capitolo 12

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Perdonatemi l'assenza..stavo male, chi vuole capire capisca..whit love♥

Il giorno dopo vado all' "appuntamento" con Paolo se vogliamo definirlo cosí.
Una giornata passata bene diciamo ogni volta che incrociavo il suo sguardo lui sorrideva e si mordeva il labbro.. Cazzo che sorriso stupendo mi mette in imbarazzo la sua bellezza é cosí perfetto..

NO Sara riprenditi cosa stai dicendo. Lui non ti vuole e tu non ti stai innamorando di lui no no no no no no.

Ad un certo punto ci fermiamo a parlare seduti sopra una panchina sotto alcuni alberi. Lí c'é sempre un atmosfera molto tranquilla non passa mai nessuno da quella stradina perciò é sempre molto tranquillo. Conosco molto bene questo posto, ci venivo sempre quando stavo male e avevo solo voglia di stare sola a piangere...
Ma torniamo a noi, dopo esserci seduti ci raccontiamo del piú e del meno in famiglia e a scuola. É un ragazzo intelligente e molto solare, ha la straordinaria capacità di mettere a proprio agio qualunque persona che parli con lui. Intanto che parliamo lui continua a sorridere e mordersi il labbro mentre mi ascolta parlare e io vengo continuamente distratta da quel gesto semplice ma assolutamente perfetto su di lui.
P: ..perciò alla fine non é tanto male. Tu cosa ne pensi ?
Io: ..
P: Terra chiama Saraaaa!
Io: eh cosa? Scusa, stavamo dicendo?
P: che non mi ascolti quando parlo ahaha
Io: no é che ero distratta da.. Perché tu facevi...Si ehm... Insomma, scusami
P:figurati non fa nulla haha magari hai di meglio a cui pensare
Io: no, direi proprio che non ho di meglio da pensare

La giornata passò cosí. Tornata a casa pensai molto. Paolo mi faceva stare benissimo e forse mi stavo davvero innamorando di lui. Ma lui era troppo bello per essere mio. Passarono alcune settimane da quando eravamo usciti insieme e sinceramente la sua mancanza si sentiva. A scuola continuavano a prendermi in giro, dicevano che ero obesa, una balena, uno schifo insomma. Provavo a non ascoltarli, ma era inutile, ogni insulto per me era come una coltellata. Cominciai davvero a vedermi grassa allo specchio,vedevo le coscie che toccavano tra di loro,le braccia grasse, i fianchi larghi, la pancia con tutto quel grasso di merda, e senza accorgermi stavo già piangendo. Non volevo piú guardarmi allo specchio e ogni volta che ricevevo gli insulti prendevo la lametta e mi tagliavo aggiungendo agli insulti ricevuti quelli che mi dicevo da sola.
Per un periodo non sapevo cosa fare, piangevo e mi tagliavo, questa era diventata la mia routine. Finché un giorno pesandomi lessi su quello schermo il numero 62.7 per 1.59.
Decisi che era arrivato il momento di fare qualcosa e quasi come fosse stato il destino a volerlo un giorno conobbi una persona.Quella persona era l'unica a volermi bene, mi promise che ci sarebbe stata sempre per me, diceva che sarei riuscita a perdere tutto il grasso che avevo e sentirmi finalmente magra. Voleva che smettessi di mangiare, che cominciassia a bere litri e litri d'acqua, che facessi esercizio fisico fino allo sfinimento perché sapeva che era l'unico modo per diventare finalmente magra. Quella persona ora é la mia migliore amica, si fa chiamare ANA...

Io e i miei tagliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora