Capitolo 10

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Sto tornando a casa.
Decido di andare al tabacchi e comprarmi delle sigarette. Prendo le Camel gialle da dieci. Che schifo.
Non so neanche perché le sto comprando, dato che stavo morendo soffocata e il sapore del fumo mi fa schifo. No, ma sono più figa se fumo. Che cosa stupidissima!
A casa sono molto nervosa, mi preparo un piatto di pasta (245) con il sugo (60).

Scrivere le calorie è più forte di me, nonostante che a quei tempi non le contavo così spesso, se capitava, ma non ne ero ossessionata.

Decido di andare con la mia migliore amica a fare shopping, mi compro dei leggins neri, grigi e marrone scuro. Compro alcuni top di vari colori soprattutto nero, perché è il mio colore preferito. Da Kiko compro un fondotinta chiaro, una matita per le sopracciglia e un eyeliner.
La mia migliore amica si chiama Martina. È bellissima, è bionda, ha gli occhi verdi/grigi che cambiano sempre colore, la pelle chiara e un sorriso fantastico. Io e lei siamo veramente unite, in prima e in seconda media eravamo in classe insieme, poi venne bocciata e perciò eravamo solo nella stessa struttura scolastica. Abbiamo cominciato a legare veramente da verso la fine della seconda media, prima mi prendeva un po' in giro anche lei.. ma vabbè, acqua passata. Io e lei siamo semplicemente in sintonia, non potrei mai sostituirla con nessun'altra, se un giorno non dovessimo parlarci più non riuscirei mai a definire qualsiasi altra ragazza che incontrerò come "migliore amica". Quel posto nel mio cuore è suo e lo rimarrà per sempre. È una certezza perché la nostra amicizia è così profonda e radicata che pensandoci limitarla solo ad un etichetta come migliore amica è veramente banale e il valore che ha per me è minimizzato, lei è una parte di me. È mia complice. Non so che cosa farei senza di lei.

La mattina mi sveglio per andare a scuola e mi metto i leggins neri con le Air Force, un top bianco e una giacca di pelle che non toglierò per nessuna ragione in classe dato che ho la braccia enormi. Provo a mettermi l'eyeliner ma faccio un pasticcio, allora metto solo la matita e il mascara. Strappo i peli delle sopracciglia con la pinzetta per farle sottili, quando finisco ne sono soddisfatta.
In realtà facevano veramente schifo, erano dritte come un righello e mi erano rimasti solo due peli messi in croce.
Entro in classe
Mi siedo vicino alla mia compagna di banco.

Nei giorni successivi, alcune delle ragazze con cui sembravamo diventate amiche vengono da me per chiedermi soldi o sigarette. Non ci avevo preso il vizio.
Solo ogni tanto con Erica durante le lezioni andavamo ai balconcini a fumare e chiacchierare.

Mi racconta tante cose, è una ragazza molto fragile e sensibile.
Indossiamo costantemente maschere. L'arroganza è solo paura.
Iniziamo ad uscire sempre insieme, ogni pomeriggio dopo scuola vado a casa sua, diventiamo davvero amiche.
Un giorno mi chiede se ho mai fumato erba, le dico di no. Lei si esalta e mi dice che devo provare assolutamente, in me suscita curiosità e a differenza della sigaretta che secondo me ha sempre puzzato tantissimo, l'odore dell'erba mi è sempre piaciuto.
Mi porta nel cortile della scuola finite le lezioni per fumare, chiude la canna e l'accende. Fa qualche tiro e me la passa. La prendo e faccio tre tiri. Ho i polmoni a fuoco e tossisco.
Andiamo avanti così passandocela.
Lei è strafatta io sono normale. Ci resto un po' male perché tutti parlano di questa famosa fattanza data dalla marijuana e a me non fa nulla però mi piace il sapore e voglio riprovare.
Nel frattempo faccio amicizia anche con una ragazza di nome Chiara, in classe mia. È tenera ma un po' per i fatti suoi.
Fumiamo una canna all'intervallo ma resto sempre normale.
Il secondo intervallo ne fumiamo un'altra e si aggiunge anche Chiara, dopo qualche tiro inizio a fissare il prato e a ridere a caso. Ok, ora so com'è essere strafatti. Continuo a ridere. Erica mi dice che dopo aver fumato arriva la fame chimica e si può mangiare tantissimo senza ingrassare.

A mio avviso è una cazzata.
Al tempo le credevo al non-assimilare e schimicavo tantissimo senza sensi di colpa.
Avevo iniziato a fumare tanto, ormai era gennaio e da un mese fumavo tutti i giorni con lei: prima di entrare a scuola, all'intervallo, all'uscita da scuola, a volte il pomeriggio e poi soprattutto.. prima di andare a dormire. Ho sempre fatto fatica ad addormentarmi e mi venne la splendida idea di fumare prima di andare a dormire, tanto quanto basta a rilassarmi e addormentarmi. Il problema è che andando avanti così, non riuscivo davvero più ad addormentarmi senza fumare, prima ci mettevo un ora o due, instaurando quel sistema senza fumare non chiudevo occhio fino alle 5 del mattino. Che stupida! Il bello è che ogni anno che passa e ricordo com'ero l'anno precedente mi dico "che stupida che ero", quindi lo sono anche quest'anno per l'anno prossimo.
Però a quattordici anni può starci tutto.

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