Capitolo 50

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DANIEL'S POV:

Quando sono andata a prendere Amy a casa, c'era una strana tensione tra madre e figlia. Sembrava quasi che Amy la odiasse, ho deciso di ignorarla, qualsiasi cosa avessero loro, era meglio che la risolvessero fra di loro, e poi aveva ragione Amy, non roviniamoci la serata. Su i bicchieri, giú i pensieri.

Prendo del sambuca, mentre Amanda un acapulco. Andiamo verso il centro della pista dove ci sono tutti i nostri amici. E cominciamo a scatenarci.

AMANDA'S POV:

Volevo solo riuscire a non pensare a quella cosa per almeno una serata, voglio godermi per l'ultima volta Daniel, non posso pensare in un futuro dove accanto a lui non ci sia io ma un'altra donna. Vado verso il banchetto ripieno di alcolici e prendo qualcosa di buono ma abbastanza forte, prendo una bottiglia di wiski e la porto fuori con me. Finito il cocktail comincio a bere dalla bottiglia. In una manciata di secondi sono ubriaca fradicia. Entro dentro, mi sento avvampare. Al centro della pista vedo i miei amici e vado verso di loro.

Un Daniel furioso corre verso di me.
"Ero preoccupatissimo, dov'eri finita?" mi sgrida. Guardo le sue labbra perfette e mi avvicino leccandole. Comincio a ballare sensualmente facendo aderire il mio corpo con il suo.

DANIEL'S POV:

"Sei ubriaca Amanda?" si volta verso di me mordendosi le labbra. Perché deve torturare quelle labbra così perfette? Le prendo il mento lasciando la presa dei denti sul labbro inferiore. Ci baciamo e mi porta verso una stanza della palestra. Chiude a chiave e butta il vestito per terra.

La fisso incantato. É così tremendamente perfetta. La amo fin troppo. Mi spinge per terra, struscia il suo intimo con il mio e prima di non rispondere piú delle mie azioni, la sposto da me e mi alzo.

"Tu sei troppo ubriaca, mi ringrazierai domani." dico toccando i miei capelli.

"Daniel lasciati andare per una volta, dai sù, non succederà nulla, sarò io domani a ringraziarti" schiaccia l'occhio. Dove sei finita Amanda timida ma anche antipatica e sfacciata?

"Fa il bravo" mette il broncio e tirandomi per la cravatta mi fa distendere di nuovo per terra. Finiamo per spogliarci e farlo in quel luogo così piccolo.

Entro dentro di lei subito. Sussultiamo entrambi. Comincio a muovermi e lei andandomi incontro.

Quando entrambi raggiungiamo l'apice del piacere, Amy si distende sopra di me. E si addormenta. La rivesto lentamente, anche se non serve a tanto, dorme come un ghiro, la porto fino alla macchina, raggiungiamo casa mia in pochi minuti e la rivesto con una mia maglietta lunga. Mi accascio accanto a lei e mi addormento.

AMANDA'S POV:

Cazzo. Mi sveglio e mi sale subito il vomito. Mi gira la testa, ma nonostante ciò riesco a raggiungere il bagno e vomitare tutto l'alcool che avevo innescato nel mio corpo ieri sera. Mi sono rovinata il ballo, chissà come sarà furioso Daniel. Mi alzo e lentamente vado verso la cucina, ho un giramento di testa, mi appoggio al bancone e di fronte a me trovo un Daniel molto sexy, mezzo nudo che mi prepara il caffé, me lo porge e lo bevo tutto fino all'ultimo goccio.

"Sarai arrabbiatissimo con me, perdonami, devi raccontarmi tutto quello che ho combinato" dico con voce roca e arrossendo.

"Mi mancava questo lato del tuo carattere" mi fissa bevendo il suo caffé. Lo guardo con aria interrogativa.

"Anche se ieri sera hai mostrato un lato che ancora non avevo scoperto, e non mi é dispiaciuto affatto" finisce la frase con una risata fragorosa. Sono sbalordita. Ha ancora intenzione di tenermi sulle spine?

"Dai, sputa il rospo" chiedo curiosa.

"All'inizio ero arrabbiato con te perché eri ubriaca fradicia" con un gesto della mano sposta i capelli indietro. "Poi, sembravi avere gli ormoni impazziti, ti ho detto che era meglio non farlo ma hai insistito così tanto, beh, é stato davvero davvero bello" sorride guardando un punto fisso vuoto, pensando probabilmente a ieri sera.

Divento furiosa. "E tu, brutto stronzo, hai approfittato di me?" gli dico con tutta la rabbia che circola nel mio corpo.

"Amy, ti ho detto che non volevo farlo e tu mi hai risposto 'Daniel lasciati andare per una volta, dai sù, non succederà nulla, sarò io domani a ringraziarti'" risponde imitando la mia voce.

"Troglodita manipolatore e stronzo, come ti sei permesso? Allora se un'altra ragazza ti avesse detto le stesse cose che ti ho detto io ieri sera, che tra l'altro ero ubriaca, UBRIACA, tu lo avresti fatto? Domandatelo, perché se é così, sei davvero uno stupido" gli punto il dito contro.

Corro verso di sopra infilo il vestito di ieri sera, metto i tacchi, prendo la borsa e scendo di sotto tutto molto velocemente. Prima di aprire la porta Daniel mi afferra il braccio, ma non mi volto.

"Dai Amy..scusami" sbuffa. Mi sta facendo solo innervosire.

Mi giro e lo guardo disgustata, tiro il braccio dalla sua presa e vado via con le lacrime agli occhi. Come ha potuto? Mi sono sentita usata, non ero consapevole delle mie azioni. E se fosse stata un'altra ragazza?

Prendo il primo taxi che trovo, salgo, so di avere un brutto aspetto, Sembro una pazza uscita fa un film horror, ma al momento non mi importa. Gli do il mio indirizzo e una volta arrivati, scendo lanciandogli i soldi, sarò sembrata maleducata, ma al momento ho voglia solo di fare una doccia e dormire.

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora