3 capitolo

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--Lost Frequencies ft J.Devy "Reality"

Nell'alzare  lo sguardo vedo un ragazzo dagli occhi giada, alto, muscoloso, con capelli castani, mossi, lunghi sopra e corti ai lati ..
"Wow" penso mentre continuo a fissarlo, sentendomi veramente stupida , ma proprio non riesco a togliergli gli occhi di dosso..
-ohh, scusami, non volevo- dice lui con gli occhi sbarrati , e con le gote un pò rosse .
Mi porge la mano, io l'affero e mi faccio aiutare.

 -Grazie- dico incontrando i suoi bellissimi occhi, la sua mano è forte quasi ruvida ma non dà fastidio.
Riconosco un profumo dolciastro che mi ricorda i dolci alla cannella e il mio cervello va in panne, poi però mi rendo conto che lo sto quasi annusando e che gli sto tenendo ancora la mano; la  lascio di scatto, arrossendo a mia volta." Porca miseria, ma cosa mi prende oggi?!"
-Sei una matricola?- domanda lui,
-Si, sono appena arrivata -dico balbettando. .
"CLAIRE,BASTA, sei ridicola , parla come mangi " mi rimprovero.
- Anche io.... comunque, piacere,  sono Noah Erman- dice porgendomi nuovamente la sua mano.
-Claire Perry- la stringo e la ritiro subito per evitare brutte figure .
Vedo arrivare un ragazzo , alle sue spalle, alto quasi quanto lui .
-Ehi spilungone, se non muovi quelle zampe faremo tardi a lezione- dice il ragazzo, dandogli una pacca sulla spalla .
"Cavolo farò tardi", solo in quel momento mi ricordo di avere lezione .
-Ehm, io vado, sono in ritardo- dico congedandomi .
-Ci si vede in giro, allora -
Gli passo davanti e vado in direzione dell'aula;
Mi giro di nuovo verso di lui e noto che mi sta guardando. Alzo la mano per salutarlo e mi volto pensando al suo sguardo magnetico .
                                    
                                         ***

Arrivo al corso  di scrittura creativa giusto in tempo, entro insieme al professore che mi lancia un sguardo truce .
Sgattaiolo verso uno dei pochi banchi liberi avanti e mi accomodo .
Di fianco a me  siede una ragazza dai capelli cortissimi intenta a scrivere su un foglio protocollo .
Noto da subito i suoi tatuaggi sulle braccia scoperte, ho sempre desiderato farmene qualcuno, ma dato che è un segno indelebile credo che debba avere un significato importante,  e fino ad ora non ne ho trovato uno.
La ragazza si accorge che la sto fissando  e mentre alza lo sguardo io abbasso il mio. Non sono una tipa che guarda, anzi, faccio di tutto per non fissare le persone,  è una sensazione fastidiosa quando ti accorgi di essere squadrata, però quando qualcosa mi affascina perdo la concezione del tempo  e anche questa è una brutta sensazione.
Il professore inizia le presentazioni, ci spiega cosa si studierà in questo corso e cosa dobbiamo portare la prossima volta.
La lezione termina  in fretta e  mentre raccolgo le mie cose, sento che mi toccano la spalla. Mi giro di scatto e trovo la ragazza di prima che dice            - Ciao io sono Eloisa , tu sei ?-
-Claire- le dico sorridendo .
- Sei del Texas ?- mi chiede
- Si , vivo  a due ore da qui. . Tu ?-
-No, io vengo dall'Irlanda- sentendola rimango spiazzata, ho sempre desiderato andare in quei posti meravigliosi , tutti verdi .
-Wow, è un po distante da qui ,però! -
- Beh se vogliamo usare un eufemismo si!- risponde lei ridendo. Mi unisco a lei e insieme ci dirigiamo verso la porta.
Mi squilla il telefono, lo prendo, è un messaggio di Amy
Alle 12 e 10 ci troviamo al ROCKEL , ci sarà anche Maria . 
- Ehm devo andare,mi stanno aspettando- dico a Eloisa.
-Va bene, vado anch'io allora- risponde lei . Mi pare di aver visto un po di tristezza nel suo sguardo, ma non ne sono sicura .
-Ok, ciao - la saluto e mi dirigo verso il PUB , dove mi aspettano Maria e Amy.


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