Capitolo 8

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Non ricordo molto di quell'estate.
Continuavo a seguire la dieta a modo mio senza pesarmi più.
Non si sa mai, che ingrasso e mi dispero, di certo non voglio disperarmi ancora per un fottuto numero sulla bilancia, io non sono un numero perché quel numero non può determinare ciò che sono e io faccio schifo indipendentemente da quanto peso, penso. È vero.
Un ragionamento positivo con un fine negativo, molto negativo.

Mia madre decide che ad agosto andremo per dieci giorni al sud a casa di suoi amici che vivono a Napoli e passano le vacanze in Puglia tutti gli anni.

Inizialmente io, non ero molto convinta, ero timidissima e sapevo che tutti loro erano molto più grandi di me, avevano già un gruppo ampio di amici e io ero l'unica ad avere 13 anni e mi sarei imbarazzata tantissimo. Ma, l'unica cosa che mi motivò ad andare era il fatto che ci sarebbe stata una ragazza, che ha qualche anno in più di me, lei è una ragazza dolcissima ma non di quella dolcezza sdolcinata, una dolcezza nascosta, glielo leggo negli occhi, nei gesti e nel parlare. È fragile, ingenua ma non stupida. È una ragazza unica e purtroppo, è anche una calamita di tutti coloro che la incontrano per la prima volta. Di per sé, lei, è gentile, socievole ed educata, dunque tutti vengono rapiti da lei.. non so come spiegare, ha qualcosa che tutti, veramente tutti, vengono abbagliati da lei. È il mio angelo. Sento che la devo proteggere dal mostro che ho dentro, da tutti i casini che combino e dalle persone meschine. Lei non si apre mai, gli sconosciuti che restano abbagliati da lei vedono solo l'apparenza e già colpisce al primo impatto. Ma, l'essenza non l'avranno mai.
È bellissima la sensazione di avere la certezza che qualcuno ha donato la sua anima solo a te. Non puoi fare a meno che custodire questo piccolo grande amore puro e proteggerlo da tutto ciò che potrebbe "sporcarlo".

lei non abbraccia tutti,
scaccia, tutti brutti
tranne me
mente a tutti tranne a me,
all I need is you.

Ci ripecchiavo questa canzone di Briga

Passai quei giorni d'agosto meravigliosi, tra sole e mare stupendo, non ho mai visto un mare più bello in vita mia; prima credevo che il più bel mare fosse quello della Sardegna dove passavo molte estati quando ero più piccola e indubbiamente anche lì ci sono spiagge bellissime ma, dopo aver visto il mar ionio ne sono rimasta innamorata.
Quei giorni furono così meravigliosi perché ero felice davvero, lei mi ha sempre fatto sentire viva come non mi sento mai e di conseguenza, dimenticai della famosa dieta. Mangiavo spensierata senza preoccuparmi di nulla. Lei adorava i miei capelli, io già tutto di lei.

Una sera mi corico nel suo lettino per parlare dieci minuti prima di tornare nel mio. Mi abbraccia e io appoggio la mia testa sul suo petto ascoltando il battito del suo cuore.
《Sai che si dice che tutti noi abbiamo un'anima con attorno un'aura di uno o più colori che rappresentano la nostra persona?》le dico.
《E di che colore pensi sia la mia?》mi chiede lei curiosa con i suoi occhi da cerbiatto.
《Arancione o rosso》le rispondo.
《Perché?》mi chiede lei.
《Non so bene come spiegarti.. ma, mi arriva che tu sei come un fuoco perché mi scaldi il cuore》le dico io. Lei si emoziona e mi abbraccia.
Mi chiede 《e di che colore pensi sia la tua?》
Io le rispondo 《Nera》
Lei spalanca gli occhi:《Perché dici così?》
《Perché mi sento sporca, indegna e dentro me c'è solo buio, tristezza. L'oscurità.》
Lei mi dice:《Non è vero. Io penso che la tua aura sia bianca.
Le chiedo perché.
《Perché sei fragile, piccola, da proteggere... e soprattutto, pura.
Io ribatto:《Io? Pura? Non lo sono per niente, credimi! Sono solo un errore.》
Lei mi dice《Solo tu ti vedi così.. ma non è vero, tu sei bellissima. E non so come facciano gli altri a non accorgersene.》

Lei adora il profumo della mia pelle, lo sentiva sempre sotto al collo ma dice che ogni estate cambia. Quell'estate le piaceva tantissimo, diceva che sapeva proprio di purezza e ingenuità.

I giorni passarono troppo, troppo velocemente e in un attimo tornai a Milano a malincuore, mi mancava tanto.
Solo quando ero con lei mi sentivo davvero bene.

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