Capitolo 10

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E' passato quasi un mese.. E non ho avuto più notizie da lui..ho deciso di scrivergli
una lettera come non ho mai fatto prima... gli era dovuto.

Spero  solo capisca e mi dia del tempo per sistemare tutto!
 
La fisso, fisso quel pezzo di carta carico dei mei sentimenti, ho deciso di lasciarla fuori al suo appartamento...
Mi faccio fermare lì da un taxi e salgo all ultimo piano...sono stata qui un paio di volte ma senza di lui non è lo stesso...
La lascio proprio sul tappeto ma appena sto per voltare le spalle la sua porta si apre...Dio è bellissimo ma ha gli occhi stanchi e porta gli occhiali...ha una montatura laccata nera...appena mi vede li toglie
-Eva? È incredulo credo mi stia immaginando
-Eva? Sei tu perché ti nascondi?
-Non mi sto nascondendo, stavo andando via!
-cosa ci fai qui? Vieni entra...
-no! Non posso.. Ti ho lasciato questa- e gli indico la lettera a terra.  La raccoglie e la guarda con sospetto..
-entra lo stesso, anche solo per poco...- non gli resisto lo assecondo mi da la mano e la prendo, mi trascina dentro e mi stringe forte...
-Dovremmo parlare-mi dice
-non posso! Tutto quello che vuoi sapere è scritto lì..ma non leggerla adesso...fallo quando sarò andata via...
-lo farò! Ma ora faccio questo... -mi stringe forte e mi bacia come se non volesse altro dalla vita, dio quanto mi è mancato, le sue labbra il suo sapore..lo so che non è giusto la so che sto sbagliando ancora ma il mio cuore mi dice di smetterla di credere che sia la cosa sbagliata e lasciarmi andare, lo desidero con tutto il mio corpo e gli è lo dico:
-ti voglio!
-ti voglio anch io amore mio..-mi prende in braccio e mi porta nella sua camera...non l avevo mai vista ma sono offuscata dal desiderio per distinguere i particolari, passiamo dal enorme salone e svoltiamo  sulla destra, mi tiene stretta e Inizia a sfilarmi il vestitino che indosso...mi bacia lungo il collo e mi accarezza la schiena... Ho dei brividi lungo il corpo... La sua bocca è dolce e possessiva...
-sono affamato di te...non lasciami...
Continuo a baciarlo e gli tolgo la camicia ha un petto forte e muscoloso...è la mia roccia...mi toglie il reggiseno e gli slip e continua a baciarmi e a sussurrarmi che sono bellissima...lo voglio...ora sto impazzendo... E senza che gli dica una parola si immerge dentro di me...
Ora sono sua...si muove senza fretta  lentamente e il mio amore per lui continua a crescere, finché i nostri respiri si mescolano alle nostre voci e non distinguiamo più la realtà...

Facciamo l amore per tutta la notte è come se non fossimo mai sazi l uno della altra o è semplicemente la paura di affrontare la realtà ci porta ad unirci sempre di più.... Poi crolliamo sfiniti e senza forze ma il mio posto adesso non è lì tra le sue braccia e come un ladro mentre lui dorme lo lascio per l ennesima volta...faccio avverare il suo peggiore incubo... Mi ha detto che non voleva fare l amore con me perché aveva il presentimento che lo lasciassi e da vigliacca quale sono l ho fatto!
Sono stanca di scappare...gli è l ho promesso...questa volta sarà per sempre...lo devo fare..
 

Ho prenotato un volo per l Italia, devo farlo lo devo a tutti e soprattutto a me!
Michy sa di non dire a Jamie dove sto andando..sono sicura che dopo questa notte la chiamerà...

Attero a Verona, dove sono nata e cresciuta.Ho sempre amato questa città ma l ho anche sempre odiata..E' grazie a questo posto che sono diventata una schekspiriana, la patria di Romeo e Giulietta-Giulietta come
Mi ha sempre chiamato lui- ma è anche grazie, o per colpa di questo posto che sono diventata cinica...
Prendo un taxi e vado a casa dei miei ho deciso di affrontare tutti...Abitiamo in una grande villa fuori dalla città è una zona pianeggiante..Quanto mi sono mancati questi paesaggi, il profumo che si respira nell aria d estate, i mille colori che sempravo sbocciare...la pace e la tranquillità che regna qui..
Non è cambiato nulla il questi 3 anni..il cancello di ferro battuto che incombe è sempre qui..mi faccio fermare all ingresso, prendo la mia valigia e scendo dall auto in cerca di Carlo il portiere..
-Salve Buongiorno, posso esserle utile?
-Salve sono la signorina Eva, Carlo non c'è?
-Signorina è il suo giorno libero..ma la faccio entrare lo stesso
-Ma non sa neppure chi sono..
-E' impossibile non riconoscerla è uguale a sua madre...
Abbasso lo sguardo e lo ringrazio mentre apre il cancello..

