Un'ampia sala d'attesa dal particolare color rosa perla accoglieva Elena e Clara.
Silenziosa e calda, era illuminata da una luce cristallina, ma tuttavia soffusa, che entrava di soppiatto da dietro la tenda rosa chiaro a righine bianche, elegantemente appesa all'enorme finestra davanti a loro. Un divanetto rosa confetto invitava a sedercisi sopra.
Il pavimento di parquet di legno chiaro scricchiolava ad ogni passo, ai muri erano appesi quadri rilassanti di paesaggi marittimi.
"Buon giorno" salutò educatamente la giovane segretaria. Seduta dietro alla sua scrivania bianca, compilava documenti con aria molto serena.
"Buon giorno, sono la signora Ambrosio, avevo appuntamento con la signora Agostino alle 08.30" disse Elena, stringendo la mano della silenziosa Clara. "Si, certo, la stavamo aspettando. Ora la signora Agostino sta terminando una seduta, ma sarà subito da voi" disse con voce vellutata la segretaria.
"Tu devi essere Clara. Sei così carina, che begli occhi grigi che hai" continuò gentilmente allungando un'elegante porta caramelle di vetro alla piccola.Accovacciata davanti a lei, la segretaria dimostrava tutti i suoi venticinque anni. Magrolina ma aggraziata, sfoggiava un taglio giovanile, corto e finemente spettinato, di un bel biondo platino. Gli occhi verdi poco truccati, affusolati e dolci, sorridevano come le sue labbra, decorate da un rossetto rosa scuro ma luccicante. Indossava un abito aderente grigio pastello, adornato di bella bigiotteria argento.
Clara la guardò e abbassò lo sguardo. La farfallina blu si era posata sulle caramelle e le sussurrava che non si accettano dolcetti dagli sconosciuti.
La segretaria arrossì imbarazzata, Elena sorrise forzatamente e si sedette sul comodo divanetto rosa confetto insieme a Clara.
Chiuse gli occhi stanchi.
Perché la sua bambina si era chiusa in questo silenzio straziante? Quella visita avrebbe portato miglioramenti?
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Quello che le farfalle non dicono
Mystery / ThrillerSembrare bambina ma custodire un grosso, terribile segreto. Benvenuti nella vita di Clara.