Sono pericolosa

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Correvo da ormai due ore, dovevo scaricare la tensione sennò finiva che dovevo pagare le spese chirurgiche a qualcuno.
Naturalmente il riferimento è puramente casuale...come ha fatto a crederle? Lo sanno tutti che Ellen racconta balle dalla mattina alla sera,ma da lui, davvero, non me lo aspettavo. Sotto le note di 'Fire Starter' di Demi Lovato iniziai a correre più veloce che potevo. Raggiunsi il mare e lì mi fermai a prendere fiato.
La canzone scorreva e ad ogni sua parola mi assecondavo e capivo che più andavo avanti a mentire ne risentiva la vera me.
Diciamocelo. Pensavo ancora a Ryan e non potevo dimenticarmi di lui così in fretta. Sì mi aveva fatto soffrire, ma sai quando non ti senti sicuro se lasciar andare una persona o tenertela stretta? Beh, ora sono in questo enigma.
Era innamorato della sirena, e magicamente sta con quella Barbie? Ma stiamo scherzando? Non si deve avvicinare a me...
A breve ci sarebbe stata la fine della scuola e da quanto ho capito ci sarebbe stata una festa in spiaggia. Ovviamente ci sarei andata, ma al solo pensiero di guardarlo mi veniva una rabbia incontrollabile.
Potevo reputarmi acida e fredda? Certo che si,dovevo alzare un muro con i miei sentimenti e questo non mi avrebbe cambiato per le persone a cui voglio bene...
Tornai a casa, sudata, e mi infilai sotto la doccia. La coda apparve nera, come la pece e....i miei sentimenti repressi, faceva paura davvero.
Mi misi un paio di short grigi,una canotta blu notte attillata e infine mi legai i capelli in una coda alta. Scesi giù per andare in cucina e sentivo delle voci. Era molto strano mia madre era fuori per lavoro....
Mi nascosi nella colonna delle scale, sporgendomi ma non vidi nessuno.
Andai verso la cucina e mi sentì toccare il fianco. Non ci vidi più.
Presi il braccio dello sconosciuto e lo catapultai a terra.
'Sydney? Ma sta forza?' pensai.
Reagivo d'impulso. SEMPRE.
I lamenti non tardarono ad arrivare e scoprì il volto di Jax.
Aspetta un attimo Jax?
Spuntò anche Ellie e subito scoppiò a ridere.
Io:"Ma si può sapere che cavolo fate alle dieci di sera in casa mia? Scusami Jax ma pensavo fossero entrati i ladri".
Jax:"Woo, che male alla testa non pensavo fossi così forte nanetta".
Ellie:"Attento mister "entriamo in casa di Sydney e facciamogli uno scherzo" la mia migliore amica si sa difendere e potrebbe farti molto male la prossima volta".
Io risi insieme a Ellie, mentre Jax alzò le mani in segno di resa e lo aiutai a rialzarsi.
Jax:"Scusami per lo scherzo riuscito male, ma sei una bomba, complimenti". Io risi e gli diedi un abbraccio per far si che non ci fosse rancore.
Gli feci sedere nel salone e andai a prendere da bere.
Mi accomodai anche io e continuò Ellie:"Comunque Sydney, volevamo venirti a trovare e poi devo dirti una cosa". Io annuì e andò avanti:"Ero in centro per andare a vedere qualche vestito per la fine della scuola quando incontrai Ryan.Vuole parlarti io ovviamente volevo ucciderlo ma c'erano testimoni e non potevo".
Io feci un sorriso sarcastico:"Ah ah ah ma dai? Sai cosa puoi dirgli? Di andare a farsi fottere. Gli consiglierei Ellen, sono una bella coppia quei due". Io non dicevo mai le "parolacce" ma quando ero nervosa, sì, soprattutto se si parla di lui.