Busso timidamente la porta, mi sento in imbarazzo più che mai, è assurdo questa è casa mia, ma non l ho mai reputata tale e mi sento fuori luogo e a disagio...
-Mamma, papà c'è nessuno?
Non ricevo risposta..forse non sono in casa...vado diritta verso la mia vecchia stanza.. quando apro la porta scopro che  è come se non fossi mai mancata.. tutto è esattamente nel posto e nell ordine nel quale l ho lasciato...Sento uno strano senzo di copla, misto a rabbia e odio. Il letto è enorme e i cuscini sono messi tutti in ordine. L armadio è spalancato e i mille vestiti luccicano da lontano.. Dio le mia adorate scarpe...come ho fatto a sopravvivere senza questo per 3 anni?  Nessuno l avrebbe  mai detto ma da principessa viziata mi sono trasfornama in un ottima lavoratrice...ho rinunciato a tutto... lusso gioielli scarpe vestiti, tutto pur di essere libera...C'è ancora un mio vecchio diario sulla scrivania non oso toccarlo..
-Eva..Eva..Eva dove sei?
E' la voce di mia madre...ha un accenno d' ansia..spalanca la porta e mi trova seduta per terra con le braccia strette intorno alle gambe..
-Eva..amore mio..sei tornata..-ha i miei stessi capelli castani ramati, indossa un elegante completo di lino con una collana di perle, è sempre impeccabile lo è sempre stata-ci sei mancata un casino..non scappare mai più..appena ci hanno avvisato che eri qui ci siamo precipitati- e in quel momento anche mio padre entra in camera e corrono ad abbracciarmi
Non parlo, non so cosa dire, per me sono due estranei, certo a cui voglio bene, ma pur sempre due estranei che hanno sempre taciuto....
-E' ora di cena vieni...sarai affamata!
Faccio un bel respiro e dico
-Mamma non sono tornata per restare, sono venuta a chiudere i conti che avevo in sospeso..anche con voi!
-Cosa dici?-risponde mio padre-Ancora non hai finito i soldi?
-Smettelela subito altrimenti non vi concedo  nemmeno una spiegazione e vado immediatamente via...
-Vieni ceniamo prima e poi ci parlerai...

Dopo cena li faccio accomodare nel grande salone, qui ha tutto l aria di essere finto, non c'è il calore che dovrebbe emanare una casa, non c'è mai stato..
-Sono qui perchè vi devo delle scuse, ma non per i motivi che credete voi, e anche voi ne dovete a me!
Mia madre inizia a piangere mentre papà sbuffa come il suo solito, come se questo fosse uno stupido gioco e io fossi una bambina che sta scherzando...
-Sei cambiata Eva..sei cresciuta, sei stata sempre bella  ma ora c'è una nuova luce nei tuoi occhi che ti fa risplendere ancora di più 
Prendo fiato e inizio a parlare prima che possano interrompermi ancora..
-Avete sempre cercato di impormi una vita che non volevo...è per questo che sono scappata..amavo Jo ma ho sempre amato la mia libertà, la voglia di scrivere..e voi non l avete mai compreso...-respiro e continuo- sono qui perchè voglio riprendere ad amare, voglio continuare a vivere, vivere per davvero non con la paura di non potermi legare a nessuno perchè questo mi imporrà una vita che non vorrò...
La mamma annuisce e dice che mi comprende, dice che oramai l avevano capito e per questo durante questi anni non mi avevano cercato..avevano assunto un investigatore privato che li avava informati che ero viva e salva e ogni tanto mi facevano dare un' occhiata...mi dice che d' ora in poi mi staranno accanto e che non vogliono perdermi più..Papà è fatto così lui non dice nente, mi abbraccia e mi dice che il tempo sistemerà tutto...
Ora mi resta la parte difficile devo rivedere Jo..

Papà mi ha prestato la sua auto un audi...avevo dimenticato l emozione che provavo quando giudavo a New York non l ho fatto più..
Ricordo che quando feci diciotto anni i miei mi avevano regalato un mega party  con tanto di fiaba da principessa ma l unica cosa che io avevo veramente voluto era prendere la patente e quando c'ero finalemte riuscita mi feci regalare un auto..papà mi disse che per iniziare una 500  sarebbe andata bene, era bianca , era il mio angolo di paradiso...Mi è mancato tutto questo...

Jo abita a soli 10 minuti da casa mia, anche i suoi sono  ricchi, e hanno una villa...suono al cancello e Marta sua madre quando mi vede ha un sussulto..
-Cosa ci fai qui? Non gli hai rovinato già abbastaza la vita?
-Marta abbiamo molto su cui discutere..e ti assicuro che non sono qui per rovinare la vita di nessuno...
-Mamma sento una voce famigliare chi è?   Eccolo, è bellissimo, ma la bellezza è effimera, è alto ha gli occhi verdi e una chioma castana, indossa un completo elegante blu scuro con dei mocassini abbinati...Mi guarda ma è come se non mi vedesse, ho gli occhi velati di lacrime, mi faccio coraggio e gli dico:
-Jo, devo parlarti! -poi guardo Marta e dico anche a lei-Vi devo parlare!
Ecco ora non mi resta che trovare le parole giuste, parole che lo convincano a lasciarmi andare, parole che facessero capire cosa provo, cosa sento...spero di trovarle..

-Eva..-il suono della sua voce che pronuncia il mio nome è melodioso-vieni entra!

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