twenty-one.

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(pilots)


Non appena Michael arrivò, notò che Calum era in piedi vicino all'ingresso del cinema, appoggiato alla parete e oh Michael dovette distogliere lo sguardo.

Uscì dall'auto e lo raggiunse, e quando Calum lo vide, gli sorrise.

- Il silenzio che ci sarà durante il film sarà imbarazzante, vero? -

Michael rise e annuì. Ecco, non doveva preoccuparsi di Calum. Potevano essere due persone imbarazzanti insieme senza sentirsi troppo imbarazzanti. 

Presero i biglietti per il primo film che capitò loro sotto gli occhi, perché a quanto pare Michael non era stato capace di sceglierne uno. Sembrava un film fantasy o qualcosa del genere. In ogni caso, non era né il genere di Michael, né il genere di Calum.

Per di più, erano i soli nella sala, solo per aumentare un po' il loro imbarazzo, e, verso metà, cominciarono a correre per la sala, scavalcando le poltrone e inseguendosi a vicenda ridendo. 

Intanto la sala era buia e il film era diventato solo un sottofondo. 

- Michael? - chiese Calum ad un certo punto.

- Mhh, sì? -

- Okay, questo sarà decisamente imbarazzante. -

- Dai, spara. -

- "Spara?" Sul serio? - rise Calum.

- Ehi senti, fai la tua domanda. -

- D'accordo... "Spara"... ma dove credi di essere, - borbottò fra sé il ragazzo.

- Calum! -

- Okay, okay... Questo, nel senso, ora, questa cosa, il cinema eccetera, tu come lo chiameresti? -

Michael capì dove volesse arrivare Calum, ma gli serviva del tempo per formulare una risposta.

- Lo chiamerei "ora, questa cosa, il cinema eccetera", che ne dici? -

Anche se la sala era buia, Michael sentì un'occhiataccia diretta a lui, e non poté dar torto a Calum. Ma che cosa avrebbe dovuto dirgli?

Quello che pensi, ecco cosa devi dirgli, idiota, si disse tra sé.

- Un'uscita? Un sono-stanco-di-essere-asociale-volevo-uscire? Un a-appuntamento? -


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