Capitolo 11

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DRACO POV'S

Le parole della Granger rimbombavamo nella mia testa facendomi pensare se stesse dicendo sul serio.

Ero troppo nervoso. Avevo bisogno di una spiegazione a tutto ciò, così la cercai.

Dove poteva essere se non in biblioteca che per lei era come un rifugio segreto da tutto.
Come se si nascondesse dal mondo esterno, ma purtroppo questa è la vita, non poteva nascondersi per sempre.

Entrai in biblioteca e andai al suo solito posto.

Stava dormendo sopra il tavolo.
Così forte ma anche così debole.

Mi seddetti accanto a lei cercando di non svegliata e le accarezzai la massa di capelli ricci.
Era così bella.

Aveva gli occhi gonfi, molto probabilmente aveva pianto.
Forse per me?

Aveva ragione, mi ero comportato male.
Non mi andava proprio per niente che andasse da quei suoi amici che si ritrova.

Ma alla fine era per una cosa seria.
Non dovevo fare lo stronzo.
Quel giorno dovevo salutarla come si deve, ma qualcosa mi frenava.

In questo momento la mia vita è divisa in due, tra mio padre e Voldemort, e lei.

Ero stufo della sua voglia di essere sempre uno dei fedeli servitori del Signore Oscuro.
Ero stufo di tutto quello che dovevo fare per compiacere mio padre.

L'unica che forse mi capiva era mia madre Narcissa.
Lei sola mi dava la forza.

Ma non solo, anche la donna che ho davanti a me.
In tutta la sua dolcezza e in tutta la sua bellezza.

Cazzo cosa mi prende?
Stavo accarezzando i capelli di colei che avevo sempre trattato di merda.

La trattavo così forse perché l'avevo con me stesso e con il mondo.
Ma quando ero con lei tutto cambiava, tutto si faceva più bello. Nella mia anima una luce prendeva il posto del buio.

Cominciai a riempirla di baci nella tempia scendendo sempre più.
Mi soffermai sulle sue guance calde e rosate, la morbidezza della sua pelle mi faceva andare in estasi.

Volevo scendere verso le labbra ma non potevo visto che erano coperte dalle braccia.

Visto che a scuola non c'era proprio nessuno la presi in braccio delicatamente e la portai nella mia camera.

Quando arrivai la poggiai nel letto sempre dolcemente e le tolsi le scarpe.
Non volevo assolutamente svestirla altrimenti si sarebbe arrabbiata molto più con me.

Quindi la lasciai con i suoi abiti e la coprì.

Uscì dalla stanza lasciandola riposare sola, anche perché se rimanevo la con lei la voglia di baciarla era indecifrabile. E mi soffermo qua...

"Amico"disse Zabini facendomi segno da lontano.

"Come è andata la partita?"chiesi.

"I Grifondoro hanno vinto, Potter ha preso il boccino, eravamo a tanto così dal vincere"disse sbuffando Blaise.

"Capisco"dissi.

"Tu che hai fatto?"

"Niente di che"risposi.

"Capisco, comunque vado a farmi un bagno caldo"disse.

Io annuì e me ne andai.

Un'amore Impossibile-DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora