Gli alberi scorrevano veloci sotto ai suoi occhi , le case , simili a mille macchie di colore indistinte , si "facevano spazio" nel paesaggio , il tutto contornato dal buio della notte , che rendeva , grazie al suo "manto oscuro" , tutto più tranquillo , o almeno all'apparenza.
Questi erano i pensieri che , in quel momento , percorrevano la mente di Stefano , che , con la testa delicatamente appoggiata al finestrino e la musica con le orecchie , fissava con uno sguardo perso il paesaggio che passava sotto ai suoi occhi.
Così come il treno , veloce sfrecciava sui binari , i pensieri che percorrevano la mente di Stefano "viaggiavano veloci " , come al pari di un film.
"Ripercorse" velocemente tutti gli avvenimenti che lo avevano portato fino a lì , fino a prendere un treno per Milano in piena notte , per cercare di aggiustare quello che lui stesso , con le sue parole e i suoi gesti , aveva ridotto in mille piccoli pezzi.
Distolse lo sguardo da quel paesaggio , che ormai il buio aveva ridotto ad una macchia indistinta nera , e appoggiò la testa al suo sedile .
Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalla musica riprodotta dal suo cellulare.
Una canzone , che era appena partita , lo fece riflettere attentamente sulla sua "situazione" :
If I showed you my flaws
If I couldn't be strong
Tell me honestly
Would you still love me the same?Quella canzone era come uno specchio , che rifletteva il suo animo.
Lui voleva mostrarsi forte , voleva avere tutto sotto controllo, ma , in fondo , sapeva che anche lui aveva bisogno di una persona che lo amasse onestamente.
Sulle ultime note della canzone , si lasciò lentamente andare fra le grandi braccia di Morfeo.
Fu risvegliato dal suo sonno dal rumore del treno che , lentamente , si fermava , creando un suono stridulo e insopportabile sulle rotaie.
Prese la sua valigia e uscì dal treno . Solo in quel preciso istante , in cui le sue vans si posarono sul cemento , ormai rovinato , della stazione di Milano , un pensiero balenò nella sua mente.
Se Sascha stava dormendo , dove sarebbe andato?
Era così impegnato a pensare ai suoi problemi , che non aveva minimamente pensato all'alloggio per quella notte.
Sbuffò infastidito dalla sua superficialità e si incamminò fuori dalla stazione , ma , a quanto pare , le sue sventure non si sarebbero fermate lì.
Appena uscì fuori da quella struttura , una pioggia insistente iniziò a scendere dal cielo , non accennando a fermarsi.
"Perfetto , e ora?" Pensò fra se e se mentre calcolava nella sua mente una qualche idea per arrivare alla sua ambita meta.
Casa di Sascha distava un quarto d'ora dalla stazione , ma con la pioggia incessante , si sarebbe sicuramente bagnato completamente.
Se avesse chiamato un taxi , quest'ultimo sarebbe arrivato dopo venti minuti e , stando sotto la pioggia , si sarebbe sicuramente preso la febbre.
Sospirò rumorosamente e , dopo un "Fanculo" sibilato a denti stretti , iniziò a correre sotto la pioggia.
Inutile dire che , nemmeno dopo cinque minuti , i suoi vestiti e la valigia erano completamente fradici.
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Una storia nata da YouTube||Saschefano
FanfictionDue tra i più grandi youtuber nel palinsesto italiano , che hanno raggiunto e superato l'ambito traguardo del milione di iscritti. Un viaggio, all'apparenza uguale a tutti gli altri, li porterà invece a prendere decisioni che mai avrebbero pensato...