Capitolo 37

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AMANDA'S POV:

Sono le 2.40. Shawn russa un pò. Sono scomoda, é tutto sopra di me. Non riesco a dormire, ripenso alle parole di Daniel. Sono grossa? Mi alzo piano per non svegliare Shawn.

Cammino in punta di piedi apro la porta finestra ed esco fuori. C'é un cielo bellissimo, apro il piccolo divano letto che c'é fuori e mi stendo.

"Wow, ci sono così tante stelle." dico alzando il dito verso il cielo, mi sembra come se li potessi toccare.

"Peccato che la stella piú bella sia sdraiata su quel divano tutta sola!" dice Daniel con la voce roca dietro di me. Mi giro velocemente e lui si butta sopra il divano. Comincio instintivamente a ridere forte e anche lui. Ci sdraiamo, ma Daniel afferra i miei fianchi, mi fa ruotare facendomi trovare sopra di lui. Mi tocca il labbro inferiore con il dito. "Quanto sei bella Seyfried!" chiudo gli occhi, ogni volta che lo dice ci credo un pò. No, non può essere, io non sono bella. Scuoto la testa.

"Amanda.."

"Mi sei mancato Daniel!" le lacrime minacciano di uscire.

"Oh piccola, perdonami per tutto il male che ti ho causato. Mi sei mancata anche tu!"

I nostri nasi si toccano, ma non appena ci sfioriamo le labbra lo bacio come non lo avevo mai baciato prima d'ora. Sarà una notte indimenticabile, dormirò fuori, sotto le stelle accanto a Daniel. Non mi importa cosa accadrà domani mattina, quando Shawn si sveglierà e ci vedrà. Non mi importa cosa penseranno gli altri, io lo amo. Sì, lo amo.

***

Sento un forte tonfo e qualcuno cadere per terra.

"Cazzo Amy, mi hai fatto male!"

Mi sveglio lamentandomi.

"Daniel sta zitto!"

Strano che non risponde. Apro gli occhi e non vedo nessuno.

"Daniel.." una cascata di acqua mi arriva in testa.

"Questa é per avermi buttato per terra." sono scioccata. Comincia a ridere cosí tanto che vorrei tirargli un calcio sulle palle.

"Ehi, cosa avete voi due?" ci giriamo e vediamo Shawn tutto assonnato che si gratta la testa.

"Amanda ha dormito stanotte fuori. Stamattina mi sono alzato presto e siccome so che le ragazze ci mettono tanto per prepararsi ho deciso di darle un bel risveglio." bella scusa.

"Amore ti conviene sbrigarti sono le 6.30 e il prof ci aspetta di sotto alle 7 per fare colazione"

Mi alzo dal divano velocemente e mi catapulto subito in bagno. Metto i vestiti di ieri e vado verso l'ascensore.

2 piano. Si aprono le porte, esco dall'ascensore e mi dirigo verso la porta della mia stanza.

Apro la porta e non trovo nessuno. Strano direi. Saranno usciti prima..

Noto una figura scura fuori, okay Amanda calmati, é sola la tua immaginazione. Quando si volta, un ghigno sul viso é tutto quello che riesco a vedere, all'improvviso qualcuno mi tappa la bocca con un fazzoletto, mi dimeno ma non riesco a liberarmi. Mi gira la testa, non vedo nulla, mi sento svenire.

***

Vedo tutto buio, qualcuno ride.

"Dove sono? Chi siete?" dico con un filo di voce mentre cerco di liberarmi, ma ho le mani e le caviglie legate a una sedia. Una piccola luce piuttosto scura si accende in fondo. Non riesco a vedere molto.

"Cara piccola e ingenua Amanda, ti abbiamo rapita perché Daniel ci ha feriti profondamente e non c'é modo migliore di vendicarsi tramite te." la persona che mi sta parlando ha una maschera che copre interamente il viso, é una ragazza, lo si capisce dalla voce. Eppure questa voce non l'ho mai sentita.

"Cosa? E che centro io? Non-non capisco.." tutto ciò é davvero incredibile. Io legata qua dentro, mentre una ragazza si vuole vendicare tramite me.

All'improvviso sento una risata di un ragazzo.

"Ma quanti siete qua dentro?" sbuffo.

"Sta' zitta." risponde la voce maschile.

"Lo abbiamo capito tutti che lui é innamorato perso di te." dice il ragazzo. Questa voce..l'ho già sentita ma non ricordo.

"Non é innamorato di me" alzo gli occhi al cielo.

"Lo capirebbe anche un cieco!" grida la ragazza.

"Comunque.." schiarisce la voce. Ma che problemi ha questa ragazza? Un attimo prima mi sgrida. Un attimo dopo parla con calma. "Quello che devi fare é" interrompo la ragazza perché sto per strangolarla.

"No ahaha, io non faccio nulla contro Daniel. Adesso mi slegate e io vado via. Non racconto nulla di questo episodio e siamo tutti felici e contenti." i due si guardano. Lei annuisce, il ragazzo viene verso di me e tira uno schiaffo talmente forte da farmi cadere per terra. Mi rialza con forza. E ritorna al suo posto.

"Siete dei bastardi!" grido con la lacrime che scorrono sul viso.

Ridono e io cerco di trattenermi. Vogliono solo le mie lacrime.

"Adesso non devi piú interromperla, intesi?" dice il ragazzo.

C'é un attimo di silenzio e la ragazza ricomincia a parlare.
"Tutto quello che devi fare é andare a cena da Daniel e parlare con sua madre dell'uomo che sta frequentando di fronte a Daniel. A questo punto li farai litigare, Daniel scapperà da qualche parte tu lo seguirai e come se non fosse abbastanza gli dirai che l'hai sempre e solo preso in giro. Che non lo ami."
No. No. Non posso fare una cosa del genere a Daniel, non posso.

"Se non farai ciò che ti abbiamo detto tua madre si farà male. E non credo che lo vorresti, é già stata male abbastanza, vero che non vuoi piccolina?" mi accarezza il viso il ragazzo. Subito dopo ricevo un'altro schiaffo. Non piango. Non devo. Devo solo fare ciò che mi hanno detto e mia madre non si farà male. Anche se perderò Daniel. Daniel, mi dispiace per tutto il male che ti dovrò causare..

La ragazza arriva con il fazzolettino bagnato, lo mette di nuovo sul viso, cerco di dimenarmi ma il ragazzo mi tiene con forza, svengo un'altra volta.

Niente é impossibile (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora