12 capitolo

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-Skylar Grey "I will return"

-Dimmi a cosa stai pensando..-  chiede  scrutandomi il viso, in cerca di una risposta ai suoi dubbi.
-Non penso a nulla- gli rispondo.
-Menti. Lo capisco.
C'è qualcosa dentro di te, ma non riesco a captarla. Ieri sera è succesa la stessa cosa, ho visto paura dentro di te, come se non volessi farti scoprire. Dimmelo. -
-No, non ti interessa, tu non sei nessuno  - dico, voltandomi per non guardarlo.
Lui non deve sapere, nessuno deve sapere.
Il mio passato è oscuro. Io sono caduta in quel baratro, nessun altro può varcare quella soglia. È pericoloso.
I secondi passano e noi restiamo così, uno dietro l'altro senza parlare.

Che cosa pretende da me? non ci conosciamo nemmeno..
-Nessuno... è vero hai ragione. - dice lui, prima di sbattere la porta .
Mi giro verso quel rumore.
Non c'è più, è andato via.


                                       *** 
-Papà,  sei tu?-
-Si, piccola, sono io- dice, entrando in camera.
"Perché parla così?"
Sento il letto abbassarsi  sotto il suo peso.
-Cosa stavi facendo, la sotto eh ?-
Dice avvicinandosi,  sento da subito puzza di alcol.
"Bleah, che schifo"
Mi scosta le coperte di dosso.
Sento un brivido attraversarmi la schiena.  Ho paura e non so perché.
Mi allontano, rannicchiandomi con le gambe tra le braccia.
-Dove vai, piccola puttanella-
Inizio a singhiozzare.
"Perché fa così ? MAMMA dove sei ? Ho paura!!"
Mi prende da un braccio e mi avvicina a lui.
-Stai zitta!!! - dice mentre inizia ad abbassarmi i pantaloni del pigiama. Urlo, mi dimeno, ma nessuno mi sente .
-Aiutoooooo- grido, piangendo.
Mi tira uno schiaffo e in quel momento non sento più nulla.

Mi sveglio di soprassalto,  con le lacrime agli occhi.
Ho paura.
Mi guardo in giro nella stanza. Sono sola.
Prendo il telefono, sono le due del mattino.
Decido di chiamare An.
-Pronto, Claire?- risponde subito.
-Ehy, che fai ?-
-Sto lavorando. Come mai sei ancora sveglia?-
-Così...- gli dico, con poca convinzione.
-L'hai sognato di nuovo ?- sento la sua rabbia attraverso il telefono, riesco quasi a vedere le sue nocche sbiancarsi.
-Si, era un po che non mi capitava-
-Come stai ora ?- mi chiede preoccupato.
-Bene. Ho solo un po di paura. Ma tra un pò passerà. -
-Stai tranquilla Claire, non può più farti nulla- mi rassicura.
-Lo so, lo so. -
-Hai lezione domani ? -
-No, sono libera, perché?-
-Se vuoi ti vengo a prendere. Facciamo qualcosa insieme-  mi propone.

 Ci penso su un attimo. Con lo studio sono avanti, quindi non ho nulla da fare.
-Si, buona idea-
- Perfetto alle 11.30  passo a prenderti.
Ora vado, devo lavorare. Ciao sorellina, ti voglio bene - dice attaccando.
Poso il telefono e mi rimetto a dormire, sperando di non fare  incubi.


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