Capitolo 16

821 24 9
                                    

DANIEL'S POV:

Le ho lasciato 30 chiamate. 18 messaggi. Non risponde. Cosa cazzo sta facendo? Ho passato per caso davanti casa sua e sentivo sua madre urlare che Amy non le prendeva il telefono, era molto preoccupata. Cosí suona il campanello e le dissi che avevo sentito tutto e che sarei andato io a cercarla. Mi ringraziò.

Adesso sto andando al dormitorio, se quando l'ho sentita mi aveva detto che era venuta a prenderla Jay, dovrà per forza essere qui. Sono al secondo piano, vedo già da lontano Amy uscire, fa l'occhiolino a Jay e chiude la porta, le vado incontro, quando mi vede spalanca gli occhi.

"Adesso tu vieni con me" le afferro il polso con rabbia.

"Cosa? No" si dimena. Se continua così la prendo e la porto sulle spalle.

"Tua madre ti avrà chiamato tantissime volte, ti ho lasciato anch'io tante chiamate e tanti messaggi, che ti costa rispondere? Che avete fatto?" le urlo contro.

"Non sono affari tuoi." Incrocia le braccia e si gira dall'altra parte. Poi si gira verso di me apre la bocca "Oddio no, non si sarà rotto il cellulare?" lo cerca nel giubbotto e cerca di accenderlo.

"No, cazzo non ci voleva. Si é rotto, ecco perché non ho potuto rispondervi" abbassa lo sguardo.

"Come ha fatto a rompersi?" passo una mano sui capelli.

"Jay mi ha buttato nella fontana" dice arrossendo. Cazzo lo uccido. Sono infastidito. Cosa avranno fatto quei due? Non voglio pensarci.

"Adesso signorina ti porto da tua madre"

"Va bene papà" si mette una mano davanti la bocca e comincia a ridere. Rido anch'io, riesce a farmi ridere anche quando sono arrabbiato.

Arrivati a casa, sua madre le grida contro e lei le dice che il cellulare si era rotto mostrandoglielo. Sua madre la mette in punizione lo stesso per una settimana. Sbuffa e se ne va via di sopra. Sua madre si gira verso di me e mi ringrazia. La saluto e vado via.

AMANDA'S POV:

SONO ARRABBIATA.
Tremendamente arrabbiata. Non puó mettermi in punizione. Mi appoggio al letto e ripenso a questo pomeriggio, un sorriso spunta dal mio volto. Qualcuno bussa, apre la porta e vedo Shawn.

"Ehi, ho provato a chiamarti ma mi dava la segreteria" sembra triste.

"Mi dispiace, il mio cellulare si é rotto. Ci vorrà uno nuovo, domani vado a comprarlo" sorrido.

"Che hai fatto?"

"Sono uscita con Jay. Sono felicissima"

"Ah" e abbassa la testa..

"Shawn..é successo qualcosa?" lo guardo, mi avvicino e gli sollevo il mento.

"Sono in una situazione di merda da quando ti ho conosciuto, stiamo spesso insieme, mi racconti tutto, quando mi abbracci sono il ragazzo piú felice della terra, per non parlare di quando mi dici che se non ci fossi io non saresti la stessa. Mi piaci da quando ti ho vista. Sei triste tu, sono triste io, sei felice tu, sono felice io. Mi fa male vedere che la causa del tuo sorriso non sono io. Mi sono reso conto di amarti." a queste sue parole mi blocco.

"Mi hai detto delle cose bellissime davvero, sei dolcissimo. Ma sai quello che provo per Jay. Oggi mi ha detto nuovamente ti amo, ogni volta che me lo dice é come se me lo dicesse per la prima volta, e non ci capisco più niente.. Non mi ha chiesto di essere la sua ragazza, ma è come se stessimo insieme, sento che me lo dirà presto. Io ti voglio bene Shawn, non voglio spezzarti il cuore e non voglio perderti. Ma al cuore non si comanda." mi viene da piangere.

"Okay. Ho bisogno di stare solo" si alza apre la porta e se ne va.

"Shawn.." dico in un sussurro mentre mi scendono le lacrime.

***

Mi sveglio, metto una gonna con una felpa, lego i capelli in una treccia ed esco. Entro a scuola, Shawn mi passa accanto senza salutarmi, per tutto il giorno non fa altro che evitarmi. Decido di lasciar perdere, a ricreazione esco fuori in cortile mi siedo nel muretto ignorando i miei amici seduti che mi chiamano, seduto al tavolo c'era anche Shawn, non mi va di stare ancora male per lui, non fa altro che evitarmi.

Mi siedo nel muretto infilo le cuffie e cerco di non pensare a come ho perso il mio migliore amico in poco tempo.

Poco dopo mi raggiunge Daniel, si siede accanto a me appoggiando la testa al muro e senza dire nulla. Levo le cuffie e decido di parlargli.

"Shawn mi ha detto che mi ama. Io gli ho risposto che amo solo Jay, non posso stare insieme ad una persona senza amarla, é come se la prendessi in giro. E poi lui sapeva che mi stessi frequentando." Dico tra le lacrime.

Mi abbraccia e io piango, lasciandomi andare.

"Vuoi che ci parla io?"

"Non serve" le sorrido asciugandomi le guancie.

"Ci parlerò lo stesso"

"Come vuoi"

A rompere questo momento é Jay. "Amore vediamoci tra poco vicino al campo, devo chiederti una cosa" e va via.

"Ti chiama amore e non state insieme? Ahahahahhaha"

"Che c'é?" sbuffo.

"Adesso ti chiederà di essere la sua ragazza ahahaha" ride cosí forte che mi fanno male le orecchie.

"Danieeel, grazie di avermi rovinato la sorpresa" dico imbronciata.

"Non ci voleva un genio per capirlo, non metterti imbronciata mi.." e si ferma.

"Mi?" chiedo dubbiosa.

Si alza e se ne va. "Ehiii, ma che modi sono?" gli urlo dietro.

Si gira, sorride fa l'occhiolino e si allontana. Stronzo.

Vado verso il campo, appena vedo Jay lo bacio.

"Piccola, ferma, dopo mi puoi dare tutti i baci che vuoi ma prima devo chiederti una cosa" dice entusiasta.

Scopre la mano che nascondeva dietro la schiena, ha un mazzo di rose rosse, con un fiocco dorato, si mette in ginocchio e mi chiede "Vuoi essere la mia ragazza?" ho già le lacrime agli occhi, caspita non faccio altro che piangere oggi.

"SI!" urlo. E lo abbraccio forte. Molti studenti sono radunati intorno a noi non appena hanno visto Jay inginocchiarsi con un mazzo di rose in mano. Si china per baciarmi. E mi sussurra all'orecchio "Ti amo", oh mio Dio. Calmati Amy. "Anch'io" e gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. Afferro le rose, ci diamo la mano e camminiamo verso il corridoio sentendoci tutti gli sguardi puntati addosso. Si ferma di fronte la mia classe mi lascia un bacio "A dopo amore" e se na va. Quanto é dolce questo ragazzo? Lo amo.

Quando entro in classe il mio sorriso scompare.

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora