mentre si alzava dalla sedia per avvicinarsi ai due ragazzi.

"Mi hai tolto le parole di bocca Giusè" Continuò Sascha ridendo sotto ai baffi

"Si si , ridete pure , ma intanto quello che ha rimorchiato stasera sono io " Disse Salvatore con tono si superiorità , come se si volesse vantare della conquista appena fatta.

Mentre i tre continuavano a parlare sull'argomento "Surry & Ragazze" , uno sparo echeggiò in tutta la sala .

Si iniziarono a sollevare grida e pianti da ogni parte del locale ma , in mezzo a quel trambusto , solo una voce risuonò nella mente di Sascha ; un timbro di voce squillante che conosceva fin troppo bene. Era stato Stefano ad urlare. Un pensiero si fissò nella mente di Sascha , accentuata dal fatto che a terra vi era del sangue a terra : Stefano era stato ferito.

                          #My space

Vi prego non mi uccidete per come ho finito il capitolo , sono ancora troppo giovane per morire!

Apparte le stupidate , vi volevo ringraziare per le visual e i commenti , vi adoro 💝

                         


Una storia nata da YouTube||SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora