15.

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Quello che mi ha raccontato Nadine Carter è troppo grande per me, lei non può pretendere che io riesca a tenermi questo per me a lungo.

Faccio 5 passi avanti e poi ne faccio altri 5 indietro, devo parlare con qualcuno, devo andare da Edward, però cosa gli andrei a dire?

Lo stesso decido di uscire di casa, chiudo la porta e solo adesso mi ricordo della pioggia, mi stringo nella mia felpa e inizio a correre verso l'ultima casa del vialetto.

Busso più volte ma non ottengo nessuna risposta, è notte e fa abbastanza paura restare qui fuori quindi busso più forte.

Edward apre la porta ha gli occhi rossi, non mi sono mai piaciuti gli uomini che piangono troppo ma posso capire Ed, lui si trova in una situazione davvero difficile.

- ciao- sussura, la sua voce è così rauca che mi da i brividi, o forse sto tremando per la pioggia?.
- ciao- ricambio il saluto, lui mi guarda io lo guardo, nessuno dei due fa un movimento.
-che c'è Hope?- domanda, si che c'è Hope, perché sei venuta da Edward?
-io voglio del sale...pe..per cucinare!- dico e lui ride.
- davvero cosa vuoi Hope?- domanda smettendo di ridere.

Bhe quello che io voglio si realizzerà solo con lo sforzo di uno dei due quindi.

- lo sai e credo che tu lo abbia sempre saputo..... Voglio te Edward- dico prima di precipitarmi sulle sue labbra senza dargli temo per rispondere.

Questa parte della storia contiene contenuti sessuali!

Sto aggrappata a lui come un coala mentre lo bacio, in un momento non reagisce, sembra essere stupito ma non lo biasimo anche io sono stupita delle mie propie azioni ultimamente.
Quando inizia a reagire porta le sue mani alla mia vita e inizia a ricambiare il bacio, lo spingo dentro casa sua e chiudo la porta con il piede, non voglio staccarmi da lui neanche un secondo.
Piano piano caminiamo fino al salotto, lo spingo sopra il divano e abbasso la cerniera della mia felpa ché e bagnata fradiccia e poi la butto da qualche parte.

Lui sta per parlare ma premo la bocca sulla sua, lui risponde al bacio.

Mentre ci baciamo lui fa passare le mani tra i miei capelli completamente bagnanti poi la sua mano scende dalla mia nuca fino a il mio fianco, segue la curva della mia vita, poi quella delle anche e scivola sulla mia gamba nuda e bagnata facendomi rabbrividire.

Edward si mette seduto con me ancora a dosso poi si alza in piedi come se niente fosse.

Mi schiaccio contro di lui e gli avvolgo le gambe intorno al corpo per regermi, lui sale su per le scale trasportandomi come se non pesasi 60 kili.

Quando arriviamo in camera sua lui mi fa scendere senza mai smettere di baciarmi.

I nostri baci si sono fatti sempre più disperati.
Sento le mani tremarmi dal nervoso,
così gli stringo con più forza la spalla lui indietreggia e mi tira con sé,
facendomi inciampare mi separo da lui e ne aprofitto per sfilarmi le scarpe.
Edward si siede sul bordo del letto e io rimango in piedi davanti a lui.

Finalmente ci guardiamo negli occhi come eravamo abituati a fare prima degli avenimenti di quest anno, rivedo quei occhi che mi hanno fatta innamorare che mi hanno fatta sorridere e piangere.

Mi avvicino e lui allunga la mano,mi accarezza il viso, mi prende le guance tra le mani, fa scorrere il suo dito lungo il mio collo e poi ancora più giù, poi appogia la sua fronte alla mia e chiude gli occhi.

- Che staimo facendo Hope?- domanda,

che facciamo?

- facciamo quello che avremmo dovuto fare sin dal inizio- dico con gli occhi semichiusi.
-te ne pentirai!- mi assicura.

- no,non lo farò, e nemeno tu devi farlo- dico e annuisce ma non gli credo.
-Promettimi che non lo farrai!- gli dico -Fallo per me.- sussurro.

Lui alza la testa e apre gli occhi.
- tutto per te!- dice prima di tornare a baciarmi.

La sua bocca si muove contro la mia e la sua mano scivola sotto l'orlo della mia maglietta,sento le guancie calde per l'imbarazzo quando inizia ad alzare la maglietta lasciando sempre più pelle alla vista.
Quando la maglietta è andata rimango spoglia davanti a lui poiché ho avuto la brilante idea di non indossare il regiseno,mi preme la mano sulla schiena per attirarmi più vicino e con le dita risale lentamente lungo la mia spina dorsale.

Mi bacia la gola e io mi aggrappo alla sua spalla, la sua maglietta stretta nel mio pugno. Con la mano raggiunge il mio collo e mi accarezza la nuca per poi tirarmi con lui sul letto.

Le mie mani lo stringono, cercando di farmi ancora più vicina, anche se più vicina di così non si può.

Lui si tira indietro quanto basta per guardarmi negli occhi, poi parla.
-

ti amo Hope- le sue parole mi colgono di sorpresa, così tanto che sono costretta a chiedergli di ripetere.
- cos'hai detto?-
- ho detto che ti amo- ripete sorridendo, non è un sogno vero? Perché non vorrei mai più risvegliarmi.
- ti amo anche io Edward-

Mi metto a cavalcioni sopra di lui e sorrido rossa come un pomodoro, inizio ad alzargli la maglietta per lasciare il suo petto muscoloso allo scoperto, appoggio le mie labra sul suo petto e ci lascio una scia di baci, poi passo alle carezze mentre lo bacio, le mie mani non smettono di tremare a ogni contato con il suo corpo.
Mi bacia, mi succhia e lecca facendomi sentire mille sensazioni e brividi.

Pocco a pocco i nostri indumenti spariscono fino restare pelle contro pelle, carne contro carne.
Sto sudando come mai e Edward fa lo stesso, i nostri respiri sono instabili,e i nostri gemiti non sembrano avere fine una delle sue mani scivola giù fino alla mia entrata e institivamente chiudo le gambe.

Si mi fido di Edward ma non posso fare a meno di avere paura, dal tromde questa è la mia prima volta.

-non avere paura Hope.....posso?- annuisco non molto sicura, lui senza smettere di guardarmi apre le mie gambe e infila un dito nella mia apertura, chiudo gli occhi resistendo alla tentazione di tornare a chiudere le gambe.

È una sensazione davvero strana, è un pochino fatidioso ma piacevole, fa avanti e indietro e i gemiti che cerco di trattenere scappano dalle mie labbra.

Agiunge un secondo dito e lancio un piccolo grito, fa un po male ma niente di che, pocco a pocco il fastidio sparisce e il piacere aumenta fino a farmi esplodere in una nube di piacere.

Il mio primo orgasmo.

Edward fa uscire le sue dita e poi si mette sopra di me.

- i tuoi gemiti sono una cosa pazzesca Hope - dice prima di baciarmi.
Edward cerca un preservativo in uno dei suoi cassetti poi se lo mette sotto il mio attento sguardo. Ché c'è sono una ragazza curiosa.

Si sistema fra le miei gambe e inizio a tremare, e sembra accorgersene.
-c'è qualcosa che non va?mi fermo?- domanda, scuoto la testa. Non posso pentirmene adesso.
-

sicura?- insiste, annuisco lui mi baci la fronte - dami la tua mano - gliela do e lui intrecia le sue dita con le mie per poi lasciarmi un bacio sull palmo della mano poi entra dentro di me senza smettere di fare contato visivo.

I libri non lo descrivono così doloroso, e non ti preparano a questo, cerco di sminuire il dolore conficando le mie unghie nella sua carne e baciandolo per reprime l'urlo che voglio lancire.

È doloroso ma non posso fare a meno di pensare che è la cosa giusta perdere la mia verginità con Edward.

Piano piano il dolore diminuisce ma non abbastanza per godere tanto come sembra farlo lui ma è qualcosa di incredibile lo stesso, sento di essere sua e so che lui è mio.

Hope DairyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora