Capitolo 54

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2 mesi dopo..
Agosto.

AMANDA'S POV:

"Amore perché non esci un pò? Con questo caldo potresti andare in piscina con Sara e Bryan" mia madre si ferma un attimo dalle faccende di casa per rivolgermi la parola. Miracolo. Visto che é sempre indaffarata, non ci parliamo mai, spesso pranzo o ceno da sola.

Non esco mai, per non disturbare Sara e Bryan che stanno insieme da poco.

"Sto bene qui, davanti alla tv, con delle serie tv a mai finire e del condizionatore acceso, piú felice di così non posso essere" dico sarcasticamente, prendo il telecomando e premo il pulsante per vedere la prossima puntata di Pretty Little Liars.

Mia madre non insiste piú di tanto visto che non ha tempo da perdere e va di sopra.

Per quanto interessante può essere questa puntata, visto che le ragazze vengono rinchiuse in una casa 'da bambole', i miei occhi si chiudono da soli.

Suona il campanello e il mio attimo di pace svanisce. Apro gli occhi e mi alzo per andare ad aprire la porta. Una ventata di aria calda mi invade non appena apro. Davanti a me con tutta la sua bellezza c'é Bryan. Lo conosco da poco, non capisco che ci faccia qua. Lo faccio entrare e si siede sul divano. Mia madre scende sotto, lancia uno sguardo verso di noi ed esce senza salutare. Sempre la stessa, non cambierà mai. Prendo il cellulare e velocemente invio a Sara un messaggio per avvertirla che Bryan é qua, non vorrei che poi lo venisse a sapere e pensare male.

"Allora Bryan, ci conosciamo da poco, qual'é il motivo della visita? É successo qualcosa tra te e Sara?" cerco di essere piú diretta possibile, in modo che dica tutto e vada via, nonostante la sua bellezza c'é qualcosa in quel ragazzo che non mi convince.

"É proprio questo il mio motivo, non succede nulla, é troppo normale." alza la testa guardando il tetto.

"In che senso?" la mia curosità prende il sopravvento.

"Cazzo, i tuoi occhi, da quando ci siamo visti non sono piú riuscito a dimenticarmene, penso di essere fottuto." passa le mani davanti al viso.

"Ovviamente parli di Sara" mostro un sorriso, sono felice per loro.

"Sto parlando di te, ho detto i tuoi occhi. Amanda, sul serio, qualche volta volevo avvicinarmi e parlare un pò con te, ma c'era sempre di mezzo quella rompipalle di Sara, così non abbiamo mai parlato molto, mi lanciavi ogni tanto piccoli sguardi, così ho pensato che tu mostrassi interesse verso di me. Mi sono messo con Sara per farti ingelosire, non esci piú con noi, quindi presumo stia funzionando la cosa, ma voglio chiarire le cose con te" si mette in ginocchio davanti di me e mi prende le mani guardandomi negli occhi.

"Mi piaci, mi piaci da impazzire! Non preoccuparti di Sara, la lascerò, non la sopporto piú"

Davvero questo ragazzo é seduto in ginocchio di fronte a me e mi sta facendo una dichiarazione d'amore? Ditemi che sta male.

Mi alzo in piedi per ponere fine a questa sceneggiata. "Ascolta Bryan, io non provo nulla per te, se ogni tanto ti guardavo, non é che guardavo solo te, ma te e Sara, lei é così innamorata di te, e tu sei così ridicolo, non ti é mai importato di lei, fai solo schifo. Come puoi usare una donna? E io che la incoraggiavo per ogni passo che voleva fare verso di te. Adesso esci via di qui, e non tornare mai piú!" gli indico la porta. Si alza in piedi e invece di andare verso la porta viene verso di me, brividi di paura attraversano il mio corpo. Indietreggio fin quando non tocco la parete, in quel momento mi viene il panico.

"Io ti apro il cuore e tu cosa fai? Lo spezzi? Io ti amo Amanda." mi afferra le mani e le porta sopra la mia testa, appoggia tutto il suo corpo sopra il mio in modo che non posso muovermi.

"Tu sei malato!" gli grido in faccia.

Cambia espressione e la cosa non può farmi altro che paura. Strappa la mia maglietta e io calcio un urlo. Le lacrime cominciano a rigare le guancie, ho davvero paura di ciò che accadrà. Mi abbassa i pantaloni e d entra un mani dentro gli slip. Improvvisamente una porta si apre e Sara non appena vede la scena apre la bocca. Viene verso di noi e comincia a prenderlo a pugni.