Jax rideva tantissimo, Ellie era sconvolta non mi aveva mai sentita parlare così ma si unì a Jax. Io:"Beh quelle facce? Mi sono stancata di lui. Mi viene a dire di essere innamorato della sirena, ovvero io, e poi? Va con quella? Mi fa solo ridere." Ellie e Jax annuirono e chiusi l'argomento.
Il resto della serata lo trascorremmo guardando un film, poi se me ritornarono a casa salutando e abbracciandomi.
Misi l'allarme per la casa e andai a dormire.
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Mi svegliai con i raggi del sole.
Oggi dovevo andare al famoso bar, dovevo concordare alcune cose con Mery, anche se sinceramente non so di cosa si tratti.
Decisi di farmi una doccia rilassante, la coda faceva sempre più impressione. È come se ogni volta diventasse sempre più scura. Un nero corvino ricopriva le mie gambe....
Non mi era mai successo, ma evidentemente non mi sconvolgeva più di tanto...
Mi asciugai, e indossai un paio di short neri strappati, una maglietta corta nera faceva intravedere il mio ombelico.
Quella maglietta l'adoravo.
Era monospalla, l'unica spallina era a maniche corte e c'era una stampa bianca che raffigurava un'ancorà che man mano si frantumava per diventare delle rondini.
Infine misi degli stivali tipo anfibi con il tacco neri, sciolsi i capelli ormai lunghissimi,li feci mossi e mi truccai.
Uscì di casa.
Non mangiavo, rifiutavo il cibo qualche volta e non mi lamentavo.
Arrivai al bar Azura e vidi seduti nel tavolo infondo Ellie e Jax.
Era il nostro "ritrovo" e qui venivamo spesso dopo la scuola oppure per fare i compiti.
Scorsi anche la minuta figura di Mery e mi avvicinai.
Mi scostai i capelli:"Ehy ehy qui c'è qualcuno che vuole parlarmi?".
Mery sorrise mi abbracciò:"Eh si ti devo parlare, ma prima si sedette al tavolo dei miei amici-dobbiamo sederci e discutere della canzone".
Io la seguì e feci come da lei chiesto, salutai i miei pestiferi amici e iniziammo:"Allora Sydney, la fine della scuola è vicina e ho saputo che ci sarà una festa-annui e misi a cavalcioni le gambe- noi volevamo chiederti se oltre a fare la cantante per la festa, potessi anche lavorare all'estero per delle incisioni extra e dei dischi nuovi".
Io:"Ovviamente, sono grata per quello che fate per me...
La canzone la sceglierò io però".
Lei annui e sorrisi.
Nel frattempo andammo al bancone per ordinare qualcosa di fresco e mi sentì toccare i capelli.
Mi gira di scatto e vidi Ryan, quanto era....NO!
Io:"Oh ma chi si rivede, buon pomeriggio Ken".
Lui rise ma era una risata isterica:"Io ti devo parlare".
Io mentre "ascoltavo" le sue parole bevvi e feci una smorfia:"Non abbiamo niente da dirci". Lui:"Sei davvero una bambina". O erano allucinazioni o lui sta per ricevere botte.
Presi il bicchiere pieno di granita alla menta e glielo rovesciai tranquillamente addosso:"Ops non l'ho fatto apposta.Levati". Era evidente.
Stavo per uscire e mi senti afferrare il polso:"Tu adesso rimani qua".
Io lo tirai verso di me e gli tirai una ginocchiata:"Tu non mi comandi e ora se permetti me ne vado".
Lui cadde dolorante e io con gli occhi un po' lucidi andai verso l'uscita.
No, non poteva accadere di nuovo, non qui.
----- Angolo autrice-----
Carissimi e carissime come state?
Vi sta piacendo la storia? Lo spero tantissimo...
Ho deciso di rendere la storia un po' come dire "aggressiva" avvicinandola di più alla realtà della nostra adolescenza...
Vi ringrazio per tutto spero che questa storia, ormai quasi al termine, vi sia piaciuta♡
Tantissimi bacioni
Lucia-pink-love

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