Avevo 13 anni quando conobbi Johnatan Russo, i miei mi avevano inscritta in una scuola privata di Verona frequentata dai classici figli di papà tutti perfettini e anch io rientravo in questa categoria..
Ero timida, mi isolavo e non parlavo molto con gli altri..Lui aveva capito con ero fatta e piano piano ha conquistato la mia fiducia... Eravamo 2 ragazzini che andavano nella stessa scuola e iniziammo a studiare insieme poi le cose cambiarono e ci fu un primo bacio fino a quando verso i 16 anni mi innamorai di lui..
Era bello, bellissimo e aveva quello che non avevo io là sicurezza di se, quest aspetto di lui mi faceva sentire bene e completa ma proprio allora iniziarono i miei guai...
Avevamo famiglie ricche alle spalle i suoi un azienda vinicola ed io ero la figlia del miglior avvocato della regione. Il nome di mio padre era temuto in ogni luogo e lui l aveva sempre sfruttato al contrario mio...
Iniziammo ad uscire insieme, cena cinema bowling quello che fanno i ragazzi a quell età ma appena compi 18 anni cambiammo stile di vita..
Tutto c era concesso.. Non c era niente che i nostri soldi non avrebbero potuto comprare...Una sera mentre eravamo a casa sua suo padre rientró dal ufficio e come al solito iniziarono a litigare, oramai non facevano più caso a me perché ero diventata di famiglia ma quella volta le cose non andarono come voleva lui...
Il padre voleva che il figlio fosse un suo degno sostituto quel giorno che l avrebbe succeduto ma Jo pensava solo a divertirsi e non gli dava ascolto...
Quella sera mentre loro erano in studio a discutere io me ne stavo appollaiata sul suo letto.
Un colpo di pistola mi fece sussultare e scesi giù le scale per vedere cosa fosse successo...
-Jo Jo dove sei.. Per favore rispondimi- spalancai la porta del suo studio e l unica cosa che vidi era sangue, sangue...sangue sparso ovunque...
-No Dio! Ti prego dimmi che non l hai fatto! - lanciai un urlo misto ad una preghiera.. E mi inginocchiai sul corpo del padre di Jo
-Vai via! Non è un buon momento...-mi disse lui come se quella scena fosse solo immaginaria..
Aveva ancora in mano la pistola e i suoi occhi sembravano sconnessi dal mondo
-cosa dici dove vorrei andare hai appena sparato tuo padre chiama qualcuno facciamo qualcosa... - abbassi lo sguardo sulle mie mani che erano piene di sangue e poi non capii più niente mi si annebbiò la vista e chiusi gli occhi...
Sentivo un dolore forte alla testa e iniziai ad agitarmi..
-Eva Eva.. Calmati è tutto finito -sentivo la voce di mio padre in lontananza
-papà papà dove sei aiutami le mie mani sono sporche aiutami salviamolo...
-Eva sono qui apri gli occhi..
Li aprii ed ero circondata dalla mia famiglia..ero salva al sicuro..
-papà papà devi dare qualcosa lui è morto l ha ucciso...
-Eva calmati sappiamo tutto... È già intervenuta la polizia... I colpevoli non sono stati ancora trovati ma vedrai tutto si sistemerà..
-i colpevoli? -chiesi incredula
Mio padre mi strinse più forte la mano
-Eva cosa ricordi?
-io...io ero a casa di Jo e lui era con Tom poi ho sentito uno sparo e sono corsa e poi sangue, Tom, morto.. -iniziai a farneticare e piangere
-sssssss piccola va tutto bene -mi disse papà - mentre tu e Jo vi eravate appisolati sul divano nella villa sono entrai dei malviventi che hanno cercato di derubare Tom lui aveva una pistola e ha cercato di difendersi ma non si sa come loro hanno agito prima e l hanno sparato.. Tu e Jo siete stati fortunati..
-no..no.. Io non dormivo ero in camera sua non sul divano e Jo non era con me era con Tom ed io...ed io
Poi dinuovo buio intorno ero svenuta ...
Quando mi svegliai per la seconda volta avevo freddo e sete, così feci per alzarmi ma un braccio mi bloccó , due mani mi stringevano il collo e i suoi occhi mi guardavano
-non fiatare! Se mi prometti che non lo farai ti risparmio.. Muovi la testa se hai capito..- e la mossi facendo si
-tuo padre mi ha detto che eri un po confusa, come dire sotto shock... Ora ti ricordo cos è successo... Noi stavamo dormendo sul divano e abbiamo sentito uno sparo siamo accorsi ma era troppo tardi capito? -inizió a scuotermi e ripete -capito? -
Mossi di nuovo la Testa per dire sì... Avevo pura che mi facesse del male e non riuscivo a parlare
-non esiste un altra versione perché l arma del delitto non è stata ritrovata ma se parli miracolosamente ricomparirà con le tue impronte..ora Eva dimmi che hai capito fino infondo
-si ok-dissi tremando...E da allora sono stata sua vittima , sono passati 7 anni e devo porre fine al suo supplizio...
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Love Letters
ChickLitTratto dal libro -Vieni qui! -mi tira a se e mi stringe forte e inizia ad oscillare come se stessimo ballando,sento il suo fiato sul collo e ho dei brividi lungo la schiena...era da tanto che non mi sentivo così bene... -Sei perfetta! dimmi che sei...