Solo tempo

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Aprì lentamente gli occhi.
Ero sdraiata su un divano a me sconosciuto.
Mi sedetti e mi stropicciai gli occhi e in quel momento vidi arrivare Ellie che mi saltò addosso.
Ellie:"Piccola mia,come stai? Tutto bene?"
Io:"Sì, credo".
Ellie:"Ti ha trovata Ryan sulla spiaggia svenuta, in questo periodo non sei in forma e lo capisco. Sappi che ci siamo per qualsiasi cosa. Ti ha portata a casa mia poi ho chiamato anche Jax".
Io annuì. Ero debole, molto.
Arrivarono Jax e Ryan che sollevati mi guardavano.
Ryan:"Piccola tutto bene? Ci siamo preoccupati!".
Io:"Lo so, ma ora sto bene non preoccupatevi".
Jax mi sorrise e ricambiai.
Ellie:"Sydney, lo so che ti sei appena svegliata ma dobbiamo mostrarti una cosa che abbiamo trovato in biblioteca".
Tirò fuori un dipinto da dietro la schiena. Tutti avevano uno sguardo serio e seduti sulle poltroncine davanti a me e me lo diede sotto gli occhi interessati dei due.
Raffigurava una donna bellissima con i capelli rossi ricci, portava una coroncina argento con un vestito leggero bianco.
Aveva lo sguardo rivolto a una bimba che teneva in braccio e le sorrideva. La piccolina aveva i capelli castani lunghi e gli occhi scuri, portava un telo sul minuto corpo,azzurino.
Io:"È bellissimo ma cosa c'entra?
Ellie abbassò lo sguardo:"Beh vedi quella che vedi nel riquadro e Tiana con in braccio la bambina di nome Dafne".
Jax continuò:"Kairos era in conflitto con Tiana da diversi anni. Lui voleva l'aura che copriva il regno sottomarino, cercava sempre di fare degli scambi a suo favore ma Tiana rifiutava. In seguito Tiana con la fusione di Crono, suo marito,ebbe Dafne.
Tiana era una sirena, mentre il marito era umano. La bimba nacque metà umana e...".
Io lo guardai perplesso e Ryan riprese parola:"Metà sirena".
Io:"Mi dite una volta per tutte dove state andando a parare?".
Loro mi guardarono con sguardo comprensivo ed Ellie disse con voce flebile:"Dafne fu abbandonata su una spiaggia da Tiana per colpa dei continui conflitti interni che venivano fatti all'interno di Azurra, il regno.
Prima di lasciarla si promise che il mare per la figlia caratterizzava la sua vita e che ha 7 anni si sarebbe trasformata, sarebbe stata attirata dagli scogli e che avrebbe trovato...-si fermò e fisso il mio ciondolo- avrebbe trovato quel ciondolo che porti al collo, Sydney".
Io:"Quindi fatemi capire un attimo.Io sarei Dafne la figlia di Tiana? Quella che fu abbandonata sedici anni fa sulla spiaggia?". Avevo il respiro pesante, non capivo niente di tutta questa storia. Loro annuirono e io mi presi la testa fra le mani.
Ellie:"Sei tu Dafne".
Io:"NO, non vi voglio credere".
Ryan:"Lo so che è dura da accettare ma è così".
Io strinsi i pugni e con tutta l'aria che avevo nei polmoni gridai:"NO, BASTA". Sbattei i pugni sul tavolino contemporaneamente davanti al divano dove ero seduta. Le mie mani erano viola e una forza imponente dentro me fece spezzare il tavolo e lo lanciò in aria.
Io piangevo. Ogni giorno, scoprivo qualcosa di nuovo.Ero stanca.
Ma chi cazzo sono io?
Non è possibile.
Alzai il viso rigato e vidi quello che avevo fatto...sono stata io?
Loro avevano la bocca spalancata e mi guardavano.
Le mani mi bruciavano erano ricoperte da dei fuochi sui toni di un colore scuro.
Io:"Ti ricompro il tavolo Ellie scusa". Ero paralizzata ma scoppiai ridere.
Ellie:"Ma che me ne frega del tavolo. È incredibile quello che hai fatto...". Mi seguì nella risata.
Ryan venì vicino a me:"Sapevo fossi forte ma non fino a questo punto".
Io:"No no no. È successo prima!
Ero sulla spiaggia e un'aura blu mi circondava il corpo e poi non ricordo nulla".
Jax:"Sono i poteri, sei diventata matura per averli. Ho letto un libro a favore di questo argomento,mentre i due stavano litigando su chi doveva venirti a prendere". I due misero le braccia conserte e si girarono dalla parte opposta. Che matti!
Io:"Ragazzi davvero mi dispiace per tutto.Vi sto mettendo in pericolo.Casa mia è l'oceano e io devo difenderlo. Devo combattere e lo farò, voi non entrerete in questa storia".
Jax scosse il capo:"Noi ci siamo dentro e combatteremo insieme, senza o con il tuo permesso. E non si discute".
Io annui e li abbracciai.
Dio...quante cose.
Tiana la regina dei mari era mia madre, Kairos voleva annientare tutti.Voleva i miei poteri e oltretutto Ecate, ovvero "mia madre" è la sua lecca piedi. Disgustoso, che bella vita davvero. Serviva solo del tempo per capire quanto fosse dura la realtà, per me è dura. Serviva solo tempo per capire molte cose.
È tutto così inverosimile, se solo avessi saputo prima tutto questo, forse mi sarei risparmiata tante lacrime versate e tante delusioni....
Ora dovevo pensare a come salvare e tenere al sicuro tutti.
Io sono Dafne, la figlia di Tiana e come tale il mio dovere resterà quello di sconfiggere ogni demone che cercherà di fare del male all'oceano.
Io glielo impedirò.
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Ero ritornata insieme a Ryan a casa di quella arpia e chiusi la porta a chiave.
Mi sdraiai sul letto e lui vicino a me che giocava con i miei capelli. Ryan:"Quanto sei bella? Te lo giuro io ti amo da impazzire".
Io lo guardai dritto negli occhi e lo baciai. Era vitale che lo spazio che ci teneva distanti fosse tolto dal nostro amore. Io lo amo più di me stessa e io non ho mai badato a me...
Devono stare bene prima gli altri e poi forse arrivavo io. Ero così e nessuno mi poteva cambiare.
Io:"Io ti amo dal primo giorno".
Lui sorrise e mi strinse a se.
Mi misi sopra di lui a cavalcioni e lui con sguardo malizioso:"Ascolta faccio fatica a vederti il viso, vuoi che ti strappi i vestiti che porti con i denti? L'idea mi allenta molto sai?".
Io avvampai. Si avevo un seno prosperoso ma lui era sfacciato e una delle cose che mi piace di più di lui...
Io:"Beh- mi alzai e mi tolsi la maglietta e i pantaloni, rimanendo in intimo- non ti dispiace allora se mi cambio, vero?".
Lui aveva gli occhi a cuoricino:"N-n-no ma sappi che ti stupro".
Io risi mi infilai nell'altra stanza per fare il bagno e subito dopo entrò Ryan.
Io:"Ascolta la privacy prima di tutto".
Lui:"Piccola sei MIA e solo MIA-mi baciò il collo, prendendomi i fianchi- e posso vederti solo IO".
Marcò il MIA e IO,mi infilai in vasca sotto i suoi occhi e mi trasformai.
Con lui era diverso, mi sentivo protetta.
Era il mio posto.

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