Capitolo 4-Hello

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Questa giornata è iniziata proprio male. E non mi riferisco soltanto al fatto che ho preso una storta rompendo il tacco,per poi cadere a terra come un salame. Non mi riferisco a questo. La mia sveglia, stamattina, non ha fatto l'unico dovere che aveva:svegliarmi. Così, a cinque minuti dall'inizio del mio turno di lavoro, sono riuscita a superare Flash, correndo come una furia per tutta la casa. Arrivata finalmente in strada,ricomincio a correre con le sembianze di una papera (colpa dei tacchi!).Fino a quando il mio piede non decide di piegarsi e farmi fare la prima figura di merda giornaliera. Avevo un diavolo per capello. Per poi scoprire cosa?Era sabato.ERA SABATO,DIO MIO,SABATO.Così, come un'assatanata sono tornata a casa, mi sono cambiata e adesso mi sto dirigendo da Chad. É davvero un brav'uomo, e mi piace molto la sua compagnia.
Apro la porta del locale e mi siedo ad uno dei numerosi tavoli.
"Hey,Chad!"
Si gira e sorride.
"Oh,Diane!" Mi strizza in un abbraccio paterno.
Dopo avergli chiesto gentilmente qualcosa per fare colazione ,mi risiedo e mi guardo attorno.
La porta si apre.
Un uomo entra.
Fu che lo incontrai.
Momentaneamente mi dà le spalle,non capisco perché mi incuriosisca così tanto il suo volto,ma diavolo,voglio vederlo.
Per adesso è seduto di fronte a Chad. Posso vedere i muscoli delle sue larghe spalle contrarsi, come se stesse avendo un dibattito interno. Una grande mano tira indietro dei ciuffi castani ribelli,che ricadono insieme ai boccoli nelle punte dei suoi lunghi capelli. Credo che abbia una croce sul dorso della mano,non vedo granché. "Grazie Chad." Ah.La sua voce.
Che...voce.Non...non so definirla,è qualcosa di paradisiaco. Ha un accento inglese molto evidente e parla in modo lento e fluido. Mi incanta il suo tono grave ma roco...ripeto,non so descriverlo.
"Di nulla,Harry."
Harry.
Harry.
Harry.
Quindi...si chiama Harry.
Ad un certo punto,Harry si dà un'occhiata attorno, forse sentendosi osservato.
Memorizzo ogni dettaglio del suo splendido viso.
Un ciuffo castano ricade sulla fronte aggrottata, così come gli occhi. Due immense distese verdi,due pozzi profondissimi dentro i quali ho temuto di perdermi.Cosa che poi feci.Il naso é ciò che forse lo rende reale,perfetto nella sua imperfezione. Una leggera peluria spunta sul suo labbro superiore,che sembra voglia formare con l'inferiore uno splendido cuore rosso,vivo come lo sono quegli smeraldi. Sarebbe mai potuta esistere una bellezza del genere?

Faraway,so close. || H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora