Capitolo 73 - Mam

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"Cosa ti ha detto Valeria?!"
"Che un giorno sarò...- faccio una lunga pausa e guardò Fede nei occhi - un'ottima mamma!"
Dico poi con molta calma almeno credo, ma non ho avuto la reazione che mi aspettavo da lui anzi mi ha semplicemente sorriso.
"Ha ragione! Sei bravissima con i bambini!"
"Lo so!"
"Modesta la ragazza!"
"Si!"
Mi allontano un po da lui, faccio una gita volta come una bambina per poi fargli la linguaccia.
"Mi manchi!"
"Anche tu!"
Si avvicina e me, e mi accarezza la guancia per poi lasciarci un bacio.
I giorni passano e iniziò a sentire sempre di più la sua mancanza, il suo tocco, il suo profumo, il suo sorriso, la sua voce, il modo in cui mi guadava ogni dannata volta.
Ogni notte dormo abbracciata a Bob immaginato che fosse lui, e mi metto la sua maglietta, sono sincera no glielo ridate tutte una o due me lo tenute e le più belle, sono quelle in cui dietro ci ho legato un ricordo bellissimo di noi due insieme.
È venerdì e la notte di giovedì è passata così veloce che a già è mattina ed oggi ho deciso di parlare con mia madre di mio padre e anche delle Juilliard.
Ma ho una paura, ansia atroce che mi assalgono, crescono dentro.
"Sara!"
"Maria, Anna!"
"Come stai?!"
"In ansia!"
"Perché?!"
"Oggi dirò tutto a mia madre!"
"Vuoi che veniamo con te?!"
"No, non vi preoccupate! Questo è un discorso che devo fare da sola con lei!"
"Va bene! Facci sapere poi come è andata e se c'è qualsiasi problema chiama!"
"Va bene!"
Le saluto con un bacio, per poi andare a casa, fare pranzo, studiare un po, finire la tesina, che faccio sulla danza, gioco con Zoe, aspetto le quattro per fare la mia amata puntura e devo dire che in questi giorni sto davvero meglio, i sforzi di stomaco sono quasi scomparsi del tutto più o meno, ho sempre dei giramenti, ma credo che quelli siano causati dal mio stato attuale.
Sono arrivata da un'ora qui in ospedale e ancora non sono riuscita ad andare mia madre, sono stata da Ed, poi dai altri bambini, da Adriana, ma da lei ancora no.
Forza e coraggio Sara!
Busso, mia madre mi viene ad aprire e mi abbraccia.
"Amore mio, come stai?!"
"Bene! Mamma ti devo dire una cosa!"
"Ti ascolto!"
Mi accomodo in una delle due poltrone che si trovano davanti alla sua scrivania.
Resto in silenzio credo per un paio di minuti fino a quando mia madre non mi risveglia dai miei pensieri.
"Allora, cosa mi devi dire?!"
Faccio un respiro profondo.
"Mamma è tornato mio padre!"
Il silenzio cala tra noi.
"Mamma!"
La richiamo,
"Lo sapevo!"
"Perché no me lo hai detto?!"
"Per il tuo bene!"
"Perché tutti pensate per il mio bene e mai per il vostro?! Io di mio padre che stava tornando lo sapevo da tempo, mi ha scritto una lettera tanto tempo fa!"
"E perché no me lo hai detto?!"
"Perché so che tu l'hai letta!"
Cala di nuovo il silenzio tra di noi.
"Quindi il tuo stato di salute è causato anche da questo?!"
"Se fosse solo questo mamma! La questione di mio padre è solo una grande e piccola parte di tutta la mia vita, oltre a lui ci sei anche tu, che ho paura di lasciati sola, se parto per la Juilliard e ho la paura costante di fare qualcosa di sbagliato e farti soffrire contro il mio volere, e non ti voglio vedere soffrire di nuovo a causa di quel uomo malato, che devo incontrate sabato tra altro, per chiarire tutto.
In questo ultimo periodo mi sono sentita sola a combattere contro di tutto e tutti. La storia con Fede, che va di male in peggio e adesso che la - faccio una pausa lunga e credo troppa, perché mia madre non capisce dove voglio andare a parare il discorso, lo notò da come mi sta guardando per dirmi di finire, così lei può capire meglio e darmi una di quelle sue risposte che sistemano tutta la mia situazione in meno di un minuto. - nostra storia è finita, per colpa mia, del mio comportamento, un comportamento che secondo me non è stato sbagliato, perché io cercavo solo di proteggerlo e pensare al suo bene, come voi fate con me, io voglio farlo con voi, ma questo mi ha portato solo altri guai e sbagli. Fede si è allontanato da me, non si fida più di me, e a causa di tutti questi avvenimenti mi sono chiusa in me stessa ancora di più, ho cercato di sistemare le cose da sola, ma non ci riesco più, invece di sistemare le cose, non ho fatto altro che peggiorare la situazione che si sta creando in torno a me, sono arrivata un punto, che non riuscivo e riesco più a capire qual è il bene o il meglio per me, riguardo a tutto. Mamma io non so più cosa fare!"
Le lacrime inizia a scendere, sono lacrime di liberazione e ora mi sento molto meglio e più libera, ma appena guardò la faccia di mia madre non so cosa pensare.
"Mi dispiace, piccola mia di averti lasciato da sola con tutto questo!"
Si alza dalla sua poltrona e viene verso di me, mi abbraccia stringendomi forte a se,
"Mamma!"
"Sono qui!"
Mi perdo nel suo immenso abbraccio e pian, piano iniziò ad rilassarmi, dopo tanto tempo, mi sento di nuovo bene un po con me stessa e non pensavo che mi servisse solo un semplice abbraccio di mia madre.
"Ti voglio bene!"
"Anche io te ne voglio!"
Mi prende il volto tra le mani e mi asciuga le lacrime.
"Tesoro le cose si sistemeranno tutte, ed io sono con te!"
La riabbraccio è unica cosa che voglio ora!

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