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Scusate eventuali errori.
Buona lettura.
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«Cameron!! fermati merda ho corso per venire qui e mi basta! ahh daii ti devo parlare e forse non ti picchierò e se lo farò lo farò molto piano! forse..»

"ahahah davvero divertente! cosa vuoi rossa?"
dice fermandosi.

«la tua vita.»
Rispondo seria.

"Ehh?!"
spalanca gli occhi.

«oddio adesso muoio aspè - dico cominciando a morire collassata - hai fatto una faccia tipo 'cosa?!' ahahahahaha.»

"ahaha davvero, si contieniti però."

«allora, — dico smettendo di ridere — spiegami tutto del tuo accordo perché tanto so già tutto ma devo capire prima se accettare o picchiarti.»

"No aspetta, seriamente potresti accettare?"

«non avrai più le orecchie per sentirlo se non ti sbrighi. Dove possiamo parlare?»

"Oh oh sì giusto, andiamo. Seguimi."

"Io e te dopo parliamo è amica?"
Urla Beatris dal fondo delle  scale.

Annuisco sorridendole, mi volto seguendo Cameron e salendo le ultime scale rimaste.
La casa è grande ma non tanto quanto quella di Deborah.
Lo seguo in una stanza e lui chiude la porta mentre mi giro.

Osservo attentamente ogni particolare del luogo in cui mi trovo.
È una stanza grande e spaziosa, con pareti rosse e bianche, il letto a una piazza e mezzo è sotto una grande finestra e due comodini lo circondano, scrivania e altri mobiletti in legno sono alle pareti e per terra c'è un vasto tappeto morbido che corre per tutta la stanza.

Mentre Cameron apre il mini frigo per prendere due bibite azzurre, stappandole e porgendomene una, io fisso delle foto appese e incorniciate alla parete.

"Ehi.. Tutto bene?"
Dice mettendosi dietro di me.

Contino a tenere in mano la bottiglia senza berla, come incantata dalla foto di un piccolo bambino sui 5 anni con i lineamenti uguali a quelli di Cameron che da un bacio sulla guancia a una bambina dai capelli biondi tendenti al rosso, i suoi occhi sono socchiusi ma intravedo un verde smeraldo e un nasino piccolino, la pelle è molto chiara quasi come..

"Bella è? Credo sia una foto davvero stupenda, non mi piace ricordare di solito, ma quel periodo mi piaceva, anche la bambina, mi ricordo che è ero follemente innamorato, per quanto lo possa essere un bambino di 5 anni ovvio, la vedevo tutti i giorni per circa 4 anni, poi lei se ne è andata da qua. Lasciandomi solo, ho scordato anche il suo nome. Vado ancora a quel parco spesso."

«v-vuoi dire.. Che abitava.. Qua.»
Dico lasciando silenzi tra le parole.

"Si, si chiamava.. Aspetta come.. Il suo nome era.. Era.."
Dice sforzandosi di ricordare.

Chiara quasi come la mia.

«Chanel.»
Dico non smettendo di fissare la foto.

"È?"
Chiede confuso.

«Sono io Cameron, sono io quella bambina. N-non sapevo di aver già vissuto qua, non ricordo quel periodo della mia vita.»

"No, non può essere, anche Deborah e Gels hanno foto con lei, cioè, c-con te. È impossibile anche Nash e Matt."

«No Cameron io sono sicura quella bimba sono io. Ho foto a casa mia, guardami, quella lì sono io.»
Quasi urlo esasperata con le lacrime agli occhi.

"Ma la bambina non si chiamava Chanel, ma .. — chiude gli occhi per cercare di ricordare — Kristina!"
Esclama.

Deglutisco ricordando il giorno in cui ho visto il mio certificato di nascita.

Chanel Kristina Stewar.

«Cameron è il mio nome! Il mio secondo nome è Kristina. Guardami! Sono uguale.»

"I tuoi occhi — dice con ancora le mani strette sulle mie spalle messe in precedenza. — hai.. Gli stessi occhi."
Dice quasi scrutando il mio volto soffermandosi sugli questi.

Le mie labbra tremano, non capisco, perché?! Perchè non ricordo di aver vissuto qui per ben cinque anni della mia vita.

L'unica cosa che ricordo dei miei 5 anni è stato..
"Ohh merda.. L'incidente."

Cameron mi fissa, mentre io mi accascio a terra, quello che stavo per ricordare era il giorno più brutto della mia vita.

Anche lui si inginocchia davanti a me mente ho il viso tra le mani, me le leva e le rimpiazza con le sue. Lo guardo non capendo le sue intenzioni.

Sarà un pomeriggio molto lungo.

COFFE.

Vi giuro che volevo dirvi dell'accordo ma non so QUALE ACCORDO FARE MERDA NON HO IDEEEEEEEE.
Okay. Morirò. Aiut Chanel conosceva già tutti e non lo sapeva, e di che incidente parla? Lo scoprirete nel prossimo episodio.
No okay basta, ho messo codesta cosa intanto e spero che vi incuriosisca.

Buona domenica delle palme, forse aggiorno per Pasqua, auguri a tutti intanto!

Instagram; @coffestoriy
Link in bio.
fra⭐️

COFFE // 1 completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora