6

3.6K 253 44
                                    

- un vento di scirocco soffia sulla nostra città ed consigliato portarsi l'ombrello, è prevista una forte tempesta per questo pomeriggio!- annunciano alla radio, mamma mi lancia l'ombrello e poi fa lo stesso con Emma e Mason.
- Ragazzi fate attenzione e tu Hope..- si gira verso di me poi sospira. - Torna subito a casa dopo la scuola.!- mi ordina.

Annuisco poi esco di casa seguita dai miei fratelli, guardo verso il cielo che è scuro e nuvoloso, oddio le tempeste mi fanno salire l'ansia.

Arriviamo davanti alla fermata del autobus e aspettiamo, oggi mamma non ha potuto acconpagnarci perché Noha è malato e lei deve rimanere a casa a guardarlo, e sicuramente non avrei osato chiedere un passaggio a Edward dopo quello che è successo ieri sera.
Non abbiamo potuto dirci niente dopo quei baci poiché i miei genitori sono usciti di casa e ci hanno visto,ottenendo come risultato una settimana in più alla mia punizione per aver tentato di "scapare di casa durante la notte".

........

Stranamente tutti mi guardano e bisgliano qualcosa mentre passo,per caso sono il loro numero da circo?.

Gli ignoro e mi dirigo a testa alta verso la prima lezione della giornata "matematica" materia in qui mi accontenterei di avere almeno un sei ma per mia grandisima sfortuna ho sempre avuto 5.

Quando entro in classe tutti si girano verso di me e mi guardano per poi iniziare a parla.

Che ho fatto? Da quello che ricordo non ho fatto niente per essere sulla bocca di tutti.
Mi siedo come di mia abitudine al ultimo banco " per non essere vista dalla prof" e inizio a sistemare le mie cose sul banco.

- Che troia,e poi finge di essere un angioletto- dice la ragazza davanti a me che se non ricordo male si chiama Tamara, stava dicendo a me?
Credo proprio di si perché mi ha guardata quando parlava.
Mi allungo verso di loro e noto che stano guardando qualcosa sul telefono, le toco la spalla e lei si gira verso di me.
- sei hai qualcosa da dire dimella in faccia al posto di fare scenate pietose come questa- le dico,lei sta per ribadire ma in classe entra una bionda vestita di rosa acesso attirando l'attenzione di tutti.

Sarah

Ruoto gli occhi e sbuffo quando si avvicina sapendo di già a memoria il monologo che mi farà su come renderà la mia vita impossibile se non mi allontano da Edward.

- Ti avevo detto di stargli lontano!- urla,-ma tu troia....- bla bla bla, mi sistemo sulla sedia pronta ad ascoltarla se così si può dire, nella mi testa entra solamente bla bla e bla bla.
- Com'è stato baciare il mio tesorruccio?- domanda e quasi mi soffoco con la mia stessa saliva.

Come fa lei a saperlo?.

-di cosa parli?- domando sapendo benissimo la risposta, lei fa una risata da brividi poi mi lancia un telefono rosa pieno di brillantini, guardo lo schermo e mi ritrovo una foto di me e Edward, vi spiego meglio Io e Edward e....Ieri sera.

-Non è come sembra!- mi difendo alzandomi in piedi.
-certamente non è quello che sembra, di sicuro lo avrai costretretto perché in te non ci trovo niente che io non abbia.- sputa accida.
-di sicuro l'ha trovato dato che mi ha baciata!- ribato pentendomene subito dopo, maledetta lingua.

-Brutta stronza!- mi urla, non ho neanche il tempo di rispondere che mi si lancia adosso iniziando a tirarmi i capelli.
- Lasciami- le ordino ma non mi lascia anzi inizia a tirargli più forte, affero la sua mano e la mordo e la oca inizia a urlare come una pazza ma non demorde tornando a lanciarsi su di me e faccendomi cadere a terra.

- Brutta putanna- questa sono io quando mi arrabio dalla mia bocca escono solo volgarità, non so perché questi cretini di compagni che ho non mi aiutano anzi stanno lì a filmare.

Sarah mi dà uno schiaffo così forte da farmi girare la faccia da l'altro lato.
- Questo è troppo troia dei miei stivali!- urlo capovolegendo la situazione, adesso sono io sopra a lei mentre lei si dimena sotto di me.

Quando qualcuno mi fa qualcosa di brutto io reagisco sempre faccendo qualcosa di ancora più cattivo e oggi non sarà l'eccezione, stringo la mia mano in un pugno e lascio che vada a scontrasi con il naso della bionda.

- HOPE!- ed ecco la causa della nostra lite.

Edward Douglas Carter.

Entra di corsa nella classe facendossi largo tra la folla di persone che si era ragruppata intorno a noi, mi prende per la vita e mi toglie dal corpo sanguinante della bionda, credo di averle rotto il naso.

Ed ecco quello che ha dato inizio alla vera tempesta.

- Non è come credi tra me e Hope non c'è niente e mai ci sarà lei è come una sorella per me, ieri ci siamo solo lasciati andare troppo- spiega a Sarah, perché gli uomini sono così codardi?.

Perché quando fanno qualcosa non pensano mai alle conseguenze?.

Esco dalla folla di gente che si è radunata intorno a noi e cerco di uscire con la mia dignità ma inciampo cadendo, perché devo essere sempre così sbadata? Mi rialzo di fretta ed inizio a correre il più lontano possibile.

.........

Sento qualcuno sedersi accanto a me ed abbraciarmi forte, non so chi sia ma im questo momento ho bisogno di qualcuno, appogio la mia testa sul suo petto e ricambio l'abbraccio iniziando a piangere più forte.

-è solo uno stupido-
- Tayler?- dico separandomi da lui, asciugo le lacrime in fretta e mi metto in piedi.
-io..io devo andare-balbetto, non voglio piangere davanti a lui per dopo farmi prendere in giro.
- No aspetta- dice per poi afferrarmi il braccio e farmi girare,si abbassa alla mia altezza e mi bacia.

Mi sento come se fossi congelata il mio corpo non si muove, il suo gesto mi ha colta di sorpresa, quando si stacca dalle mie labbra pronuncia delle parole forti ed udibili. " mi piaci"

Troppo per oggi, il mio cervello sta andando in tilt.

- io devo propio andare- dico per poi fare la cosa che mi viene meglio in questo momento..correre.

.........

- Haaaaa- oddio le tempeste,cerco di farmi ancora più piccola sotto il mio letto ma non ci riesco, cerco di tapparmi le orecchie per non sentire il suono dei tuoni ma è inutile.
-haaa- un altro urlo scappa dalle mie labbra quando un tuono si fa sentire.

Striscio fuori dal mio nacondiglio e tutta tremante mi dirigo fuori dalla porta di camera mia.

Corro velocemente giù dalle scale quando un tuono più potente dei altri si fa sentire, entro in camera dei miei genitori e mi faccio spazio nel loro letto.

-ma che.....Hope?..- domnda papà, singhiozzo e mi incolo ancora di più a lui, di solito riesco gestire la mia brontofobia ma oggi è troppo.
- Fa piano se no sveglierai tuo fratello- mi dice mamma.
- Stai tremando, Isabel vai a prendere i calmanti- ordina mio padre accarezandomi i capelli appiccicati al mio collo per l'ecceso di sudore, oddio la mia fobia.
- No papà, sto bene- riesco a dire.

Oggi è stato troppo, prima Sarah poi Edward e la cosa che non mi aspettavo Tayler.

Per favore dammi riposo carma di merda.

Hope DairyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora