13.

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Ed appoggia la sua mano sulla mia che sta sopra al suo cuore e mi sorride.
-Ti ricordi quella volta, quando avevi 3 anni?- mi domanda e scuoto la testa, è troppo lontano e io non sono molto brava a ricordare.
-bhe io si- dice e il suo sorriso si fa più grande, questo è l'Edward che mi piace.
- sembra che sia successo qualcosa di divertente!- dico, voglio che continui a sorridere.
- si, mi avevi lasciato di pietra!- dice per poi iniziare a ridere, cosa è successo quando avevo tre anni?.

- dimmi...io non ricordo- la curiosità mi sta uccidendo, lui scuote la testa e continua a ridere facendo tremare la mia mano che sta sopra il suo petto.
- su dai dimello!- dico.
- No, prova a ricordatelo- fa lui, alzo il sopracciglio.
- sei sicuro di non volermelo dire?- chiedo e lui scuote la testa, ritrago la mia mano con un sorriso malvagio e mi metto a cavalcioni sopra di lui.
- tieniti pronto a fartella sotto!- lo averto prima di iniziare a fargli il soletico, e come era da aspetarsello le sue risate riempono la stanza accompagnate dalle mie.

Non so come ma finisco sotto di Edward con le braccia bloccate sopra la testa, i nostri respiri sono agitati per le troppe risate,una delle sue gambe si trova fra le mie, è rosso e con i capelli spettinati, sicuramente io sarò ridotta peggio.

- magari si che te lo dico!- dice prima di piegare la sua testa e appoggiare le sue labbra sulle mie, sono così soffici sopra le mie, mi guarda ne gli occhi poi gli chiude e io faccio lo stesso.

Si sente come il paradiso, tutto intorno a noi sembra essere sparito, poco a poco la sua presa sulle mie mani rallenta, morde il mio labro inferiore e institivamente apro la bocca lasciando che la sua lingua ci si introduca dentro.

Credo che perdiamo un po il controllo delle cose..... Forse un tantino.
Appena lui lascia le mie mani non perdo tempo a portarle dietro la sua nuca per atrarlo ancora un po più vicino a me, una corrente di elettricità sta atraversando il mio corpo riempiendomi di brividi e desideri.
Le nostre lingue si inseguono, ci stacchiamo solo il giusto necessario per respirare e poi torniamo a cercarci con più desiderio di prima,non riesco a tenere le mie mani ferme e lo stesso succede a Edward che in poco tempo fa volare il mio cardigan da qualche parte nella stanza,la temperatura della camera sembra essersi alzata, e il mio cuore batte come se stessi correndo una maratona.

Facio scivolare le mie mani sotto la t-shirt di Edward accarezzando ogni singolo muscolo poi gliela sfilo lasciandolo a petto nudo, i suoi tatuaggi sono ancora più magnifici visti da così, lui torna a baciarmi,e io ne approfitto per accarezare le sue braccia e il suo petto nudo.

Sembrava andare tutto alla meraviglia fino a quando lui non mi allontana, scende di fretta dal letto e si passa una mano tra i capelli, mi metto seduta sul letto non capendo.
- Mi dispiace Hope non posso- queste sono le sue uniche parole, sta per uscire dalla stanza ma mi afretto a fermarlo.

- perché?- domando.
- perché non mi sento di essere giusto nei tuoi confronti!- dice senza guardarmi nei occhi.
- e perché tu dovresti essere giusto nei miei confronti?- chiedo non capendo il suo punto di vista.
-perché tu ti meriti qualcosa di meglio, qualcuno migliore di me!-

- è per Tayler?- domando -perché se è così io non lo amo e credo che tu sia la persona giusta per me!-
- tu non capisci Hope-
- e come faccio a capire se non mi spieghi?- domando a denti stretti, ho voglia di piangere ma soprattutto ho voglia di picchiarlo.

- non potresti capire lo stesso!- dice continuando a camibare verso la porta.
- mettimi alla prova!- esclamo metendomi tra lui e la porta.
- No!- ecco lo sta faccendo di nuovo.
-Smettila di fare lo stupido e apri gli occhi, se dici tanto che vuoi essere giusto con me allora amami! Amami come io amo te e smettila di inventarti ogni sorta di scusa per scapare da me-

- io non scappo da te!- ribadisce.
- si che lo fai!- dico, mi allontano dalla porta e vado a prendere il mio cardigan.
- sono stufa di te Edward, se potessi tornare indietro nel tempo cancellerei il giorno in qui mi sono dicchiarata a te.
Hai 20 anni ma non sai quello che vuoi dalla vita, non sai separare il passato dal presente e questo non ti permette di pensare nel tuo futuro, ma io non voglio più fantasticare su un futuro con te..non voglio!.
vorrei vivere in un presente con te ma tu me lo impedisci, perché ti costa tanto amare?-.
- Stai parlando del amore come se fosse qualcosa di obbligatorio, a me non costa amare Hope, e anche io sono stufo di me stesso

>> Io ti amo si ma come dici ho paura del mio passato, ma di più del mio futuro perché so quello che verrà lui mi invierà tra i militari per farmi morire e poi lo farà passare come un incidente.. Ma se mi rifiuto e scelgo di stare con te e.....sfidarlo lui mi rimanderà dritto in cella e non voglio questo ma- lo interrompo mi sto perdendo qualcosa in tutto quello che ranconta.

- che stai blaterando Edward? Se non vuoi stare con me non dovresti inventare tutte queste scuse, mi fai pena perché sei solo un cretino- gli urlo prima di andarmene sbattendo la porta.

"Sei un cretino senza cervello" penso mentre piango sotto le coperte, fa male essere rifiutati in questo modo.

Hope DairyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora