Capitolo 82 - Odio = Amore

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Un'immagine vale più di mille parole.
(Confucio)

"Come mai qui?!"
"Instore, te?!"
"Alla ricerca di un libro!"
"Ma ne hai a già tre!"
"Non bastano mai!"
"Se lo dici te!"
Si riavvicina e mi riabbraccia, mi è mancata davvero tanto il mio migliore amico, si ci siamo sentiti a volte, ma sempre tramite messaggi e telefonate veloci, niente di più e adesso averlo qui davanti a me fa strano, anche perché non so se lo rivedrò più dato che hanno tanto da fare tra instore, la preparazione del album e credo che stanno facendo anche un video per il primo singolo, Tutto d'un fiato, è bellissima come canzone ed io ho avuto onore di ascoltarne un pezzo e per quel poco a già mi è rimasta dentro.
"Benji!"
Questa voce,
"Muoviti dobbiamo andare!"
Eccolo venire verso di noi, con il suo solito bel sorriso e quei suoi occhi da farmici perdere dentro ogni dannata volta.
Appena mi vede, noto che il suo sorriso si spegne un po e questo non mi rende affatto felice, perché io di solito ero la causa del suo sorriso, no la persona che glielo faceva perdere!
"Sara!"
"Federico!"
Non so il perché lo salutato con il suo nome intero, fa strano, fa distanza, fa tutto quello che io non vorrei ora.
Ma cosa voglio io ora?!
I suoi occhi sono fissi su di me e i miei sono fissi sui di lui, lo sto squadrando dalla testa hai piedi e non posso non notare che porta la maglietta che gli ho regalato io e che porta ancora il nostro bracciale a questo punto non posso più trattenere questo sorriso che mi sta crescendo piano, piano nel volta, ma che viene subito cancellato per colpa sua, con questa sua stupida frase di disdegno verso di me.
"Ho saputo che in Grecia ti sei divertita molto!"
Non so cosa dire, rispondere, i mei occhi iniziano a pizzicarmi e questo non predice niente di buono.
"Sara, andiamo!"
Arriva Anna e mi salva da tutto e tutti in particolare da lui.
"Si!"
Mi giro verso di lei e non posso non notare il suo sguardo verso Benji e che lui ricambia intensamente per poi pronunciare il suo nome.
Senza accorgermene una lacrima a varcato il confine dei miei occhi e sta scendendo per la mia guancia, la asciugo velocemente girandomi verso il lato apposto di loro, facendo finta di tossire, di solito funziona!
Mi giro avvicinandomi a Benji,
"Ciao!"
Gli lascio un bacio sulla guancia e spero che nessuno dei presente abbia notato la mia voce smorzata e gli occhi leggermente gonfi.
"Ciao scimmietta!"
Mi abbraccia a se,
"Scrivi ogni tanto!"
"Lo farò!"
Saluto Fede per modo da dire per poi raggiungere Anna, che è ancora fissa su Benji, la prendo per un braccio e la trascinò via,
"Sara!"
Anna si ferma di botto,
"Cosa?!"
"Lo amo, ancora!"
Mi avvicino a lei e l'abbraccio stretta a me, si allontana da me, si asciuga le lacrime e mi guarda sorridente.
"Raggiungiamo le altre!"
"Si!"
Ci incamminiamo verso la cassa, quando per la mia testa passa la cosa per cui ero venuta qui il libro!
"Anna, ho dimenticato il libro!"
"Ma Sara ne hai a già tre!"
"Non sono mai abbastanza e quello è quello più importante!"
"Ok, vai! Ti aspetto qui, ma veloce!"
"Faccio subito!"
Mi giro e quasi di corsa ritorno dove mi trovavo qualche minuto prima, iniziò la mia ricerca veloce e no lo trovo, che palle prima c'era!
"Cercavi questo?!"
Mi volto verso quella voce, che riuscirei a riconoscere ovunque, ed proprio lui con il mio amato libro in mano.
"Si!"
Dico con un filo di voce e avvicinandomi a lui o meglio al libro.
"Lo sapevo che saresti tornata per prenderlo!"
Non so cosa dire, perché si comporta così adesso, come se ancora gli importasse di me,
"Non saresti andata via senza il tuo libro preferito!"
"Me lo puoi dare?!"
Non mi interessa se sembro acida, stronza, ma non voglio stare qui con lui ora, lo odio quando si comporta con me prima in una certa maniera più in un'altra, forse perché no lo mai capito anche perché non ha senso questo suo comportamento.
"Tieni!"
"Grazie!"
Afferrò il libro e me ne vado, ma lui mi blocca per il polso,
"Scusa per prima!"
Mi giro, lo guardo nei occhi, mi libero dalla sua presa e senza rivolgergli una semplice parola o un sorriso, lo lascio lì da solo.
Svolto l'angolo e anche se non ho corso ho il fiatone, mi devo appoggiare per riprendere fiato e ciò che faccio, stringo il mio amato libro al petto e i suoi dannati occhi e il suo dannato sorriso si presenta nella mia mente, ormai è come una foto fissa nella mia mente è la sto odiando troppo per quanto l'amo!

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