"Schifoso maniaco e maiale, va via!" ma lui la spinge così forte da farla cadere per terra e farle perdere i sensi. Cerco di scappare fuori ma mi insegue, mi prende per le gambe e mi butta per terra, per poi distendersi sopra di me. Cerco di dimenarmi ma non riesco a muovermi. Prima mio padre, adesso lui. Non ne posso piú di questa vita. Ripenso a Daniel, di come accarezzava la mia pelle, di come la venerava. Chiudo gli occhi e per un attimo mi ritrovo lui davanti con un bel sorriso. Riapro e vedo Bryan che mi toglie i pantaloni. Non riesco a fare altro che piangere. Non posso nemmeno gridare aiuto che ha la mano sopra la mia bocca. Dietro di lui spunta Sara con un vaso in mano, lo rompe in testa a Bryan e lui sviene.

"Ehi, come stai?" viene verso di me abbracciandomi.

Non riesco a parlare, piango soltanto. Anche lei piange, ma silenziosamente.

"Sta per arrivare la polizia" mi rassicura.

DANIEL'S POV:

Stavo passeggiando con Crystal, quando vedo Alexis insieme ad una brutta compagnia, ha uno spinello in mano. Quella ragazza é totalmente cambiata, si veste sempre di nero, ha un piercing sul naso e uno sulla lingua. Fuma. Ha lasciato Shawn, e si é tinta i capelli blu.

"Crystal, scusami, ti va di vederci martedì, ho ricordato una cosa molto importante da fare, perdonami." le prendo le mani e le sorrido. Ormai é cotta di me, lo so. Mi aiuta a non pensare ad Amanda. Anche se ogni tanto mi chiedo come stia.

"Tranquillo tesoro, a martedì" mi fa un cenno con la mano e va via.

Vado verso Alexis. Le afferro la mano e la porto via. Un ragazzo mi ferma. "Dove credi di andare con lei bello?" é alto e robusto. Ha della polvere bianca sul giubbotto, é fatto. Per non lasciare sospetti, rispondo "Ho voglia di scopare amico, poi la riporto" gli schiaccio l'occhio. Si allontana, lanciandomi uno sguardo fulminante.

Quando siamo abbastanza distanti, ci fermiamo. Alexis mi allaccia le braccia al collo e sorride. "Ho voglia di scopare, facciamolo".

"Alexis, quando ti riprendi voglio solo fare una chiacchierata con te, non altro" rispondo severo.

"Va bene papà" ride.

Rido anch'io scuotendo la testa.

La porto a casa mia, la faccio coricare sul divano e io sulla poltrona.

Passano due ore, e io sto per addormentarmi.

"Ehi Daniel" si sveglia Alexis.

"Ehi, sei lucida adesso?" porto i gomiti verso le gambe e il busto in avanti.

"Abbastanza" sorride. Ma é un sorriso spento.

"Vuoi parlare?" le chiedo sperando che dica di si.

Annuisce e comincia a sfogarsi, versando tante lacrime.

Dice che le manca Amanda, era la sua unica amica, le ha sconvolto la vita, l'ha fatta diventare un'altra, una ragazza migliore e apprezzata da tutti. Dice di aver litigato con lei, che ha lasciato Shawn perché era troppo impegnato a pensare a se stesso, così ha baciato un'altro in modo che lui la lasciasse. Dice che voleva sentirsi libera ed essere accettata da qualcuno, trovando una compagnia non affidabile ma che ognuno aveva dei problemi che condividevano solo col gruppo. La sera si riunivano, ognuno con una canna in mano, ogni tiro, a giro, dovevano raccontare ciò che li turbava.

"Daniel, a nessuno importa di me" ha lo sguardo impaurito e privo di amore.

"Sei una mia amica, a me importa, cerca di nuovo di cambiare, se vuoi ti aiuto io, piano piano" le prendo la mano ler darle sicurezza.

Si alza arrabbiata e apre la porta, si volta e dice "Non voglio la tua compassione" dopodiché chiude la porta con estrema violenza.

Prendo il telefono e chiamo il mio migliore amico, devo pur fare qualcosa.

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora